Pierre Menard Pierre’s Comments (group member since Sep 19, 2016)


Pierre’s comments from the Reading Challenges group.

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Jan 03, 2021 04:09AM

62280 Considerando che la sfida del 2020 è miseramente fallita, direi di riprovarci (perseverare diabolicum), con addirittura il livello "pignolo", ossia facciamoci del male!

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Dec 31, 2020 06:10AM

62280 Anna [Floanne] wrote: "Probabilmente nemmeno io finirò il mio. Pazienza. Aspetto comunque fino all’ultimo prima di chiudere i punteggi.

Riguardo al proseguimento del gioco, non ci sarà. Verranno rinnovate solo le sfide ..."


Grazie per la tua supervisione e per la pazienza di Giobbe che hai avuto per i nostri collegamenti farlocchi! Io mi sono divertito e ho letto un bel po', grazie a questo gioco!
Nov 13, 2020 08:02AM

62280 Menomale...
Nov 13, 2020 07:44AM

62280 Noooooooooooooo... aveva ragione Dalla quando diceva che la vita è una catena e qualche volta fa un po' male. Ci riprovo.

Nuovo Aggancio Perché i gatti cadono sempre in piedi e altri misteri della fisica di Gregory J. Gbur, stessa parola nel titolo: "sempre".
Nov 13, 2020 02:02AM

62280 Nuovo aggancio Mio amato Frank di Nancy Horan, stesso anno di pubblicazione, il 2007, del libro scelto da Alice.
Nov 13, 2020 12:38AM

62280 Libro nr 5 Ciò che inferno non è di Alessandro D'Avenia

Credo che abbia ragione uno dei commentatori GR del libro, a dire che romanzi come questi vanno letti nell'adolescenza. Dopo, non siamo più in grado di apprezzarli nella luce corretta.
Palermo (o Tuttoporto), primi anni 90 (gli stessi del Divo di Sorrentino). Nel quartiere Brancaccio, controllato dai fratelli Graviano (gente con cui è meglio non spartire il pane), il coraggioso presbitero Pino Puglisi tenta di sottrarre alla strada e alla mafia giovani e giovanissimi, nell'indifferenza colpevole delle istituzioni. Intorno a lui e alla sua missione, si snodano le storie di una ventina di personaggi, fra cui Federico, un liceale di famiglia ricca, che ha Puglisi come insegnante di religione. Federico si fa coinvolgere nelle attività del sacerdote e conosce Lucia, che ha l'ambizione di diventare regista e di cui si innamora.
(view spoiler)
Nov 01, 2020 11:24PM

62280 Ciò che inferno non è di Alessandro D'Avenia

Aggancio: l'esatto contrario di una parola del titolo precedente inferno-paradiso
Nov 01, 2020 11:19PM

62280 Devo denunciarlo: FLOANNE DITTATRICE LIBRARIA! Dov'è la libertà???!!!
Nov 01, 2020 02:04AM

62280 Quella del talco è una delle parti più interessanti...
Oct 31, 2020 03:23PM

62280 Libro nr 20 La scienza nascosta dei cosmetici di Beatrice Mautino

Spiace davvero che la chimica, questa bellissima scienza dalle antichissime radici, sia un po' snobbata a livello divulgativo, stretta com'è tra la fisica dei misteri del macro e del microuniverso e le scienze della vita. Con il saggio di Beatrice Mautino, di formazione biotecnologa e oggi divulgatrice con una rubrica fissa sulle Scienze (intitolata "la ceretta di Occam"), ho cercato un po' di rimediare. Frutto di due anni di lavoro sul campo, con accurate ricerche bibliografiche e interviste a esperti, scienziati, produttori e rivenditori, il libro racconta gli aspetti scientifici, soprattutto chimici, del mondo della cosmesi e del make up: le tinture per capelli, fra cui il famigerato henné, la produzione del rosso carminio, i rossetti, il talco, i glitter e il loro impatto ambientale etc. Nel contempo vengono affrontati alcuni aspetti regolatori e legislativi del mondo dei cosmetici, cercando di fare chiarezza su alcuni temi che suscitano l'inevitabile polarizzazione dell'opinione pubblica, come ad esempio la presenza di metalli pesanti in alcuni prodotti, la pretesa "naturalezza" di determinati prodotti chimici, il concetto, vaghissimo, di ecobio. La parte chimica è indubbiamente più interessante di quella dedicata ai regolamenti USA o UE per le sostanze ammesse nei cosmetici. Nell'ultima parte Mautino perde la bussola e allarga un po' troppo gli orizzonti, finendo a parlare anche di salute, in particolare nell'ultimo capitolo dedicato alla vitamina D e alla crociata del medico Holick a favore dell'esposizione al sole nelle ore più calde delle giornate estive. Un pregio del libro è rendere consapevole il lettore dei complessi meccanismi della ricerca scientifica e del fatto che in alcuni casi non è possibile fornire una risposta definitiva a certi interrogativi: la ricerca può solo continuare...
Oct 11, 2020 02:35PM

