Patryx’s
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Leggere un libro con un cowboy in copertina
I segreti di Brokeback Mountain

I cowboy in copertina sono due perché due sono i protagonisti: Ennis Del Mar e Jack Twist; da questo breve racconto è stato tratto un film molto bello che, per quello che mi ricordo, lo rispecchia molto.
I due protagonisti sono omosessuali ma tengono segreta la loro storia, sia perché loro stessi si vergognano sia perché l'ambiente del cowboy negli anni sessanta (si conoscono nel 1963 nei pascoli di Brokeback Mountain) non è proprio tollerante.
Insieme a loro, l'altra grande protagonista è la natura selvaggia e la montagna: ogni volta che si incontrano negli anni successivi, cercano di trascorrere il poco tempo che hanno su qualche cima isolata.
In cinquanta pagine, Annie Proulx riesce a descrivere con forza passioni e sentimenti: non credo che pagine in più avrebbero aggiunto molto altro alla bellezza e delicatezza del racconto.

Leggere un romanzo da cui poi è stato tratto un videogame o, viceversa, un romanzo che si è ispirato a un videogame per essere scritto.
Minecraft - L'isola
Minecfraft è videogioco molto famoso (Wikipedia dice che ad agosto 2018 risulta il secondo videogioco più venduto di sempre) che io conosco perché mia figlia è una giocatrice appassionata. La sua caratteristica grafica è che le immagini risultano composte da cubi, come se ci fossero dei pixel troppo grandi e sfocati; o almeno questa era la mia opinione sino a quando un utente esperto (mia nipote) mi ha spiegato che quella era proprio l'innovazione del gioco e non indicava un gioco primitivo, privo di attrattiva per la mancanza di una grafica raffinata (come invece, erroneamente, pensavo io da persona totalmente estranea al mondo dei video game.)
Il giocatore, più o meno, deve costruire il suo mondo con i pixelloni (cioè i vari cubi), procurarsi del cibo, scavare i minerali di cui abbonda il sottosuolo, costruire degli attrezzi e tutto questo senza farsi uccidere dai vari mostri presenti nel mondo di Minecraft (zombi, ragni, kreeper, streghe).
Insomma, una gran figata (così mi viene assicurato dagli utenti esperti di cui sopra) a cui, io malgrado, assisto quando ci gioca mia figlia.
Il libro che ho letto si ispira proprio la mondo di Mincraft: un novello Robinson Crusoe si ritrova all'improvviso in un'isola in cui tutto è a forma di cubo, che rappresenta anche l'unità minima che compone tutti gli elementi, animati e inanimati, di questo mondo: lo stesso protagonista (che ha perso memoria della sua vita precedente e di cui neanche noi sappiamo nulla) è a forma di cubo e così il sole, le nuvole, le mucche, i pesci, gli alberi, ecc.
Il nostro protagonista quindi deve scoprire tutte le regole che governano questo mondo (che se ne fa un baffo di tutte le leggi della fisica che ci vincolano nel nostro universo) e deve capire come sconfiggere tutti i mostri. Man mano che fa delle nuove scoperte, stila una sorta di prontuario di regole con l'obiettivo di non compiere due volte lo stesso errore (inutile dire che si tratta di una pia illusione, ma almeno lui ci prova).
Senza la necessità di coprire la task non lo avrei mai letto (anche se lo avevo a casa perché l'ho regalato a mia figlia), invece devo ricredermi dato che non è stata una brutta lettura, ma comunque aspetterò la prossima gara a squadre per leggere il secondo della serie. :P

