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Uomini, boschi e api

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"Esiste un'enigmatica 'terra' della memoria, sempre reinventata, e insieme riscoperta, lungo una linea internazionale vitale. Questa memoria è onnicomprensiva e insieme selettiva, a vari livelli, ed è costituita da un sottofondo, da un brusio innumerevole di voci contraddittorie. Come la traccia scritta lasciata dall'uomo, è memoria il canto di un uccello nel bosco, lo spirare del vento o il rombo della valanga. Lo è soprattutto quell'eco misteriosa di una lingua che era in noi e che noi abbiamo perduta".Così il poeta Andrea Zanzotto ha parlato dell'opera di Rigoni Stern; e questa immagine dello scrittore degli altipiani che fissa e trascrive la storia dell'uomo anche attraverso la voce di un animale gioca in modo particolare in questo libro, che riunisce quattro raccolte di racconti, ognuna delle quali ha il respiro di un breve romanzo: I giorni del Nord-Est, "con il cielo e le selve", Stagione di vita in compagnia delle api, Lavori di montagna. È il mondo di Rigoni Stern, i suoi inverni, con i segni rossi sulla neve del lepre ferito, le sue primavere, con le coturnici che cantano, e i prati che si riempiono del giallo del tarassaco e di sciami di api.

194 pages, Paperback

First published January 1, 1980

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About the author

Mario Rigoni Stern

86 books81 followers
Mario Rigoni Stern was an Italian author and World War II veteran.
His first novel Il sergente nella neve, published in 1953 (and the following year in English as The Sergeant in the Snow), draws on his own experience as a Sergeant Major in the Alpini corp during the disastrous retreat from Russia in the World War II. It is his only work to be translated into English and Spanish.
Other well-known works also include Le stagioni di Giacomo (Giacomo's Seasons), Storia di Tönle (The Story of Tönle), and the collection of short stories Sentieri sotto la neve (Paths Beneath the Snow).
He was awarded the Premio Campiello and the Premio Bagutta for Storia di Tönle, and the Italian PEN prize for Sentieri sotto la neve.

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77 (27%)
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15 (5%)
1 star
7 (2%)
Displaying 1 - 22 of 22 reviews
Profile Image for Albus Eugene Percival Wulfric Brian Dumbledore.
573 reviews97 followers
January 5, 2025
«Rigoni Stern sa scrivere della neve per averci affondato i passi in ogni inverno della sua esistenza. [...] È diventato scrittore accanto al fuoco, di un bivacco o di un focolare.» (1)

«L’umido del bosco, l’odore della terra, i colori delle foglie dei faggi, del sorbo, del salicone, dell’ontano sul verde cupo degli abeti e lo splendore fiammeggiante di un ciliegio selvatico; lui, con il suo cane; e il silenzio ingrandito dai brevi richiami degli uccelli di passo, dal batter d’ali di un tordo, dal tintinnio d’argento della campanella appesa al collare del suo cane. Andare così per tutta la vita. Sempre.»

Oh ià, Mario!

(1) Erri De Luca, introduzione al libro, 10 marzo 2021
Profile Image for flaminia.
449 reviews129 followers
June 1, 2018
un po' troppo ripetitivo e didascalico, per i miei gusti.
ma le pagine sui boschi, per me che da piccola andavo a quel grande evento collettivo che, per le comunità di montagna, è la sort (il taglio della legna da ardere, nei lotti assegnati a sorte) sono state struggenti.
tre stelle e mezzo.
Profile Image for Mosco.
447 reviews46 followers
March 18, 2024
/me sentimental mode on:
Ci sono alcune persone, non moltissime, alle quali non serve spiegare come mi sento quando cammino con gli sci in un bosco innevato o quando chiacchiero col pastore in malga o col mio vicino di casa boscaiolo. Dovevo andare a trovarlo, Rigoni Stern, insieme a un mio caro amico che lo conosceva: lui sarebbe stata una di quelle persone. Non c'è più Rigoni Stern e non c'è più il mio amico, non ho fatto a tempo.

mi sono costruita la casa dove incomincia il bosco. Vado d'ottobre con i miei ricordi per i boschi e i monti.
Nell'ampia valle c'è un luogo dove crescono le betulle: l'autunno sparge sulla terra il pianto d'ambra delle loro foglie.


