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80 pages, Paperback
First published January 1, 1973
Il senso estetico e quello morale sono evidentemente strettamente collegati, e gli uomini che sono costretti a vivere nelle condizioni sopra descritte vanno chiaramente incontro all'atrofia di entrambi, Sia la bellezza della natura sia quella dell'ambiente culturale creato dall'uomo sono manifestamente necessarie per mantenere l'uomo psichicamente e spiritualmente sano. La totale cecità psichica di fronte alla bellezza in tutte le sue forme, che oggi dilaga ovunque così rapidamente, costituisce una malattia mentale che non va sottovalutata, se non altro, perché va di pari passo con l'insensibilità verso tutto ciò che è moralmente condannabile.
La programmazione genetica di tutti questi moduli comportamentali altamente complessi fa sì che, oltre alle gioie, essi portino con sé anche molta sofferenza. "È errore assai diffuso, specialmente tra gli adolescenti, il credere che l'amore sia fonte soltanto di piacere" disse Wilhelm Busch. Il voler evitare ogni incontro col dolore significa rinunciare a una parte essenziale della vita umana. Questa evidente tendenza si somma pericolosamente agli effetti della sovrappopolazione. In alcuni gruppi culturali la volontà di bandire la tristezza a tutti i costi si esprime in maniera bizzarra e quasi macabra nell'atteggiamento di fronte alla morte delle persone care. Gran parte della popolazione nordamericana rimuove, in senso freudiano, l'idea della morte: il morto scompare improvvisamente.
L'eliminazione del senso naturale della giustizia attraverso l'attuale tendenza alla tolleranza assoluta viene resa ancora più pericolosa dalla dottrina pseudo-democratica che considera ogni comportamento umano come frutto dell'apprendimento. Certo, gran parte dei nostri comportamenti sociali o asociali sono dovuti alle influenze benefiche o malefiche esercitate, durante la prima infanzia, da una coppia di genitori più o meno comprensivi, responsabili, e soprattutto emotivamente sani. Ma altrettanto importante, se non di più, è la parte del nostro comportamento che è condizionata per via genetica.
Chi abbia imparato a ragionare in termini biologici è a conoscenza sia del potere delle pulsioni istintuali sia della relativa impotenza di ogni principio morale responsabile e di ogni buon proponimento; se, inoltre, si possiedono conoscenze in materia di psichiatria e di psicologia del profondo che consentano di comprendere le cause delle anomalie del comportamento sociale, non si è più disposti a condannare il 'delinquente' con l'indignazione compiaciuta di un profano emotivo. Si sarà portati piuttosto a considerare l'individuo deviante non più come il satanico malvagio', bensì come un malato che merita la nostra pietà; e questo punto di vista è molto giusto, in teoria. Quando, però, a questo giustificato atteggiamento si aggiunge l'erronea dottrina pseudo-democratica secondo cui la struttura di ogni comportamento umano può essere condizionata, e quindi può venire illimitatamente mutata e corretta, si incorre in una grave colpa nei confronti della comunità umana.
Credere che faccia parte del patrimonio stabile di conoscenze dell'umanità soltanto ciò che è comprensibile per via razionale, o addirittura soltanto ciò che è scientificamente dimostrabile, è un errore che comporta conseguenze disastrose. Ed è anche l'errore che induce la gioventù 'illuminata dalla scienza' a gettare a mare l'ingente tesoro di conoscenze e di saggezza contenuto nelle tradizioni di tutte le antiche culture e nelle dottrine delle grandi religioni universali. Chi considera tutto questo superfluo e privo di valore commette un altro errore ugualmente pernicioso, quello cioè di vivere nella convinzione che la scienza sia in grado di dar vita dal nulla, unicamente per via razionale, a una intera cultura con tutto ciò che essa comporta. Chi crede una cosa simile è solo di poco meno stolto di chi ritiene che le nostre conoscenze siano sufficienti per poter 'migliorare' l'uomo mediante interventi arbitrari sul suo genoma. Una cultura contiene in sé tanta sapienza 'maturata' attraverso la selezione quanta ne potrebbe contenere una specie animale, che finora, come si sa, non siamo ancora in grado di fabbricare
Noi, sedicenti uomini liberi della civiltà occidentale, non ci rendiamo neanche più conto sino a qual punto siamo manipolati dagli interessi commerciali della grande industria. Chi viaggia nella Repubblica Democratica Tedesca o nell'Unione Sovietica rimane impressionato dal numero di striscioni rossi con scritte propagandistiche i cui slogan, con la loro costante presenza, devono esercitare un effetto di persuasione in profondità, come le babbling machines di Aldous Huxley, che mormoravano ininterrottamente, a voce bassa e con insistenza, le massime ideologiche che si volevano diffondere. Si nota invece con piacere l'assenza di cartelloni pubblicitari e di insegne luminose, nonché di qualsiasi altra forma di spreco. Nulla che sia ancora utilizzabile viene gettato via: la carta di giornale viene utilizzata per imballare le merci, e le vecchie automobili vengono curate con amore. Poco per volta si finisce per comprendere che la pubblicità fatta in grande stile dai produttori non è affatto di natura apolitica, ma che essa svolge, mutatis mutandis, la stessa funzione che nei Paesi orientali hanno gli striscioni propagandistici.
Глава 1. Структурные свойства и нарушения функций живых систем.Лоренц отлично умеет формулировать вопросы, приводит хорошие и яркие примеры, плавно подводит читателя к выводу ... иногда неожиданному.
Глава 2. Перенаселение.
Глава 3. Опустошение жизненного пространства.
Глава 4. Бег наперегонки с самим собой.
Глава 5. Тепловая смерть чувства.
Глава 6. Генетическое вырождение.
Глава 7. Разрыв с традицией.
Глава 8. Индоктринируемость.
Глава 9. Ядерное оружие.