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Pyeongchang '18: Olimpiadi GRI > Pattinaggio di figura - Commenti

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message 1: by Rowizyx (new)

Rowizyx | 3143 comments Mod
PATTINAGGIO DI FIGURA


L'atleta leggerà dei libri tra loro collegati con parametri scelti dall'atleta stesso. Il secondo libro deve essere collegato al primo, il terzo al secondo, il quarto al terzo, e così via, con collegamenti sempre diversi tra loro.
Ammessa una graphic novel.
Oro a chi leggerà più libri; in caso di parità si conterà il numero di pagine totali.


message 2: by Rowizyx (last edited Feb 28, 2018 02:59PM) (new)

Rowizyx | 3143 comments Mod
Squadra Valinor

Io apro le danze con la graphic novel, così mi tolgo il jolly :D

1) Ho letto ieri Uno zoo d'inverno, delicata graphic novel di Jiro Taniguchi che mi è piaciuta da matti... ma con lui vado sul sicuro di solito :)

Uno zoo d'inverno ha un'ispirazione vagamente biografica, basata sull'esperienza d'esordio dell'autore come assistente di un mangaka famoso, che è (o quanto meno era all'epoca) la prassi per tutti gli aspiranti fumettisti giapponesi. Ha un tono molto dolce e quieto, che io ritrovo sempre nelle sue opere: il giovane Hamaguchi si trasferisce a Tokyo dopo che il suo sogno di diventare un designer tessile sembra sfumato per una vicenda surreale (l'unica figlia del suo capo torna a casa da divorziata, segnata dall'infamia di adultera, e approfitta dell'ingenuità del giovane dipendente, messo a farle da "guardia del corpo" o da sorvegliante, per fuggire con il suo amante), andando a lavorare come assistente presso un famoso autore di manga, a lavorare ai dettagli minori delle sue storie per rispettare le scadenze delle riviste. Deciso a perseguire questa carriera, Hama rimane inchiodato nelle bozze della sua prima storia finché conosce una ragazza malata (l'autore non ci dice mai di cosa, ma sappiamo che è una condizione cronica che la accompagnerà per tutta la vita), e la loro relazione sarà la fonte di una storia in un certo senso.
Molto delicato, come ho già detto, si legge tutta d'un fiato ed è veramente carina.

Pagine: 232


2) Ho finito Il Palazzo d'Inverno (stessa parola - inverno)
Mmm, scritto bene, ho sempre dei dubbi sulle figure femminili anacronistiche che questi romanzi inevitabilmente propongono. Perché Barbara (o Varvara) dovrebbe essere recalcitrante a contrarre un buon matrimonio, per dire, salvo l'indignazione del pubblico di lettrici femminili? Le donne di corte facevano a gara per compiacere la zarina al fine di conquistare una migliore posizione sociale, e per una donna era sinonimo di ottimo matrimonio. Non lo so, chiaramente le donne nobili del XVIII secolo avevano aspirazioni che a noi sembrano assolutamente ridicole, eppure il romanzo storico dovrebbe aiutare a calarsi in un'altra epoca... non so, sono quei dettagli che mi infastidiscono nella lettura. In ogni caso è un buon romanzo e si legge piacevolmente.