Amo l'autunno, è la mia stagione preferita, la mia casa è dove incomincia il bosco, e ho anche le betulle nel prato. In più ho anche l'orso, proprio dietro casa, ma di quello farei volentieri a meno :-)

/me sentimental mode off
Profile Image for Anna [Floanne].
623 reviews299 followers
March 28, 2025
Anche se ormai da tanti anni vivo altrove, sono nata e cresciuta ai piedi delle montagne dell’Alta Valle dell’Agno, poco lontano dai panorami dell’altopiano di Asiago raccontati da Mario Rigoni Stern in questa sua raccolta di racconti perciò per me questo libro ha un sapore d’infanzia. Tra le sue pagine ho ritrovato le mie montagne dove da piccola mia padre, medico condotto di professione ma cacciatore per passione, mi portava a far correre i suoi setter. Molti suoi pazienti erano gente di montagna e a seconda delle stagioni, a casa nostra arrivavano lepri, beccacce, funghi, frutti di bosco, formaggi di malga, bucaneve e tutto quello che la montagna poteva offrire, come gesti di riconoscenza per una visita a domicilio o un consulto, sempre gratuiti. Una volta l’Otorino, un omone grande e grosso che lavorava come tuttofare a casa nostra, ci aveva regalato anche una volpe imbalsamata e ricordo ancora i suoi racconti, rigorosamente in dialetto cimbro, della posta alla volpe e della sua cattura: nel suo roccolo ai piedi del Carèga avevo passato innumerevoli notti in bianco per catturare la sua preda. Ecco, ora non posso dire di essere mai stata favorevole alla caccia (parteggiavo sempre per gli animali e trovarli nel piatto era sempre un trauma) ma ho conosciuto quel mondo in prima persona e ritrovarlo tra le pagine di un libro mi ha commossa. Ora purtroppo quel mondo non esiste più: quei boschi e quelle montagne sono stati deturpati dal turismo di massa e da cementificazioni selvagge; gli animali selvatici sono sempre meno e l’equilibrio delicato tra uomo e natura è sempre più compromesso, con quest’ultima a pagarne il prezzo più alto: a partire dai piccoli insetti impollinatori nei nostri giardini ai grandi cetacei che popolano gli oceani, nessun animale è salvo dalla mano distruttrice di noi uomini. Questi racconti appartengono ad un passato che purtroppo non tornerà, ma io ho avuto la fortuna di viverlo, di andare per funghi, mirtilli e fragoline di bosco, di vedere a pochi passi i caprioli e le stelle alpine, le foglie cambiare colore e tingersi di verde brillante, giallo ocra e rosso fuoco a seconda delle stagioni, di giocare ad affondare nella neve più alta di me, di assaggiare miele di montagna spalmato su una fetta di pane casereccio. Questo libro è un canto d’amore per la natura e per la vita semplice e autentica dei paesi di montagna che profumavano di legna e miele. Per me è soprattutto un bellissimo e vivido ricordo del mio papà che da tanti anni non c’è più e di cui conservo gelosamente questa copia con le sue iniziali.
Profile Image for Roby_Hood_.
277 reviews16 followers
April 6, 2021
Il libro consta di una serie di racconti riguardanti la memoria della guerra, gli animali selvatici dell’Altipiano di Asiago, le api allevate dall’autore, i lavori antichi e ormai perduti di quelle montagne. Tutte queste cose, dice Rigoni Stern nell’introduzione, ancora si possono godere purché “si abbia desiderio di vita, volontà di camminare e pazienza per osservare” e io aggiungerei anche purché si abbia desiderio di conservare la natura. Purtroppo per conservarla bisogna conoscerla e questo tipo di conoscenza non avviene grazie allo studio sui libri, ma è piuttosto una sapienza secolare, tramandata dalla saggezza dei vecchi ai giovani…quei vecchi però non ci sono più e i giovani non hanno avuto la pazienza di imparare, complice le novità del progresso e della tecnologia che hanno (e stanno) attirando i giovani come tanti specchietti per le allodole verso un futuro vuoto e votato alla crisi perché, come dice l’autore stesso “la natura non è una risorsa illimitata e quando sarà consumata scomparirà la vita; l’aria, l’acqua, la terra non sono risorse infinite”.
Leggendo questi racconti, io che ho quasi 52 anni e che vivo da sempre in campagna, con le montagne di Asiago che racchiudono lo sguardo dell’orizzonte a nord, ho provato tantissima nostalgia per quel mondo che un po’ sono riuscita a conoscere e ad assaporare e che ritrovo ancora nei racconti dei miei genitori ultra ottantenni…ho perfettamente compreso e sono riuscita ad entrare in profonda empatia con lo spirito profondo che mantiene in vita i ricordi di quel passato che ormai sembra così remoto, con l’amore per la natura e gli animali selvatici che traspare da ogni singola parola, con la tenerezza di un padre con cui egli curava le sue api, con la fatica dolorosa dei carbonai, dei cavatori, della calcara, dei boscaioli e dei malgari… E così spero che i giovani leggendo queste pagine possano conoscere l’ambiente montano come fosse un documentario tv, ma soprattutto riescano a capire che la vera educazione ambientale è quando l’uomo ama veramente la natura del proprio territorio e come il vecchio boscaiolo del racconto omonimo possa dire finalmente di lavorare in essa e per essa.
Profile Image for Roberta.
1,411 reviews131 followers
June 17, 2015
"Esiste un'enigmatica 'terra' della memoria, sempre reinventata, e insieme riscoperta, lungo una linea internazionale vitale. Questa memoria è onnicomprensiva e insieme selettiva, a vari livelli, ed è costituita da un sottofondo, da un brusio innumerevole di voci contraddittorie. Come la traccia scritta lasciata dall'uomo, è memoria il canto di un uccello nel bosco, lo spirare del vento o il rombo della valanga. Lo è soprattutto quell'eco misteriosa di una lingua che era in noi e che noi abbiamo perduta".Così il poeta Andrea Zanzotto ha parlato dell'opera di Rigoni Stern; e questa immagine dello scrittore degli altipiani che fissa e trascrive la storia dell'uomo anche attraverso la voce di un animale gioca in modo particolare in questo libro, che riunisce quattro raccolte di racconti, ognuna delle quali ha il respiro di un breve romanzo: I giorni del Nord-Est, "con il cielo e le selve", Stagione di vita in compagnia delle api, Lavori di montagna.E' il mondo di Rigoni Stern, i suoi inverni, con i segni rossi sulla neve del lepre ferito, le sue primavere, con le coturnici che cantano, e i prati che si riempiono del giallo del tarassaco e di sciami di api. (dalla quarta di copertina)

