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Chi non legge in compagnia... > GDL Ciclo Rougon- Macquart- 4- “L'argent/ Il denaro” (1891)- Luglio/Agosto 2020

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message 1: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments description


Eccoci alla quarta tappa del ciclo.

Se seguissimo l’ordine di stampa questo sarebbe il diciottesimo.
Mentre tra l’anno di pubblicazione de “La curée “(La preda/ La cuccagna) e questo romanzo sono trascorsi ben vent’anni (!!!!), dal punto di vista narrativo, invece, il piano temporale ha solo un breve stacco.
Abbiamo lasciato Aristide nell’ottobre 1863 e l’azione de Il denaro riprende poco dopo e, precisamente, dal maggio 1864 arrivando, poi, all’aprile 1869.


message 2: by Dagio_maya (last edited Jun 25, 2020 10:28PM) (new)

Dagio_maya  | 9587 comments SINOSSI

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La speculazione internazionale ideata da Aristide Saccard, che Émile Zola racconta in questo poderoso e profetico affresco dell’economia finanziaria globalizzata, è tutt’altra cosa dal disegno di possesso di un avaro: è il sogno di rinascita e distruzione di un visionario assetato di vita. E in questo lo scrittore francese riesce a cavare l’essenza di quell’astrazione capitalistica, il denaro, l’argent (che ironicamente in francese significa anche argento), così come si sublima nel mercato delle borse: con la cui stranezza conviviamo familiarmente e che allora iniziava a prendere la sua forma di impalpabile mostro.
Siamo nella Francia del Secondo impero, di Napoleone il piccolo, epoca d’oro per gli affaristi abbarbicati nella Borsa di Parigi, allora mercato del mondo.
Un uomo piccolo dalle grandi ambizioni, Saccard, già rovinato da un passato tracollo, immagina un’immane impresa: la Banca Universale, finanziata da una massa di investitori allettati dal boom, e connessa alla costruzione di una rete ferroviaria intorno al recente taglio del Canale di Suez.
Suoi compagni d’avventura sono un geniale ingegnere di ideali positivistici e una giovane vedova innamorata. Immediatamente si accende il fuoco speculativo, e Saccard è spinto verso il trionfo dalla crescente ebbrezza dei suoi anonimi finanziatori di varia fortuna.
Ma un potente nemico domina meglio le leve dell’illusione e della crisi.
Ispirato a una storia vera di euforia e di panico, del 1882, con personaggi costruiti fondendo insieme figure vere di banchieri, questo romanzo del 1891 si inoltra negli ingranaggi più dettagliati del sistema finanziario ed è considerato una precisa prefigurazione di eventi futuri e anche recentissimi. Ma questo quadro è delineato dalle storie minute di moltissimi personaggi, attraverso le loro speranze e i loro progetti di vita. Nella lotta fatale che si svolge tra l’affarista impetuoso e il suo gelido avversario banchiere, non manca il romanzesco e la suspense, il colpo di scena e il comico.
E non manca nemmeno il romanzo di idee; i modi di pensare dei personaggi descrivono il nascere, in una società da poco uscita dalla supremazia del ceto sulla ricchezza, dei moderni cliché e dei dogmi correnti sul mondo degli affari.
Nonostante la sfida di Aristide Saccard, i suoi modi spietati e i suoi pregiudizi contengano valori inaccettabili, è difficile, però, non parteggiare in qualche misura per lui. (😮🙄🤨)
E questa ambiguità è forse il punto di forza del romanzo.
Essa sta ad illustrare il carattere di distruzione e creazione del capitalismo:
«la speculazione è il richiamo stesso della vita, è l’eterno desiderio che costringe a lottare, a vivere; è nel piano della natura».