Leggi un libro il cui titolo abbia due parole consecutive che iniziano con la stessa consonante.
La signora scompare
Conoscevo la vicenda per aver visto molti anni fa l'omonimo film di Alfred Hitchcock (1938) e di cui conservo un bel ricordo. Il libro non me lo aspettavo altrettanto avvincente e invece è anche migliore del film. C'è anche un remake del 1979 con Angela Lansbury (visto anche questo.)
Inizia con la protagonista, Iris, (una giovane inglese orfana, benestante, sfaccendata e presuntuosa) in vacanza in uno sperduto paesino dei Balcani (sperduto si fa per dire, dato che l'albergo ha la stessa densità di sudditi di Sua Maestà di una qualsiasi cittadina inglese): questa parte rende l'inizio lento ma, come si capisce in seguito, è fondamentale per caratterizzare il personaggio e far comprendere le ragioni per cui è considerata un testimone inattendibile.
Durante il viaggio, conosce un'altra signora inglese che all'improvviso scompare e nessuno (tranne Iris) sembra ricordarne l'esistenza: tutti mentono o Iris è in preda alle allucinazioni? Nessuno le crede (o comunque nessuno testimonia in suo favore) e ognuno ha delle ottime ragioni per evitare un'indagine che rallenterebbe il viaggio che, dopo due notti di viaggio ininterrotta, terminerà a Trieste.
Un racconto molto avvincente che fa riflettere sui pregiudizi con cui vengono accolte le testimonianze e sulla rigidità che (almeno secondo l'autrice) caratterizza gli inglesi, poso disposti uscire dai propri schemi e a dar credito a chi mostra di avere valori differenti.
Punto monografia con un altro libro letto da Alice.

Leggere un libro scelto (comprato o preso in prestito) solo perché attirati dalla copertina, sapendo, quindi, poco e niente di trama e autore.
Anche Superman era un rifugiato

sono andata in libreria per comprare un regalo di compleanno a un compagno di classe di mia figlia (per la cronaca ho preso un libro-game: se non dovesse piacere, lo manderò da te Pinkerton!) e sono stata attratta da questo libro che aveva la copertina con colori forti e netti, senza sfumature con un superman piccolissimo, quasi invisibile. Le copertine di questo genere (contorni geometrici, colori forti, stile fumetto) mi attraggono e ogni mia facoltà si spegne, quindi l'ho preso con la bieca scusa che lo facevo per mia figlia.
Poi ho anche scoperto di aver fatto un'opera buona perché per ogni copia venduta, 1 euro va all'UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati).
Si tratta di racconti (ognuno ha un autore diverso) che hanno due protagonisti: un esule famoso (Hanna Arendt, Rudol'f Nureev, Freddy Mercury, Enea tra gli altri) e una persona che ha dovuto lasciare il proprio paese acquisendo lo status di rifugiato. Il libro si rivolge a bambini (dagli 8 anni in su) e ragazzi.
Alcuni racconti sono belli (ad esempio quello con protagonista Nureev o anche quello che accosta la fuga di Enea da Troia con i tragici viaggi di alcuni ragazzi che poi alla fine sono approdati a Pavia), qualcuno è abbastanza brutto (il peggiore per me quello su Nadia Comăneci), la maggior parte comunque sono ben scritti e soprattutto sono coinvolgenti dato che riescono a comunicare le sofferenze e le difficoltà di chi deve lasciare il proprio paese e giungere in Europa per sperare nell'asilo politico.
A me, insomma, è piaciuto molto e ne ho già comprato un altro per regalarlo (davvero questa volta).

Leggete un libro scritto a 4 mani, in cui però il nome degli autori sia celato sotto un unico pseudonimo
Esperimenti deduttivi di Ellery Queen di Ellery Queen (pseudonimo dei due autori) .
Il libro raccoglie diversi racconti in cui Ellery Queen risolve piccoli e grandi misteri utilizzando il ragionamento deduttivo; alcuni non sono male (ad esempio il primo Parola d'ordine: Mum), mentre altri mi sembrano troppo fantasiosi e gli indizi utilizzati da Ellery abbastanza improbabili, ma del resto io non sono un genio della deduzione e quindi sarà questo il motivo di tanta perplessità!