Mario Rigoni Stern è il cantore della memoria e della montagna. In questo libro, che comprende quattro raccolte, lo scrittore ci introduce in una vita condotta a stretto contatto con una natura quotidiana, e ricorda gli animali che adesso sono in parte spariti, le sue esperienze di apicoltore, i lavori di una volta. Articolato in brevi ed agilissimi raccontini, Uomini, boschi e api già dal titolo promette (e mantiene) una semplicità di argomenti e di scrittura che, lungi dall’essere semplicistiche, si rivelano invece essenziali, rimandando a ciò che più serve all’uomo: armonia con la natura, il ricordo del passato, un lavoro non alienante, il contatto umano, la vita di paese. Un libro consigliatissimo, come tutti quelli di questo autore.
Profile Image for amber_reading.
327 reviews7 followers
April 16, 2022
Una raccolta di racconti perfetta da leggere in primavera, adatta ad essere accolta in inverno ma confortante tutto l’anno.
Se si è alla ricerca dell’essenza più vera della Natura non si sbaglia scegliendo un testo di Rigoni Stern.
Lui è come un’enciclopedia… una saggezza dal sapore più antico e sempre più rara.
È un lento cullare, tra poesia e prosa della Natura.
Racconti da focolare che inducono a maturare e a ritrovare quel contatto con la flora e la fauna sempre più perduto.
Lo si legge lasciandosi andare a sensazioni pacifiche, alla quiete e al silenzio o semplicemente al rilassamento dei nostri sensi in modo da far riaffiorare ricordi passati accompagnati da suoni, odori e rumori.