message 3: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments INCIPIT

”Erano appena suonate le undici alla Borsa, quando Saccard entrò da Champeaux, nella sala bianca e oro, le cui due alte finestre danno sulla piazza. Con un’occhiata, percorse le file dei tavolini, dove i commensali indaffarati si stringevano gomito a gomito; e parve sorpreso di non vedere il volto che cercava.
Appena, nel trambusto del servizio, passava un cameriere carico di piatti:
«Dite un po’, il signor Huret non è arrivato?».
«No, signore, non ancora».
Allora, Saccard si decise, sedé a un tavolo che un cliente stava lasciando, nel vano di una finestra. Pensava di essere in ritardo; e, mentre cambiavano la salvietta, volse lo sguardo fuori, per spiare i passanti sul marciapiede. Ugualmente, quando la tavola fu riapparecchiata, non ordinò subito, rimase per un attimo con gli occhi sulla piazza, allegrissima in quella chiara giornata dei primi di maggio. A quell’ora in cui la gente pranzava, era quasi vuota: sotto gli ippocastani, di un verde tenero e fresco, le panchine restavano libere; lungo la cancellata, alla stazione delle vetture, la fila dei fiacre si allungava, da un capo all’altro; e l’omnibus della Bastiglia si fermava all’ufficio, all’angolo del giardino, senza né lasciare né prendere passeggeri. Il sole cadeva a piombo, l’edificio ne era inondato, con il suo colonnato, le due statue, l’ampia scalinata, in cima alla quale c’era solo un esercito di sedie, schierato in bell’ordine.
Ma Saccard, che si era voltato, riconobbe Mazaud, l’agente di cambio, al tavolo accanto. Tese la mano.
«To’! Siete voi. Buongiorno!».
«Buongiorno!» rispose Mazaud, stringendogli distrattamente la mano.
Piccolo, bruno, vivacissimo, bell’uomo, aveva di recente ereditato la carica da uno zio, a trentadue anni. E sembrava tutto preso dal commensale che aveva di fronte, un signore grasso con la faccia rossa e rasata, il celebre Amadieu, venerato dalla Borsa, fin dal famoso colpo delle Miniere di Selsis. Quando i titoli erano caduti a quindici franchi, e qualsiasi acquirente sarebbe stato considerato matto, aveva collocato nell’affare il suo capitale, duecentomila franchi, alla ventura, senza né calcolo né fiuto, con testardaggine da animale fortunato. Oggi che la scoperta di filoni reali e considerevoli aveva fatto superare ai titoli il corso di mille franchi, guadagnava una quindicina di milioni; e la sua operazione idiota, che in altri tempi avrebbe dovuto farlo internare, adesso lo elevava al rango dei grandi cervelli della finanza. Era ossequiato, soprattutto consultato. D’altronde, non dava più ordini, soddisfatto, ormai troneggiante sul suo colpo di genio unico e leggendario. Mazaud doveva sognarselo come cliente.
Saccard, non essendo riuscito a ottenere da Amadieu neanche un sorriso, salutò la tavola di fronte, dove si trovavano riuniti tre speculatori di sua conoscenza, Pillerault, Moser e Salmon.
«Buongiorno! Tutto bene?».
«Sì, non male... Buongiorno!».
Anche da parte loro, avvertiva freddezza, quasi ostilità. Eppure di solito Pillerault, altissimo, magrissimo, con movimenti scattanti e naso a lama di sciabola, in un viso ossuto da cavaliere errante, aveva la cordialità di un giocatore che erigeva a principio il rompicollo, dichiarando solennemente che, ogniqualvolta si applicava a riflettere, precipitava nel disastro. Aveva la natura esuberante del rialzista, sempre volto alla vittoria, mentre Moser, al contrario, basso di statura, di colorito giallo, devastato da una malattia di fegato, si lamentava incessantemente, in preda a continui timori di cataclisma....”


