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Mein Kampf
Discussioni sui Libri
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In scadenza i diritti del "Mein Kampf"
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Che pur non essendo mai il momento adatto per metterlo in vetrina in libreria, questo è un momento ancora meno adatto
Sarebbe interessante sapere la diffusione nei paesi di religione musulmana: dopo tutto, leggo che in essi una delle "fonti" di Hitler, i "Protocolli dei savi anziani di Sion", è piuttosto diffusa.

Quando il Malleus Maleficarum, una delle basi teoriche della cosa malvagia più assurda che ci sia mai stata, cioè la caccia alle streghe - assurda perché le streghe, a differenza degli ebrei o degli albini o dei comunisti o degli omosessuali o di altre categorie vittime di persecuzione, non esistono neppure quindi non sono nemmeno una categoria - è stato pubblicato, nessuno è andato in giro ad accendere roghi e chi era interessato a farlo ha potuto riflettere sulla feroce stupidità di cui l'essere umano può dar prova, specie se spinto da credenze religiose.
Certo che il Mein Kampf è molto più recente e la sua ideologia sopravvive saldamente in Europa e fuori ("Io odio i nazisti dell'Illinois", no?). Il mio (fondato) pessimismo mi fa prospettare l'inizio di una gara a chi legge i libri più farneticanti.


Le pessime idee si combattono con idee migliori, non con la censura.
Vietare qualcosa non ha mai portato a nulla (il proibizionismo sugli alcoli negli USA degli anni Venti insegna). Anzi, semmai ci aggiunge il gusto della trasgressione...
Detto questo, penso che sarà un libro che leggerò, prima o poi nella vita, perché... il nemico è sempre meglio conoscerlo ;-)

Penso che, prima o poi, anche io lo leggerò ... con la morte nel cuore per tutto quello che ha scatenato :-(
Nemmeno io voglio censurarlo e più di una volta ho pensato di leggerlo. Penso di averlo anche scaricato. Il mio timore non è che ne stampi un'edizione critica la Mondadori o la Rizzoli, ma se diventa di pubblico dominio se lo stampano i suoi fan e se lo scambiano a Natale (anche se poi dubito lo leggano).

I suoi fan sono già ... "matti" anche senza, ti assicuro!
Gaetano wrote: "Roberta wrote: "Nemmeno io voglio censurarlo e più di una volta ho pensato di leggerlo. Penso di averlo anche scaricato. Il mio timore non è che ne stampi un'edizione critica la Mondadori o la Rizz..."
Meglio non dar loro ulteriori motivi di celebrazione
Meglio non dar loro ulteriori motivi di celebrazione

@Roberta: avrei da ridire ma ti lascio dire l'ultima, perché, ahimè, devo tornare al lavoro (per giunta in trasferta) ;-)

Se interessa, qui c'è il link a un articolo di un paio di anni fa sulla diffusione del Mein Kampf:
http://www.lettera43.it/cultura/mein-...

Non ho però capito il riferimento alle leggi vigenti e all'apologia di reato...?