Pagine: 405


3) Guida per signore in bicicletta sulla via della seta (stesso anno di uscita - 2012)
Mi è piaciuto molto questo romanzo, racconta una vicenda che non conoscevo agganciandosi però a una vicenda dai risvolti contemporanei. Nel 1923 tre missionarie (chi con più vocazione di altre) arrivano a Kashgar con il compito di fondare una sede missionaria e convertire la popolazione al cristianesimo. Al loro arrivo nei pressi della città, però, le tre incontrano una donna che sta partorendo ma che sta incontrando grandi difficoltà nel travaglio. Millicent, la più ostinata del trio, tenta un cesareo che, com'era prevedibile, finisce male, pur salvando la bambina, e vengono prese in ostaggio in attesa che la comunità musulmana del post decida cosa fare di loro. Le altre due, Eva e Lizzie, sono sorelle: Eva non è davvero convinta del proselitismo, ma non ha voluto abbandonare la sorella minore in partenza per un viaggio duro e pericoloso per la sua salute. Lizzie è stata plagiata da Millicent, ed Eva è preoccupata delle sue condizioni. È sempre Eva delle tre quella a cui viene messa la bambina in braccio, in attesa di decidere. E in un clima molto complesso e pericoloso, Millicent, dalla personalità forte, autoritaria e ammaliatrice, continua a peggiorare le cose, fino all'inevitabile rottura. Nel presente, Frieda conosce Tayeb, un giovane yemenita che rischia l'espulsione dalla Gran Bretagna per una disavventura surreale, e lo ospita in attesa che decida come muoversi, mentre sta cercando di capire perché una sconosciuta l'abbia nominata sua unica erede.
Mi sono piaciuti molto i personaggi e le vicende raccontate, un bellissimo stile.

Numero di pagine: 320


4) Il viaggio dell'elefante (stesse iniziali - J+S)
Mi spiace, ma io con Saramago non mi trovo per niente. Non riesco a raccapezzarmi nei suoi testi compatti e non impaginati, nella punteggiatura o nell'assenza di maiuscole. La vicenda mi incuriosiva parecchio, ma quando faccio fatica a proseguire la lettura perché non trovo la riga successiva a quella già letta mi infastidisco. Non è l'autore per me, anche se mi intrigano i suoi contenuti stile e forma scelti tendono veramente a farmi crollare qualsiasi interesse.

Numero di pagine: 202


5) Parle-leur de batailles, de rois et d'éléphants (stesso genere - romanzo storico)
Piaciuto molto questo breve librino what-if..? a tema storico: l'autore, che si è "specializzato" nella scrittura di romanzi sul tema del contatto tra culture diverse, prova a immaginare cosa sarebbe successo se Michelangelo, nel periodo di rottura col Papa, avesse accettato l'invito del sultano Bayazid a progettare un ponte che unisse le due sponde del Corno d'Oro a Istanbul, dopo che Leonardo aveva inviato un disegno rifiutandosi però di spostarsi nell'Impero Ottomano. Invito storico, ma a cui Michelangelo ovviamente non rispose mai. Quindi siamo nella Istanbul di inizio XVI secolo, un'ambientazione suggestiva, in cui il grande artista viene affascinato da forme, colori e architetture così lontane da quelle a cui è abituato, ma viene coinvolto in giochi di gelosia e non solo che ovviamente porteranno alla tragedia. Mi piace Enard come scrittore, ha uno stile molto godibile e sceglie argomenti interessanti per le sue opere.

Numero di pagine: 153

6) L'indovina di Istanbul (stessa ambientazione - Istanbul/Impero Ottomano)
Qui la recensione: https://www.goodreads.com/review/show...

Numero di pagine: 322

7) Vittoria e Abdul (stessa lingua originale - Inglese)
Curioso, questo memoir su un personaggio storico così legato alla Regina Vittoria e che, dopo la di lei morte, l'erede al trono si è impegnato a cancellare dalla memoria con l’impegno con cui i nuovi faraoni scalpellavano via i nomi dei predecessori dai monumenti. Mi è piaciuto, ma tende a essere un po' ripetitivo (certi passaggi potevano essere di certo più snelli)

Numero di pagine: 276

8) Lo schiavo del manoscritto (stessa tematica - ricostruzione di eventi storici pochi conosciuti legati al rapporto tra occidente e oriente)
Bello, una ricerca interessantissima e un'esperienza di vita unica. Curioso trovare informazioni su uno schiavo indiano, di proprietà di un mercante ebreo che vive tra l'Egitto e lo Yemen del XII secolo, parlando arabo, e finire in un villaggio egiziano nel XX secolo a dover giustificare la religione di un intero continente. Tuttavia il messaggio lo sento positivo, malgrado tutto, e la lettura mi è piaciuta moltissimo.