I racconti sono raggruppati i tre “gruppi”;
nel primo ci sono i ricordi più tristi (uomini) quelli che nascondo dall’esperienza dell’autore della Seconda Guerra Mondiale,
nel secondo il protagonista indiscusso è il bosco con i suoi animali ma anche con la presenza, meno gradita per me, dei cacciatori;
nel terzo (api) le cronache riguardano principalmente


In questo volume Rigoni Stern appare più arrabbiato nei confronti del genere umano e del progresso.
Sicuramente qui è meno tollerante ad accettare scuse o giustificativi dell’ ignoranza evolutiva umana.
Il monito verso l’accanimento nei confronti degli insetti (pag 119) è da leggere… ognuno di noi io per prima perché bisogna sempre imparare da chi ne sa più di noi ed in questo Mario ❤️ (stavolta mi concedo di chiamarlo per nome) è un maestro.
Non nascondo che questa volta mi ha trasmesso un po’ di tristezza e non c’è positivismo che tenga di fronte a queste sue parole.
Profile Image for Mari.
150 reviews
December 30, 2021
I found it boring and it didn’t capture my attention. I don’t like how the author write and I didn’t like the plot of the book, and there’re also many boring descriptions😴🍀🐾
Profile Image for Simone Leonardi.
3 reviews5 followers
December 4, 2024
Cercavo un libro lento, accogliente, distensivo, che trasmettesse il calore della vita vissuta. Certamente questo libro risponde a queste caratteristiche, ma ho avvertito una certa dissonanza emotiva tra l'atmosfera evocata dal titolo e dalla quarta di copertina e il contenuto vero e proprio.

Il titolo, Uomini, boschi e api, sembrava promettere un'immersione nella natura, con un equilibrio tra uomo e ambiente. Tuttavia, il testo si concentra in modo netto sull’uomo, che per l'autore non è un custode della natura ma piuttosto un’entità superiore ad animali e paesaggi. Un antropocentrismo molto marcato, forse figlio del suo tempo, che non mi aspettavo in queste proporzioni.

In particolare, ho trovato sorprendente lo spazio dedicato alla caccia, soprattutto nella prima metà del libro. Pur sapendo che l’argomento avrebbe potuto trovare spazio, il modo in cui viene trattata l'arte del braccare mi è parso distante dall'immagine che mi ero prefigurata. Anche le figure dei tagliaboschi sono centrali, ma avrei preferito un maggiore approfondimento della dimensione sensoriale della natura, con l’uomo relegato a un ruolo più marginale. È, naturalmente, una questione di gusto personale.

Alla luce di queste considerazioni, assegno tre stelle: sebbene il libro sia ben scritto e ricco di spunti, le immagini distensive promesse dalla descrizione lasciano troppo spazio all'uomo e e troppo poco al resto.
22 reviews
April 22, 2025
Raccolta di racconti che parlano di vita.
Gli uomini per Rigoni sono russi, tedeschi, italiani; persone di tutte le nazionalità che condividono un triste destino, ma che talvolta sanno superare differenze imposte dai piani alti con gesti di solidarietà e generosità.
I boschi, quelli dell'altopiano, dove gli animali sono i protagonisti, prede e predatori che però sono essere viventi rispettati. Senza di essi non l'uomo non vive.
Così le api sono animali sociali, tanti cervelli che cooperano per la sopravvivenza della famiglia.
Un libro molto godibile, che rilassa, che dà l'idea di cosa sia veramente sano in un mondo sempre più capitalistico e frenetico: lo si legge nell'ultimo racconto: " l'ultimo viaggio di un emigrante".
Profile Image for Veronica D'Archivio.
63 reviews
December 31, 2021
Una serie di racconti veramente interessante.
Sinceramente, acquistato il libro, mi aspettavo ben altro: una specie di esaltazione della natura. Cosa che ovviamente c'è, ma con gli occhi di cacciatori, boscaioli, gente di montagna che ha avuto un contatto immersivo con la natura molto diverso a come, almeno io, la intendo oggi.
Infatti, nonostante si parli di caccia, si avverte comunque il rispetto verso gli animali, che traspare anche attraverso la conoscenza delle loro abitudini, della loro vita...
Insomma, mi aspettavo tutt'altro, ma alla fine non mi ha delusa.
La qualità della scrittura, senza neanche il bisogno di dirlo, è eccezionale.
Profile Image for Simona.
129 reviews1 follower
July 2, 2022
Le meraviglie della natura