Non so se sia efficace in un caso simile, dato che, come tu stessa suggerisci, basta una semplice introduzione/disclaimer che affermi che lo si pubblica per conoscenza storica etc. Il saggio di de Gobineau è stato riproposto nel 2010 e nessuno ha detto niente. Anche i Protocolli vengono ristampati continuamente. Mi chiedo quali siano le statistiche dei tifosi condannati per striscioni razzisti, filonazisti, antisemiti etc. in base alla legge Mancino.
Pierre wrote: "Bruna, penso che tu ti riferisca alla legge Mancino del 1993 che all'articolo 1 sanziona "chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, ovvero incita ..."
Dovrei leggere anche i protocolli, visto che un altro blando hobby è osservare i gomblottisti e farmi affascinare/indignare per le seghe mentali che riescono a farsi.
Grazie al cielo non bruciamo più i libri, nè radiamo al suolo le opere degli sconfitti (il palazzo di giustizia di Milano è architettura fascista, per esempio). Anche io credo che basterebbe qualche nota a piè pagina e una corposa introduzione per contestualizzare il libro come manufatto storico.
Credo anche che per l'Italia il problema non si porrà: quale casa editrice vorrà prendersi una patata così bollente per 5 minuti di notorietà? Storcerei il naso di fronte a un'edizione Feltrinelli e mi verrebbero battute politicamente idiote di fronte a un'edizione Mondadori.
Ecco, la prima casa editrice che mi viene in mente e che forse non mi urterebbe è Il Mulino, perchè la associo allo studio.
PS
citate la legge Mancino e io ribatto con: e Salvini?
Dovrei leggere anche i protocolli, visto che un altro blando hobby è osservare i gomblottisti e farmi affascinare/indignare per le seghe mentali che riescono a farsi.
Grazie al cielo non bruciamo più i libri, nè radiamo al suolo le opere degli sconfitti (il palazzo di giustizia di Milano è architettura fascista, per esempio). Anche io credo che basterebbe qualche nota a piè pagina e una corposa introduzione per contestualizzare il libro come manufatto storico.
Credo anche che per l'Italia il problema non si porrà: quale casa editrice vorrà prendersi una patata così bollente per 5 minuti di notorietà? Storcerei il naso di fronte a un'edizione Feltrinelli e mi verrebbero battute politicamente idiote di fronte a un'edizione Mondadori.
Ecco, la prima casa editrice che mi viene in mente e che forse non mi urterebbe è Il Mulino, perchè la associo allo studio.
PS
citate la legge Mancino e io ribatto con: e Salvini?

Viceversa, l'anziano (bis)nonno che dice "Ma quando c'era LUI, i treni arrivavano in orario!", come si colloca rispetto alle leggi sull'apologia del fascismo?
Scusate, è solo per stemperare un po' il tono... ;)


Comunque io preferisco quelli che dicono che grazie al Fascismo è stato bonificato l'Agro Pontino, come se un eventuale governo liberale o socialista avrebbe invece dovuto scegliere - in grande anticipo sui tempi - di conservare le zone umide.
@Silvia: leggenda metropolitana pre internet. In USA c'era un copia in ogni biblioteca, ma se la prendevi in prestito venivi segnalato e da lì spiato per sempre.
@Bruna e tutti quelli di lui e dei treni: una cavolata del satirico quitidiano Il Lercio che, da pendolare, mi fa sempre ridere
http://www.lercio.it/macchinista-fa-a...
Non trovo l'originale del New York Times, ma in occasione delle celebrazioni per Ritorno al Futuro il giornale aveva chiesto ai lettori se, potendo tornare indietro nel tempo, avrebbero ucciso Baby Hitler (42% yes, 30% no, 28% indecisi)
http://www.ynetnews.com/articles/0,73...
@Bruna e tutti quelli di lui e dei treni: una cavolata del satirico quitidiano Il Lercio che, da pendolare, mi fa sempre ridere
http://www.lercio.it/macchinista-fa-a...
Non trovo l'originale del New York Times, ma in occasione delle celebrazioni per Ritorno al Futuro il giornale aveva chiesto ai lettori se, potendo tornare indietro nel tempo, avrebbero ucciso Baby Hitler (42% yes, 30% no, 28% indecisi)
http://www.ynetnews.com/articles/0,73...
Visto che siamo sullo storico-politico vi invito a visitare anche la discussione sul salone del libro 2016
https://www.goodreads.com/topic/show/...
https://www.goodreads.com/topic/show/...

Tra l'altro c'è chi sostiene che se l'Accademia delle Belle Arti di Vienna fosse stata meno severa nelle selezioni ci saremmo risparmiati più di 70 milioni di morti...