Numero di pagine: 416

9) Una trilogia palestinese (stesso numero di pagine - 416)
Mi è piaciuto da morire. Non è una trilogia in senso stretto ma una raccolta di tre opere in prosa (più o meno) di Mahmoud Darwish, considerato IL poeta palestinese, che mette su carta le sue esperienze di vita. Nel primo romanzo, racconta la sua esperienza di "figlio della Nakba" ("disastro", il grande esodo di palestinesi del 1948), a seguito del quale lui come migliaia di suoi connazionali perdono per le leggi di Israele qualunque diritto giuridico al ritorno. Nel secondo, Darwish vive a Beirut all'epoca dell'invasione israeliana (1982). Nel terzo, il romanzo più poetico dei tre, dove i confini dei generi si perdono assolutamente, l'autore ormai anziano quasi si prepara alla morte (avvenuta due anni dopo la pubblicazione).
È una raccolta molto bella, dove si apprezza da morire il "prestito" del poeta alla prosa, ricca però di inflessioni poetiche, di immagini forti e di richiami toccanti. Sono impressionata e innamorata di questo autore, tanto che vorrei ripromettermi una cosa un po' folle... riuscire a imparare abbastanza arabo da leggere le sue poesie in lingua originale.

Numero di pagine: 416

10) L'italiano (analogia - aggettivo di nazionalità nel titolo)
Tre stelle e mezzo, le ultime cinquanta pagine mi hanno fatto dire ma che ca**..? C'è poco equilibrio tra le vicende personali dei personaggi e le vicende pubbliche della Tunisia, secondo me, e alla fine la parte pubblica scompare... Non lo so, non mi ha convinto del tutto. Peccato perché le prospettive per un gran romanzo c'erano tutte.

Numero di pagine: 368

11) Frankenstein a Baghdad (stesso premio - IPAF)
Finito... Interessante questo retelling, anche se improprio (non segue diciamo la trama originale precisamente): siamo nella Baghdad del 2005-2006, in piena guerra, e il mostro viene assemblato quasi per caso. Un rigattiere della città, turbato da i sempre più numerosi cadaveri smembrati che si trovano, a causa delle bombe e degli attentati, rimette insieme un corpo con varie parti trovate in giro, e questo corpo viene abitato dallo spirito di una vittima musulmana, polverizzata, che cerca una "casa di carne" in vista del giorno del giudizio. La nuova creatura è tuttavia un'entità diversa, e inizialmente comincia a vendicare i morti di cui è composta, ma man mano che il tempo passa la sua missione non sarà più così umanitaria... Mi è piaciuto, tuttavia in certi passaggi è un po' macchinoso (ma sarà un requisito per vincere l'IPAF avere un narratore senza nome che è sostanzialmente estraneo alle vicende ma che raccoglie il testimone e narra la storia? Due su due per ora...) e poteva essere più snello. Un libro comunque interessante, una voce da un paese martoriato dai conflitti e un modo originale per parlarne.

Numero di pagine: 352

12) Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (stesso anno di nascita autore - 1973)
Un libro breve che denota una intelligenza e una cultura notevoli. L'ho trovato molto brillante e curioso, originale nella struttura e nell'idea. Metaletteratura divertente.

Numero di pagine: 114

13) Come finisce il libro. Contro la falsa democrazia dell'editoria digitale (stesso editore - Minimum fax)
Saggio breve ma molto interessante sul mondo dell'editoria, sulle possibilità e i rischi del digitale in questo settore, compreso un largo capitolo sulle fanfiction. L'ho apprezzato molto, perché tiene fuori tutti i cataclismi e le profezie tragiche sull'argomento ragionando in maniera lucida da persona che ne sa e che vive il mondo di cui parla. Che potrebbe sembrare una ovvietà... ma non lo è.

Numero di pagine: 129

14) Il meraviglioso vinile di Penny Lane (autori italiani)
Mah, tante idee per un libro troppo breve, mi ha lasciato perplessa. Non sono molto convinta di questo romanzo breve, penso che davvero lanci troppi spunti senza portarli in fondo e rifugiandosi nel sogno. Bocciato.