description
” Onze heures venaient de sonner à la Bourse, lorsque Saccard entra chez Champeaux, dans la salle blanc et or, dont les deux hautes fenêtres donnent sur la place. D'un coup d'œil, il parcourut les rangs de petites tables, où les convives affamés se serraient coude à coude; et il parut surpris de ne pas voir le visage qu'il cherchait.
Comme, dans la bousculade du service, un garçon passait, chargé de plats:
«Dites donc, M. Huret n'est pas venu?
—Non, monsieur, pas encore.»
Alors, Saccard se décida, s'assit à une table que quittait un client, dans l'embrasure d'une des fenêtres. Il se croyait en retard; et, tandis qu'on changeait la serviette, ses regards se portèrent au-dehors, épiant les passants du trottoir. Même, lorsque le couvert fut rétabli, il ne commanda pas tout de suite, il demeura un moment les yeux sur la place, toute gaie de cette claire journée des premiers jours de mai. A cette heure où le monde déjeunait, elle était presque vide: sous les marronniers, d'une verdure tendre et neuve, les bancs restaient inoccupés; le long de la grille, à la station des voitures, la file des fiacres s'allongeait, d'un bout à l'autre; et l'omnibus de la Bastille s'arrêtait au bureau, à l'angle du jardin, sans laisser ni prendre de voyageurs. Le soleil tombait d'aplomb, le monument en était baigné, avec sa colonnade, ses deux statues, son vaste perron, en haut duquel il n'y avait encore que l'armée des chaises, en bon ordre.
Mais Saccard, s'étant tourné, reconnut Mazaud, l'agent de change, à la table voisine de la sienne: Il tendit la main.
«Tiens! c'est vous. Bonjour!
—Bonjour!» répondit Mazaud, en donnant une poignée de main distraite.
Petit, brun, très vif, joli homme, il venait d'hériter de la charge d'un de ses oncles, à trente-deux ans. Et il semblait tout au convive qu'il avait en face de lui, un gros monsieur à figure rouge et rasée, le célèbre Amadieu, que la Bourse vénérait, depuis son fameux coup sur les Mines de Selsis. Lorsque les titres étaient tombés à quinze francs, et que l'on considérait tout acheteur comme un fou, il avait mis dans l'affaire sa fortune, deux cent mille francs, au hasard, sans calcul ni flair, par un entêtement de brute chanceuse. Aujourd'hui que la découverte de filons réels et considérables avait fait dépasser aux titres le cours de mille francs, il gagnait une quinzaine de millions; et son opération imbécile qui aurait dû le faire enfermer autrefois, le haussait maintenant au rang des vastes cerveaux financiers. Il était salué, consulté surtout. D'ailleurs, il ne donnait plus d'ordres, comme satisfait, trônant désormais dans son coup de génie unique et légendaire. Mazaud devait rêver sa clientèle.
Saccard, n'ayant pu obtenir d'Amadieu même un sourire, salua la table d'en face, où se trouvaient réunis trois spéculateurs de sa connaissance, Pillerault, Moser et Salmon.
«Bonjour! ça va bien?
—Oui, pas mal.... Bonjour!»
Chez ceux-ci encore, il sentit la froideur, l'hostilité presque. Pillerault pourtant, très grand, très maigre, avec des gestes saccadés et un nez en lame de sabre, dans un visage osseux de chevalier errant, avait d'habitude la familiarité d'un joueur qui érigeait en principe le casse-cou, déclarant qu'il culbutait dans des catastrophes, chaque fois qu'il s'appliquait à réfléchir. Il était d'une nature exubérante de haussier, toujours tourné à la victoire, tandis que Moser, au contraire, de taille courte, le teint jaune, ravagé par une maladie de foie, se lamentait sans cesse, en proie à de continuelles craintes de cataclysme….



message 4: by Dagio_maya (last edited Jun 26, 2020 10:19PM) (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Intervista di Henri Byrois, Le Figaro, 2 aprile 1890