Pierre wrote: "In un bellissimo episodio di Star Trek serie classica, il dr McCoy finiva indietro nel tempo, poco prima della Seconda guerra mondiale, e impediva a un'attivista per la pace di morire in un inciden..."
La parte dell'altro alterna capitoli sulla vita di Hitler a capitoli in cui l'autore ipotizza la vita di Hitler se fosse stato accettato in accademia. Davvero ben fatto.
Poi c'è sempre il - per me - meraviglioso Lui è tornato. Una risata ci seppellirà, nel senso che quello che appare un buffone sosia del famigerato dittatore torna a fare il democraticamente eletto dittatore. C'è una morale attuale nel racconto, leggetelo.
La parte dell'altro alterna capitoli sulla vita di Hitler a capitoli in cui l'autore ipotizza la vita di Hitler se fosse stato accettato in accademia. Davvero ben fatto.
Poi c'è sempre il - per me - meraviglioso Lui è tornato. Una risata ci seppellirà, nel senso che quello che appare un buffone sosia del famigerato dittatore torna a fare il democraticamente eletto dittatore. C'è una morale attuale nel racconto, leggetelo.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/...
Vediamo se funziona!
PS Comunque la difesa di Belpietro è demenzialità allo stato puro: egli non avrebbe inteso offendere perché con "bastardi" intendeva "figli illegittimi"...


http://www.repubblica.it/cultura/2016...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/...
http://www.huffingtonpost.it/2016/06/...


Venzon wrote: "Pierre wrote: "Parli del diabolo...comprare viagra generico online in Italia senza ricetta, prezzo basso pare che un giornalista del FQ abbia sporto denuncia contro Belpietro per il titolone di Lib..."
Oh caro Venzon, mi porti gioia permettendomi di flaggare il tuo commento e il tuo account come spammer!
Immagino ti sia sentito una volpe scrivendolo, vero?
Oh caro Venzon, mi porti gioia permettendomi di flaggare il tuo commento e il tuo account come spammer!
Immagino ti sia sentito una volpe scrivendolo, vero?
Books mentioned in this topic
La parte dell'altro (other topics)Lui è tornato (other topics)
Il "Mein Kampf" di Adolf Hitler: Le radici della barbarie nazista (other topics)
In Germania da tempo si discute se pubblicare o no il libro, soprattutto ora che i diritti stanno per scadere. Dopo la morte del dittatore i diritti sono stati attribuiti alla Baviera, che in generale ha fatto opera di ostruzionismo alla pubblicazione in Germania. Il libro non è ufficialmente proibito, ma se ne scoraggia comunque la pubblicazione. Tuttavia, con i diritti in scadenza, la Baviera ha deciso di consentire la pubblicazione di un'edizione critica annotata di più di 2,000 pagine al costo di mezzo milione di euro.
In Italia in passato è stato pubblicato da Bompiani su richiesta del duce, negli anni 70 da Pegaso e da Editrice di Ar (piccola casa editrice fondata dal neofascista Franco Freda) e infine da Kaos negli anni 2000, in un'edizione di 550 pagine curata dallo storico Giorgio Galli, che però pare sia in parte tagliata su richiesta del governo bavarese:
Il "Mein Kampf" di Adolf Hitler: Le radici della barbarie nazista
In Austria, Cina e Israele pubblicazione e possesso del libro sono vietati. In URSS è stata autorizzata la pubblicazione solo per un numero limitato di copie e per motivi di studio. Negli USA il libro è venduto liberamente, anche online.
Su GR il "Mein Kampf" è presente in più di 240 edizioni diverse e totalizza un 3,05 di rating medio (quasi 17,000 rating e più di 1600 recensioni).
Di seguito alcuni articoli che ne parlano:
http://www.huffingtonpost.it/2015/02/...
https://www.washingtonpost.com/world/...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/...
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca...
http://www.bbc.com/culture/story/2015...
https://newrepublic.com/article/12124...
Voi che cosa ne pensate?