Numero di pagine: 100


message 3: by Paola (last edited Feb 27, 2018 02:15AM) (new)

Paola (yliharma) | 360 comments Paola di Mordor (muahhahahhahahha)

1) La donna dei fiori di carta, un romanzo piacevole composto da scatole cinesi, ogni racconto di un personaggio che dà il via al successivo per incastrarsi alla fine tutti insieme. Mi ha dato un po' fastidio il tema (fondamentale) del fumare perché da ex fumatrice leggere di gente che voluttuosamente aspira la sigaretta non è il massimo :D
172 pagine

2) Assassinio in libreria - autori entrambi pugliesi
Mi è piaciuto molto questo piccolo giallo con protagonisti famosi giallisti italiani e stranieri, qui nella veste di spettatori attivi che provano a trasformarsi nei protagonisti dei loro romanzi. Anche l'assassino è un tipo interessante, affetto da una sorta di fame nervosa irrefrenabile che lo costringe a ingozzarsi anche sulla scena del delitto.
204 pagine

3) Il cane che guarda le stelle. Racconti - stesso anno pubblicazione 2009
Sapevo che avrei consumato tanti fazzoletti, ma non ho raggiunto i livelli di disperazione del libro omonimo che precede questo (per fortuna...). Una serie di storie (view spoiler) di solitudine e degrado raccontate come sanno fare gli autori giapponesi, con un bisturi d'acciaio scintillante che non ti risparmia nulla e ti colpisce in profondità, ma che sa anche che qualcosa può cambiare, i ciliegi torneranno ancora a fiorire.
205 pagine

4) L'occhio del lupo - protagonista canide
Un racconto delicato e commovente di Pennac, Lupo Azzurro e il ragazzo condividono le loro storie, di natura selvaggia e uomini senza scrupoli. Il ragazzo però porta con sé il messaggio che non tutto è perduto ed è possibile ritrovare la risata, la foresta e la neve anche in primavera in uno zoo di città.
112 pagine

5) L'uomo che guardava passare i treni - lingua originale francese
Pensavo di trovarmi di fronte ad un giallo tipo Commissario Maigret e invece questo è più un noir psicologico, tutto raccontato dal punto di vista del "criminale" Popinga. Uso le virgolette perché nonostante lo sia veramente è un processo in divenire in cui un uomo assolutamente normale con una vita borghese, monotona e banale esce dai binari in cui si è sempre mosso, abbandona tutto e inizia a fare ciò di cui ha voglia. Non si può evitare di affezionarsi a Popinga e fare il tifo per lui.
212 pagine

6) Una donna di mondo e altri racconti - contrario di una parola nel titolo (uomo/donna)
Questi racconti non mi hanno entusiasmata, sono piuttosto lenti. Le descrizioni dei personaggi, con le loro manie, abitudini e preconcetti, sono molto ben fatte ma nel complesso mi sono un po' annoiata.
245 pagine

7) Il mondo degli Showboat - stessa parola nel titolo (mondo)
Un piacevole romanzo di Vance, con le sue consuete descrizioni di decorazioni sfarzose, abiti stravaganti e civiltà dalle abitudini bizzarre. Con il Pianeta Gigante Vance ha creato un mondo perfetto sul quale tessere storie plausibili di avventure rocambolesche: l'escamotage è il fatto che il pianeta sia stato meta della migrazione di gruppi di persone che sulla Terra non potevano più restare, fuorilegge, sette religiose, naturisti ecc.
261 pagine

8) Picnic sul ciglio della strada - stesso genere science fiction
Qui il commento https://www.goodreads.com/review/show...
222 pagine

9) Deus Irae - scritto a 4 mani
Qui il commento
https://www.goodreads.com/review/show...
230 pagine

10) Gita al Faro - stesso numero di pagine
Qui il commento https://www.goodreads.com/review/show...
230 pagine

11) A Room of One's Own - stesso autore
Qui il commento
https://www.goodreads.com/review/show...
101 pagine