62280 Nuovo Aggancio

Se il libro di Alice L'annusatrice di libri di Desy Icardi va bene, mi aggancerei con La scienza nascosta dei cosmetici di Beatrice Mautino, con il criterio stessa provenienza dell'autrice.

Desy Icardi risulta nata a Torino (scheda Fazi editore), mentre Beatrice Mautino è nata a Ivrea. Va bin?
Oct 11, 2020 02:23PM

62280 Libro nr 17 Giulio Cesare di William Shakespeare

Pompeo nel gelido
marmo sta zitto,
ma tra sé gongola:
— Caio, sei fritto!
E mentre Cesare
cade ai suoi piè
i buchi éi nùmera:
son ventitre!

[G. Rodari, Novelle fatte a macchina

Molti anni fa vidi la versione cinematografica del 1953, molto incisiva, soprattutto per il Marco Antonio di Marlon Brando. La presente traduzione di Vico Lodovici è in prosa ed è piuttosto scorrevole, anche se non rifugge da qualche anacoluto ispirato all'originale. La storia è ben nota, ma devo dire che forse la tragedia doveva intitolarsi Bruto, visto che il vero protagonista è lui: ne seguiamo la complessa psicologia e il passaggio dalla fedeltà a Cesare alla giustificazione dell'assassinio politico in nome della Repubblica, all'eroismo sul campo di battaglia, alla consapevolezza della propria sconfitta. Tutti gli altri personaggi di questa tragedia insolitamente breve sono un po' sfocati: l'ingenuo Cesare, prigioniero della propria ambizione e cieca vittima che si offre ai propri carnefici, l'infido Cassio, spinto più dall'odio per Cesare che dagli ideali repubblicani, i due personaggi femminili, Calpurnia e Porzia, incarnazioni della devozione coniugale, Ottavio e Cicerone, pedine di un grande gioco... L'unico che rivaleggia un poco con Bruto è Marco Antonio, cui viene affidata la bellissima orazione sul corpo crivellato di pugnalate di Cesare, un discorso tecnicamente perfetto, con cui scuote le masse e le muove a suo piacimento. Intensi anche i monologhi di Bruto, da cui traggo questa citazione sul potere dell'ambizione:

It is the bright day that brings forth the adder;
And that craves wary walking.
[...] But 'tis a common proof,
That lowliness is young ambition’s ladder,
Whereto the climber-upward turns his face;
But when he once attains the upmost round,
He then unto the ladder turns his back,
Looks in the clouds, scorning the base degrees
By which he did ascend.

[Atto II, Scena I]
Oct 11, 2020 06:30AM

62280 Ricuso l'aggancio di Rowi! Shakespeare era italiano, per la precisione siciliano:

https://angloamericanstudio.wordpress...

:D
Oct 11, 2020 06:10AM

62280 Nuovo Aggancio:

Giulio Cesare di William Shakespeare (stesso genere: opera teatrale).
Oct 10, 2020 06:54AM

62280 Da che ora si possono fare gli agganci? Tipo mezzanotte e un minuto? ;)
Oct 06, 2020 07:14AM

Oct 03, 2020 08:44AM

62280 Nadia wrote: "Libro n.1

Finito Sono come il fiume che scorre. Pensieri e riflessioni 1998-2005 di Paulo Coelho."


