Alexandre Koyré
Born
in Taganrog, Russian Federation
August 29, 1892
Died
April 28, 1964
Genre
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From the Closed World to the Infinite Universe
3 editions
—
published
1957
—
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ثلاثة دروس في ديكارت
by |
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مدخل لقراءة أفلاطون
by
18 editions
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published
1945
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Reflexões sobre a mentira
by
—
published
1945
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Bilim Tarihi Yazıları
13 editions
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published
1969
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Newtonian Studies
13 editions
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published
1965
—
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سیاست از نظر افلاطون
by
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published
2007
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Considerações sobre Descartes
3 editions
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published
1944
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Metaphysics and Measurement: Essays in the Scientific Revolution
5 editions
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published
1968
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Introduction À La Lecture De Platon ; Suivi De Entretiens Sur Descartes
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“The mob believes everything it is told, provided only that it be repeated over and over. Provided too that its passions, hatreds, fears are catered to. Nor need one try to stay within the limits of plausibility: on the contrary, the grosser, the bigger, the cruder the lie, the more readily is it believed and followed. Nor is there any need to avoid contradictions: the mob never notices; needless to pretend to correlate what is said to some with what is said to others: each person or group believes only what he is told, not what anyone else is told; needless to strive for coherence: the mob has no memory; needless to pretend to any truth: the mob is radically incapable of perceiving it: the mob can never comprehend that its own interests are what is at stake.”
― Réflexions sur le mensonge
― Réflexions sur le mensonge
“The official philosophies of the totalitarian regimes unanimously brand as nonsensical the idea that there exists a single objective truth valid for everybody. The criterion of "truth," they say, is not agreement with reality, but agreement with the spirit of a race or nation or class—that is, racial, national or utilitarian. Pushing to their limits the biological, pragmatist, activist theories of truth, the official philosophies of the totalitarian regimes deny the inherent value of thought. For them thought is not a light but a weapon: its function, they say, is not to discover reality as it is, but to change and transform it with the purpose of leading us towards what is not. Such being the case, myth is better than science and rhetoric that works on the passions preferable to proof that appeals to the intellect.”
― Réflexions sur le mensonge
― Réflexions sur le mensonge
“Il dialogo socratico, sia esso composto da Platone, Senofonte o Eschine di Sfetto, non mira a insegnarci una determinata dottrina - che Socrate, come tutti sanno e come infinite volte egli stesso ci ha detto non ha mai posseduto - ma intende evocare un'immagine luminosa del filosofo assassinato, intende difendere e perpetuare la sua memoria e quindi tramandarne il messaggio.
Tale messaggio, essi ci dicono, è senza dubbio filosofico. Ma, se è vero che i dialoghi comportano un insegnamento, non si tratta dell'esposizione di una dottrina, bensì di una lezione di metodo. Socrate infatti ci insegna l'uso e il valore della definizione dei concetti che vengono impiegati nella discussione e nello stesso tempo ci dimostra come sia impossibile arrivare a possedere il concetto senza procedere preliminarmente ad una revisione critica delle nozioni tradizionali, delle opinioni <> presenti e operanti nel linguaggio. Il risultato apparentemente negativo della discussione è di grande valore. E' molto importante infatti sapere di non sapere, scoprire che le opinioni e il linguaggio comuni, pur formando il punto di partenza della riflessione filosofica, non costituiscono altro che questo e che la discussione dialettica tende proprio al suo superamento.”
― Discovering Plato
Tale messaggio, essi ci dicono, è senza dubbio filosofico. Ma, se è vero che i dialoghi comportano un insegnamento, non si tratta dell'esposizione di una dottrina, bensì di una lezione di metodo. Socrate infatti ci insegna l'uso e il valore della definizione dei concetti che vengono impiegati nella discussione e nello stesso tempo ci dimostra come sia impossibile arrivare a possedere il concetto senza procedere preliminarmente ad una revisione critica delle nozioni tradizionali, delle opinioni <> presenti e operanti nel linguaggio. Il risultato apparentemente negativo della discussione è di grande valore. E' molto importante infatti sapere di non sapere, scoprire che le opinioni e il linguaggio comuni, pur formando il punto di partenza della riflessione filosofica, non costituiscono altro che questo e che la discussione dialettica tende proprio al suo superamento.”
― Discovering Plato