Dans son premier écrit (1924), Bakhtine prend position vis-à-vis du formalisme russe dans une réflexion sur le contenu, le matériau, la forme. Les études suivantes visent à établir que le roman, seul genre littéraire constitué en contact avec la réalité, avec le devenir, est un microcosme de langages divers. Au surplus, l'espace et le temps s'organisent de façon particulière, en une structure (un «chronotope») examinée ici dans le roman grec et latin, la biographie antique, le roman de chevalerie, le folklore, le roman-idylle et chez Rabelais. Les deux grands facteurs de l'apparition du roman paraissent être la culture du rire, antique et médiévale, et le cosmopolitisme de l'Antiquité tardive. Au rire est consacrée l'étude sur «Rabelais et Gogol» complétant le grand Rabelais.
This philosopher, semiotician, and scholar on ethics and the philosophy of language. He on a variety of subjects inspired scholars in a number of different traditions of Marxism, semiotics, and religionand in disciplines as diverse as history, philosophy, anthropology, and psychology. Although Bakhtin acted in the debates on aesthetics that took place in the Soviet Union in the 1920s, scholars rediscovered his not well known distinctive position in the 1960s.
Capolavoro della critica del romanzo, che però riesce ad illuminare anche altri campi del sapere.
Non è solo un testo che ci aiuta a comprendere questa forma, il romanzo, che assume tratti complessi e così mutevoli da sembrare quasi inafferrabili. E', e forse soprattutto, un testo che ci mostra come attraverso la storia del romanzo si può delineare anche una storia del pensiero occidentale, del suo modo di vedere la realtà, il mondo, l'uomo, la cultura.
Testo consigliato a chiunque voglia fare della critica il proprio mestiere. Ma consigliato anche ai lettori di romanzi comuni, visto che un testo del genere contribuirebbe a sviluppare un senso critico molto più affinato e preciso nei confronti della letteratura.
E' richiesta, però, da parte del lettore una certa costanza: il problema di questo testo - l'unico, a mio parere - è quello di essere ripetitivo. Questa ripetitività se a volte ha il pregio di fissare certi concetti nella mente, dall'altra parte potrebbe portare il lettore ad annoiarsi. Non bisogna dimenticare, però, che 'Estetica e romanzo' è una raccolta di saggi, saggi che sono stati pubblicati dopo la morte dell'autore. Per questo ci troviamo di fronte a testi di sicuro spessore, ma purtroppo non organizzati in maniera tale da rendere la lettura più fluida.
Un ultimo consiglio: sarebbe preferibile prima leggere Gargantua e Pantagruele di Rabelais per comprenderlo al meglio.
Some concepts are indeeed an introduction to Bakhtin's thinking and it might be benefitial for both beginners and people already used to his works, but he commits the mistake of repeating them too much.