12) Dubliners(Annotated): fiction - stessa data di nascita e morte (1882/1941)
In lettura
200 pagine


message 4: by LaCitty (last edited Feb 28, 2018 12:03PM) (new)

LaCitty | 231 comments LaCitty di Lorien
1) Terre selvagge, 304 pag.
Non lo definirei in senso stretto un romanzo. Vassalli in questo libro rievoca la battaglia dei Campi Raudii che ha visto i Romani opporsi ai Cimbri tra Vercelli e Novara, ma nel fare questo, cita le fonti, riprende brani di Plutarco, Tacito e Tito Livio e in generale delinea il quadro storico della battaglia in modo molto preciso.
A me è piaciuto molto, ma se uno si aspetta un romanzo storico (pur essendoci parti chiaramente romanzate) può rimanere deluso.

2) Bella era bella, morta era morta, 138 pag. (Ambientato nel Nord Italia)
Romanzo molto interessante e curioso al centro c'è il ritrovamento del cadavere di una donna e le reazioni che provoca in una ex modella fissata con l'aspetto fisico, una coppia di adolescenti, un pranoterapeuta gay e un senza tetto. Nessuno denuncia il fatto, ma il senso di colpa si sovrappone alle vite di ciascuno fino al finale davvero imprevedibile. Molto molto carino!

3) Nulla, solo la notte, 138 pag. (stesso numero di pagine)
Ammetto che dopo aver letto Stoner, questo romanzo d'esordio di Williams è una delusione. Lo stile è 'pomposo', il primo capitolo è di difficile lettura. Le cose migliorano andando avanti, ma rimane una scrittura molto diversa da quella più asciutta ed emigrazione del suo romanzo più celebre.
La storia gira tutta attorno ad un episodio misterioso avvenuto nell'infanzia di Arthur e che lo ha reso ciò che è. Mah... per fortuna che con l'età è migliorato!

4) Corri, Coniglio, 424 pag. (autori con lo stesso nome, John)
Romanzo spiazzante, almeno per me. La prima parte è lenta di una lentezza quasi esasperante, poi la storia prende piede con un'atmosfera di tragedia incombente. E quando si verifica... beh, mi aspettavo qualcos'altro, ma è veramente tremendo quello che succede. Il protagonista è egoista e antipatico, il romanzo è disturbante, ma è scritto davvero bene. Mi sento spiazzata. Credo che ci sia del genio in questa storia, ma mi ha fatto sentire un po' a disagio. Scusate il commento, ma non so come meglio esprimermi.

5) La fiaba del serpente, 135 pag. (Coniglio e Serpente sono entrambi segni dello zodiaco cinese)
Favola graziosa, piena di simboli di trasformazione e rinascita, dall'uroboro al tempio che sorge dalle acque. È un Goethe insolito, ma gradevole.

6) Il serpente di stelle, 160 pag. (stessa parola nel titolo: serpente)
Ambientato nella notte di San Giovanni, quando i pastori francesi si riuniscono in una valle più vicino al cielo che alla terra e in questa ambientazione suggestiva danno vita ad una recita che ha qualcosa di mitico e primitivo. Romanzo molto suggestivo, che non ho capito se è ispirato a fatti reali oppure se è solo frutto dell'immaginazione di Giono.

7) Siete pazzi a mangiarlo!, 227 pag. (autori francesi)
È un saggio scorrevole, di facile lettura, ma il cui contenuto induce a riflettere su quello che mangiamo quotidianamente, sulla verità degli slogan usati per vendere un certo prodotto, ma anche sul ruolo di industriali, grande distribuzione e non ultimo del cliente finale sulla qualità dei prodotti alimentari in commercio. La parola d'ordine è informarsi e diffidare.
Da oggi fare la spesa sarà più difficile...

8) Squisito!, 424 pag. (libri a tema culinario)
Primo romanzo della Reichl. La scrittura è leggera e piacevole come nei suoi libri più spiccatamente autobiografici, la storia è carina, ma non memorabile e, per certi aspetti, anche un po' irrealistica soprattutto rispetto alla catalogazione creativa delle lettere di Lulu.
Gradevole, ma preferisco gli altri suoi libri.