Questo libro è capace di proiettarti nel mistero della natura, coi suoi ritmi, i suoi segreti e i suoi lati meno gentili.
L'uomo entra in questo mondo e ne fa parte come cacciatore, apicoltore o semplicemente osservatore.
È un libro che non avrei mai scelto , ma che ho letto per un gruppo di lettura di cui faccio parte.
Mi ha riportata al mondo della mia infanzia, a mio padre e mia madre che vivono in campagna, ai loro ritmi di vita così diversi dai miei e così vicini alla natura.
Mi ha portata a pensare come sarebbe questo mondo se vivessimo secondo i ritmi della natura e la rispettassimo di più.
Un buon libro.
Profile Image for Antea Franceschin.
49 reviews
February 1, 2025
"Rientravamo dal taglio del legnatico per uso civile, dalla montagna. E io pensavo al racconto che dovevo scrivere. Racconterò di oggi, decisi, di una giornata tra la gente dei monti."
Un libro che è più un flusso di pensieri diviso in tre grandi comparti: animali della montagna, api e gente delle vette e dei paesi.

Rigoni propone a noi un mondo ormai andato, nostalgico e sorpassato, raccontandoci di preti-cacciatori, lepri descritte con articoli al maschile ("il lepre"), partigiani-boscaioli.

Un libro romantico e che ti fa immedesimare in un mondo di montagna fatto di tradizioni dimenticate.
Profile Image for Marco.
17 reviews
April 18, 2025
Un libro affascinante e meraviglioso, non parla solo di natura ma anche di vita, resistenza e tanta umanità. La scrittura di Rigoni Stern è per la maggior parte semplice, nonostante questo ci sono dei passaggi maggiormente descrittivi che aiutano il lettore a calarsi meglio nel contesto di alcuni dei racconti. Ne raccomando la lettura a coloro a cui piace la natura e amano i racconti.
Profile Image for Dina Rahajaharison.
996 reviews17 followers
June 16, 2020
"Certaines fois, il se demandait si ça avait valu la peine de quitter le village : puisque, disait-il, en fin de compte, ici aussi ils ont vécu."
Profile Image for liana Cammarata.
119 reviews
September 13, 2023
Se amate la natura, se amate la montagna e volete curiosare su quella che era la vita da montanari, leggete questo bel libro
Profile Image for Renzo.
89 reviews9 followers
March 21, 2018
Che fallimento madornale l'urbanesimo.
Quel processo iniziato nel XIX secolo, consistente nella migrazione di grandi masse di popolazioni dalle campagne alle città, ha prodotto come risultato:
1. delle città orrende;
2. una popolazione stressata e socialmente isolata;
3. l'indebolimento dei valori familiari;
4. la perdita di tradizioni millenarie;
5. l'impoverimento di flora e fauna;
6. l'abbandono di luoghi meravigliosi divenuti oggi paesi fantasma.
Rigori Stern ci mostra il bello di una natura che via via stiamo perdendo.
Profile Image for Roberta.
1,979 reviews333 followers
February 17, 2013
Il lato piacevole della lettura è che mi racconta un'Italia di non molti anni fa, quell'Italia che possono raccontarmi anche i miei nonni. Il lato neutro riguarda la montagna: abito in collina, riesco a relazionarmi con alcune cene ma la bellezza di altre mi rimane solo teorica. La parte che non mi piace riguarda la caccia: capisco che in passato potesse essere una necessità e quindi una normalità, ma non riesco a provare passione per un gruppo di uomini che si arrampicano su per i monti armati di cani e fucili, e che si compiacciono d'aver ammazzato un cervo con una sola fucilata.

Mario Rigoni Stern era un nome che volevo leggere da molto tempo: penso che questa raccolta di racconti mi abbia soddisfatto abbastanza da non cercare altri suoi scritti nell'immediato futuro.
Profile Image for Eliss_Salva.
78 reviews
January 9, 2024
Questo libro di Stern è una raccolta di racconti. Lo stile dell'autore è lento e metodico come il racconto di un saggio intorno al fuoco. Non è stata una lettura veloce, anzi, spesso mi sono fermata, facendo passare mesi tra un breve capitolo e l'altro. Lo consiglio a tutti gli amanti della natura e a chi voglia scoprire come fosse la vita degli abitanti delle Alpi (qua si parla del ritmo sull'altopiano di Asiago) del secolo scorso.
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