C'è stato un momento, intorno a 15-20 anni fa, in cui Coelho era un autore bestseller che vendeva milioni di copie e finiva sempre nelle top ten dei libri più letti... oggi le sue quotazioni sono al ribasso. Pensare che era amatissimo da D'Alema... ;)
Oct 01, 2020 06:55AM

62280 Se va bene, mi aggancio con Novacene: L'età dell'iperintelligenza di James Lovelock, autore britannico così come Maugham, che è nato a Parigi, ma da genitori inglesi presso l'ambasciata inglese a Parigi.
Sep 30, 2020 02:02PM

62280 Libro nr 17 Sorvegliare e punire: Nascita della prigione di Michel Foucault

Veramente potente questo saggio di Foucault... densissimo di concetti e intuizioni, osservazioni acute, analisi profonde. Si dovrebbe sottolineare parecchio. Anche se si può essere in disaccordo con alcune conclusioni, è innegabile la forza della concatenazione argomentativa.
Il saggio si apre con il sanguinoso supplizio di Robert Damiens, avvenuto il 28 marzo 1757: Damiens aveva attentato alla vita di Luigi XV, riuscendo a ferirlo e, per questo, venne condannato alla pena dei regicidi, lo squartamento per mezzo di quattro cavalli. Partendo da questo episodio Foucault illustra il cambiamento epocale nell'ambito della punizione dei delitti avvenuto fra la fine del Settecento e la fine dell'Ottocento. Le tecniche inquisitorie, i tribunali pubblici e i supplizi lasciano il passo a un sistema detentivo analitico, il cui perno è la reclusione priva di pene dolorose, ma organizzata secondo forme complesse di disciplina a cui il detenuto (e tutti coloro che svolgono professioni connesse, dai medici ai poliziotti, ai carcerieri) deve piegarsi. La prigione intesa in senso moderno è il punto di arrivo di questo lungo processo che Foucault descrive in termini quasi scientifici, individuando concetti, principi e regole che lo costituiscono. Molte pagine sono dedicate al concetto di tecnologia del corpo, ossia all'insieme di pratiche (dall'occupazione dello spazio circostante alle tempistiche quotidiane) che definiscono l'esistenza e la corporeità del detenuto, e all'anatomia politica come chiave interpretativa della nascita della prigione.
Particolarmente interessante (e inquietante) è la descrizione del Panopticon del filosofo utilitarista Bentham, la prigione utopistica che consente una continua visione nascosta del detenuto.
Colpisce molto anche l'osservazione del legame fra la nascita delle scienze umane e l'istituzione carceraria: molte scienze umane, fra cui la psicologia, hanno certamente le loro radici nell'osservazione del comportamento di individui reclusi, sempre a disposizione, sotto l'occhio di esperti (medici, poliziotti etc.).
Nell'ultima parte del saggio, Foucault aggiunge all'analisi filosofica il dibattito politico esprimendo in modo sempre più forte la sua contrarietà all'istituzione carceraria (affermando però che sia un male necessario, perché difficilmente sostituibile), con una feroce critica del fallimento della prigione nel suo compito di restituire alla società un individuo "corretto" e riabilitato.
Altro punto di interessante è la dimostrazione che le tecniche di correzione applicate nelle prigioni sono decisamente simili, quasi punto per punto, alle tecniche usate nelle scuole, negli ospedali, nelle caserme e nelle fabbriche.
Foucault ha un poco la tendenza a ripetersi, ma credo sia un fatto retorico, per dare una spinta maggiore alle proprie tesi. Egli segue molto da vicino la storia francese, con un uso ponderato delle fonti. A volte non è sempre facile capire di cosa sta parlando quando cita alcuni episodi minori della storia di Francia: forse qualche nota in più da parte dei curatori avrebbe giovato.
Sep 16, 2020 01:52AM

62280 @ Floanne, ricordati del geometra Calboni ;)

https://www.youtube.com/watch?v=5GaBb...
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