9) Benito Cereno, 151 pag. (stessa lingua originale)
Evidentemente Melville aveva una passione per i personaggi dall'animo innocente e privo di malizia (penso ad Ismaele in Moby Dick, ma anche a Billy Budd). Qui la parte è affidata al capitano Delano che sale su una nave negriera in cui c'è stato un ammutinamento ben camuffato dagli schiavi stessi e, nonostante colga delle incongruenze, non riesce a completare il puzzle sin quasi alle estreme conseguenze. Il lettore, invece, si inquieta di brutto ad ogni indizio e si chiede quale sarà il suo destino!
Libro interessante, ma di lettura non scorrevolissima.

10) Correndo attraverso Pechino, 200 pag. (copertina principalmente blu)
Fermo restando che la letteratura non deve trattare solo del bel mondo, dei ricchi e degli agiati, questo libro non mi ha entusiasmato. Il mondo dei faccendieri di seconda categoria a Pechino (qui sono descritti principalmente falsari di documenti e venditori di copie pirata di DVD) è un mondo squallido e per niente attraente. Ma il problema non è questo. Tanti romanzi descrivono la povertà (economica, morale e spirituale), ma lo fanno con poesia e grazia, aspetti che qui non ho trovato se non un po' nel finale. Peccato perché avevo delle aspettative.

11) L'ora del Dio Rosso (I LIBRI DELLA CIVETTA). 350 pag. (stesso genere: noir)
Ambientato in una Nairobi più divisa e tribale che mai, questo romanzo ha come protagonista un poliziotto di etnia Masai. Un eroe, ma anche un uomo fragile e molto umano, alle prese con l'assassinio di una prostituta e con le rivolte successive al voto nelle elezioni del 2007.
Devo dire che la prima parte mi ha entusiasmata sia per la descrizione della città e degli ambienti, sia per la trama gialla in sé. Nella seconda parte però il ritmo ha rallentato. Pur rimanendo un buon libro, mi fermo a 3*

12) Morte di una moglie perfetta, 175 pag. (protagonisti che svolgono lo stesso mestiere: poliziotto)
Per quanto mi riguarda, la Beaton è una garanzia. Anche questo libro è estremamente gradevole e leggero e, forse, un po' più "giallo" rispetto a Agatha Raisin. Certo, nasconde al lettore una fondamentale informazione per scoprire l'assassino, ma ad un certo punto ci si arriva comunque!

13) Oscar e la dama rosa, 120 pag. (libri che fanno parte di una serie)
Visto l'incipit, temevo molto questo libro. Oscar è un bambino di dieci anni, ricoverato per una leucemia.
La malattia è di Oscar è trattata con delicatezza e discrezione, ma anche con quel tanto di dissacrante che non fa male (l'amichetto ustionato chiamato "Bacon", malvagiamente geniale!!!) e delicato è il modo in cui Schmidt racconta i suoi ultimi dodici giorni e le sue riflessioni sulla vita. Però... però... mi sembra un po' un libro da catechismo. Quelle letture buoniste che alla fine non lasciano il segno nella memoria. Bo', ai posteri l'ardua sentenza.

14) Il regalo di un giorno, 159 pag. (entrambi narrati in prima persona)
Romanzo gradevole, di velocissima lettura e molto scorrevole, ma forse un po' superficiale. Quale sia l'obiettivo dell'autrice nel raccontare la fuga da un matrimonio di tre fratelli per andare ad incontrare il quarto e vivere un week end lontano dagli obblighi sociali e famigliari che ciascuno ha assunto, non mi è chiaro. Un rito di passaggio prima di entrare definitivamente nel mondo degli adulti? Forse, ma alcuni di loro sono abbondantemente genitori con figli. Una fuga dalle responsabilità per poi tornare a tuffarvicisi? Forse anche questo. O magari altro che io però non ho colto.


message 5: by Roberta (new)

Roberta (driope) | 7326 comments Mod
Ho reso pubblico il file, potete aggiornare direttamente tutti voi.