Anime baltiche
Da molto tempo volevo leggere questo libro: avevo aspettative molto alte che non sono state deluse.
Brokken ci racconta la storia dei Paesi Baltici (Estonia, Lettonia, Lituania, Russia ma anche Polonia e Germania) attraverso i suoi protagonisti, le cui vicende sono filtrate dalle sue personali impressioni su quanto vede e ascolta durante i viaggi che, a più riprese, ha fatto in quelle zone tra il 2007 e il 2009.
I vari personaggi non si elevano sopra tutto ma la loro storia è intrecciata con quella delle città dove hanno vissuto e dei paesaggi il cui ricordo si riflette, quasi sempre, nelle loro opere, siano queste letterarie, pittoriche o musicali.
Purtroppo pogrom, eccidi di massa, deportazioni e fughe precipitose sono gli eventi che più spesso ricorrono e che attraversano la storia dei Paesi Baltici sin da epoche lontane.

direi di si, a meno che non sia ambientato in un mondo alternativo in cui per le donne fare il capitano di una nave sia di routine :P

2) Il Viva Verdi
3) recensione

1289. La battaglia di Campaldino

Barbero ci porta sulla scena della battaglia di Campaldino, dove nel 1289 si affrontano Arezzo e Firenze: nonostante il le abilità militari e il coraggio degli aretini Firenze ha la meglio.
L'autore, da storico qual è, utilizza le fonti per descrivere sia la campagna militare sia il contesto che ha portato alla guerra: ritroviamo Dino Campagna (già protagonista di uno dei sei racconti di Donne, madonne, mercanti e cavalieri: Sei storie medievali tra le principali fonti ma a che Dante che partecipò alla battaglia e poi ne scrisse in diversi canti della Commedia.
Libro meno brillante tra quelli che letto di Barbero per la mancanza di approfondimento degli aspetti contestuali e culturali che, in altri suoi lavori, mi hanno fatto apprezzare questo bravo autore.

Ti dovrei dire no per principio, perché tante torri da associare a Siena, una di Firenze proprio no!
Ad ogni modo voglio essere buono e te l’accento. 😜"
Farò ammenda e nella recensione parlerò malissimo di Firenze e dei fiorentini :D

No, perché è un'aureola .
Prometto solennemente che non sceglierò più task che mi costringano a dire tanti no 😭

Per la task 3.17a andrebbe bene

La torre è piccola ma è chiaramente una torre (medievale per giunta!)

2) Appunti per un naufragio

3) recensione

2) Yeruldelgger. Morte nella steppa
recensione

3.18a questo va bene?
https://www.goodreads.com/book/show/2..."
Si, per il cerchio rosso

2) Un arcobaleno nella notte
3) 345 pagine
Molto interessante: mi ha fatto conoscere aspetti della storia del Sud Africa ignoti (a me ovviamente). La lettura è stata piacevole anche se in certi punti le digressioni rallentavano troppo; per riuscire ad apprezzarlo in pieno ho sempre dovuto ricordarmi che non era un libro di storia (come lo stesso autore scrive) ma, dato che non è possibile considerarlo semplicemente un romanzo, la mancanza di un'identità chiara è, secondo me, il principale punto di debolezza. In ogni caso lo consiglio a chi è interessato a conoscere meglio il Sud Africa.

Alice wrote: "Sono rimasta sconvolta per la sua bruttezza, ancor più che delusa. L'unica cosa che mi frena dal ces..."
Io ho sempre inteso in maniera differente quella frase ma ovviamente nel contesto del libro della Austen non è possibile pensare a un matrimonio di interesse; nei sequel non saprei perché non ne ho mai letto e non credo di farlo (non riescono ad attrarmi).

In copertina ci sono due cerchi da cui si dipartono delle linee di orientamento, sono sicu..."
Francesco wrote: "EDIT: sorry sbagliato topic"
Va bene :)