message 6: by Rowizyx (new)

Rowizyx | 3143 comments Mod
Ehm... "stessa lingua originale" come criterio va bene? Per sapere...


message 7: by Roberta (new)

Roberta (driope) | 7326 comments Mod
Beh, non siamo restrittivi come il gioco della catena. Diciamo che non è un passaggio da Medvedeva dei libri, ma va bene.


message 8: by Rowizyx (new)

Rowizyx | 3143 comments Mod
È un oyler, ok :D


message 9: by Paola (new)

Paola (yliharma) | 360 comments Roberta wrote: "Beh, non siamo restrittivi come il gioco della catena. Diciamo che non è un passaggio da Medvedeva dei libri, ma va bene."

Mi rifarò coi prossimi, promesso :D


message 10: by Paola (new)

Paola (yliharma) | 360 comments Ho inserito i prossimi due libri così se dovete contestare potete farlo subito, altrimenti dopo averli letti piango tanto :D


message 11: by Paola (new)

Paola (yliharma) | 360 comments Una domanda: nel caso di doppio autore se io volessi poi agganciare con un criterio per autore (es. data nascita/morte o stesso autore) posso fare riferimento ad uno solo dei due autori?


message 12: by Roberta (new)

Roberta (driope) | 7326 comments Mod
Paola wrote: "Una domanda: nel caso di doppio autore se io volessi poi agganciare con un criterio per autore (es. data nascita/morte o stesso autore) posso fare riferimento ad uno solo dei due autori?"




message 13: by Paola (new)

Paola (yliharma) | 360 comments Grazie Roberta ^_^


message 14: by Paola (new)

Paola (yliharma) | 360 comments Una domanda: ho visto che Rowi sta leggendo il libro n.5 ma deve ancora leggere il n.4.
Mi sbaglio o si era detto che la lettura deve essere sequenziale?


message 15: by Rowizyx (new)

Rowizyx | 3143 comments Mod
Il libro 4 l'ho finito due giorni fa...


message 16: by Paola (new)

Paola (yliharma) | 360 comments Rowizyx wrote: "Il libro 4 l'ho finito due giorni fa..."

A posto, dal telefono vedevo la 4 in todo e la 5 in lettura...
Come non detto!


message 17: by Rowizyx (new)

Rowizyx | 3143 comments Mod
Ma forse non avevo corretto to-read sotto, però c'era il commento... che commento, un libro che non ho letto? XD


message 18: by Paola (new)

Paola (yliharma) | 360 comments Scusa di nuovi Rowi ma hai usato due volte il criterio "stesso anno"....


message 19: by Rowizyx (new)

Rowizyx | 3143 comments Mod
Era su un libro in lettura, per ora l'ho tolto. Vedo se riesco poi ad agganciarlo in altro modo.


message 20: by Rowizyx (last edited Feb 15, 2018 01:53AM) (new)

Rowizyx | 3143 comments Mod
Però allora chiedo una cosa sui libri di LaCitty, ho visto che ha usato "autori francesi" e su un libro che ha in scaletta "autori nati a New York"... Non rientra in "stesso paese d'origine/nazionalità autore", anche se formulati in maniera diversa?


message 21: by Paola (new)

Paola (yliharma) | 360 comments Rowizyx wrote: "Però allora chiedo una cosa sui libri di LaCitty, ho visto che ha usato "autori pugliesi" e su un libro che ha in scaletta "autori nati a New York"... Non rientra in "stesso paese d'origine/naziona..."

Hai perfettamente ragione, autori francesi e nati a New York sono lo stesso criterio, non me ne ero accorta!
Ma d'altra parte non mi ero neanche accorta del tuo doppio anno, me l'hanno fatto notare le mie compagne di squadra Mordoriane :D


message 22: by Rowizyx (new)

Rowizyx | 3143 comments Mod
Io sono andata di default con le regole della catena di Reading Challenges, chiedo venia. Non si sono accorte che c'era pure due volte "stessa parola", ma lì cambiando criterio ho risolto :P


message 23: by LaCitty (last edited Feb 15, 2018 02:03AM) (new)

LaCitty | 231 comments Ok, cambio. Ho dato per scontato che nel caso di New York ci fosse una specificità maggiore rispetto alla semplice nazionalità, ma mi rimetto al vostro giudizio :)


message 24: by Paola (new)

Paola (yliharma) | 360 comments LaCitty wrote: "Ok, cambio. Ho dato per scontato che nel caso di New York ci fosse una specificità maggiore rispetto alla semplice nazionalità, ma mi rimetto al vostro giudizio :)"

Puoi cambiare facilmente usando il mio criterio "non da Medvedeva dei libri" :D


message 25: by LaCitty (new)

LaCitty | 231 comments Ah-ah, @Paola, sei diabolica (ovviamente in senso buono ^^), grazie del suggerimento


message 26: by Paola (new)

Paola (yliharma) | 360 comments LaCitty wrote: "Ah-ah, @Paola, sei diabolica (ovviamente in senso buono ^^), grazie del suggerimento"

Eh beh se l'ho usato io e me l'avete passato potete usarlo anche voi no? :)


message 27: by Pinkerton (new)

Pinkerton | 1419 comments Paola wrote: "LaCitty wrote: "Ah-ah, @Paola, sei diabolica (ovviamente in senso buono ^^), grazie del suggerimento"

Eh beh se l'ho usato io e me l'avete passato potete usarlo anche voi no? :)"


Sicura che sei di Mordor? ...


message 28: by Paola (new)

Paola (yliharma) | 360 comments Pinkerton wrote: "Paola wrote: "LaCitty wrote: "Ah-ah, @Paola, sei diabolica (ovviamente in senso buono ^^), grazie del suggerimento"

Eh beh se l'ho usato io e me l'avete passato potete usarlo anche voi no? :)"

Si..."


È colpa dei postumi da abuso di zuccheri di San Valentino :D


message 29: by Pinkerton (new)

Pinkerton | 1419 comments E io che pensavo fosse colpa del tè :P


message 30: by Rowizyx (new)

Rowizyx | 3143 comments Mod
LaCitty, scusa, volevo aggiornare il foglio... l'edizione del libro 7 che hai linkato ha 140 pagine nella scheda, non 224...


message 31: by LaCitty (new)

LaCitty | 231 comments Lo so, su goodreads non esiste l'edizione cartacea, ma solo quella digitale. Chiedo la creazione della scheda così metto quella giusta


message 32: by Georgiana (new)

Georgiana 1792 | 1601 comments LaCitty wrote: "Lo so, su goodreads non esiste l'edizione cartacea, ma solo quella digitale. Chiedo la creazione della scheda così metto quella giusta"
L'ho aggiunta io. Le pagine sono 227, come da sito Piemme.


message 33: by Pinkerton (new)

Pinkerton | 1419 comments Rowizyx wrote: "LaCitty, scusa, volevo aggiornare il foglio... l'edizione del libro 7 che hai linkato ha 140 pagine nella scheda, non 224..."

@Citty:
(view spoiler)
Attenta a questa tessitrice d'inganni. Già è di Mordor... Ma nessuno può rivaleggiare con lei, Rowi la Grande, ultima figlia di Ungoliant, nel tormentare il mondo infelice. v_v


message 34: by LaCitty (new)

LaCitty | 231 comments Grazie @Georgiana. Sostituisco il link!


message 35: by Rowizyx (new)

Rowizyx | 3143 comments Mod
"Stesso editore italiano" lo contiamo buono come criterio?


message 36: by Roberta (new)

Roberta (driope) | 7326 comments Mod
Rowizyx wrote: ""Stesso editore italiano" lo contiamo buono come criterio?"

Ma sì, è un collegamento plausibile. Magari non creativo, ma plausibile.


message 37: by Rowizyx (new)

Rowizyx | 3143 comments Mod
❤️❤️❤️


message 38: by Rowizyx (new)

Rowizyx | 3143 comments Mod
FINITO IL 14° E COMMENTATO ALLE 23:59!!!!


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