Voulez-vous que je vous fasse un aveu, qui, certes, ne manquera pas de vous étonner ? Eh bien, je ne sais rien encore de mon sujet. Quels seront mes personnages, je l’ignore. Ce que je puis assurer, c’est que, ces personnages une fois créés, animés, habillés, je les ferai s’agiter dans le milieu des affaires et de la Bourse.
Je connais donc mon milieu, mais j’ignore, quant à présent, l’action qui s’y déroulera. Et encore, ce milieu est-il assez mal défini en mon esprit. Car, je ne dois pas oublier un seul instant que nous sommes à la fin de l’Empire ; et, depuis vingt ans, que de changements de l’organisme social ! Il me faut en reconstituer, en évoquer une fraction et comme un rouage des plus compliqués : la société financière. Je suis convaincu, en effet, qu’entre le monde des affaires actuel, celui qui grouille aujourd’hui sur les marches de la Bourse, et l’ancien, celui d’avant 1870, il y a un abîme. Vous voyez, dès lors, mon embarras. Où trouver le document certain, irréfutable, indispensable à ma logique, ce milieu qui impressionne et modifie selon la vérité les personnages que j’y fais évoluer ? Je vous avouerai mon ignorance crasse de tout ce qui touche, de près ou de loin, à l’argent. Actuellernent encore, j’en ignore la valeur, tant dans la théorie économique que dans son rôle pratique.
L’argent ! mot étrangement élastique et dont la multiple signification m’échappe. L’argent, titre énorme et qui doit embrasser, énumérer, comprendre, expliquer, définir, analyser et synthétiser hommes et choses de l’agio, des affaires et de la Bourse. C’est toute une initiation pour moi, une éducation à faire, et procédant comme pour Germinal ou La Bête humaine, je vais m’astreindre à un nouveau régime, à une nouvelle vie provisoire. J’ai dépouillé le costume du mineur pour la cotte du mécanicien. J’essayerai d’entrer cette fois dans la redingote d’un agent de change ou d’un banquier.
Cette étude spéciale, je l’entrevois, sera longue et difficile – elle est à la fois complexe et minutieuse, touchant à des professions de toute sorte, remuant mille et une industries que je soupçonne sans encore les connaître.
Que m’importe ! Je ne bouderai pas à la besogne. Je vais opérer en divisant mon travail. Travail de vision d’abord, la vision particulière du romancier qui tire en relief, de l’amas confus des objets et des faits, ceux qui font lumière, s’adaptent aux personnages et les font mieux saillir ; travail d’assimilation ensuite, par l’étude technique, l’emploi précis de termes, encore inconnus pour moi, l’apprentissage d’une lexicographie nouvelle. Je ne parle pas de la composition même du roman, avec son intrigue, dans ma tête, puis sur le papier.
L’Argent, ce sujet devait inévitablement, comme facteur capital, et mobile puissant des faits et gestes de mes personnages, prendre place en mon œuvre, puisque, ainsi que je prends soin de l’affirmer en ma préface, la famille que je me suis proposé d’étudier a pour caractéristique le débordement des appétits, « le large soulèvement de notre âge qui se rue aux jouissances ».
Au bout de cet assaut, de cette course effrénée à la poursuite de l’argent, de la richesse et des jouissances avec elle, il y a la catastrophe, le cataclysme, l’écroulement. J’ai pensé m’inspirer un moment des derniers événements financiers : l’Union Générale, les Métaux, Panama. Réflexion faite, j’y renonce. Mon action se passe sous l’Empire. L’affaire Mirès me semble indiquée. Je veux donc l’étudier consciencieusement dès aujourd’hui. Vous savez, à présent, cher monsieur, quelles sont mes intentions générales, très vagues encore, indécises, perdues dans les nimbes de mon cerveau. Je vais partir à la chasse du document, travailler avec les spécialistes, m’identifier au peuple des affaires et de la Bourse, aux gens de finance. »
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐


Traduzione (alla carlona !!) 😁

"Vuoi che faccia una confessione, che sicuramente ti sorprenderà? Bene, non so ancora nulla del mio argomento. Chi saranno i miei personaggi, non lo so. Quello che posso assicurare è che, una volta creati, animati, vestiti questi personaggi li farò mescolare nell'ambiente aziendale e in borsa.
Quindi conosco il mio ambiente, ma non conosco, per ora, l'azione che avrà luogo lì. E ancora, questo medium è mal definito nella mia mente. Perché, non devo dimenticare per un momento che siamo alla fine dell'Impero; e, per vent'anni, cosa cambia nell'organismo sociale! Devo ricostituirlo, evocarne una frazione e come un ingranaggio molto complicato: la società finanziaria. Sono convinto, infatti, che tra l'attuale mondo degli affari, quello che oggi sciama sui gradini della Borsa, e quello vecchio, prima del 1870, c'è un abisso.
Vedi dunque il mio imbarazzo. Dove trovare quel documento certo, inconfutabile, essenziale per la mia logica, questo ambiente che impressiona e modifica secondo la verità i personaggi che faccio evolvere lì?
Ammetterò la mia sporca ignoranza in tutto ciò che riguarda, dal vicino o lontano, il denaro. Ancora non conosco il valore, sia nella teoria economica sia nel suo ruolo pratico.
I soldi! parola stranamente elastica il cui significato multiplo mi sfugge. Il denaro, un titolo enorme che deve abbracciare, enumerare, comprendere, spiegare, definire, analizzare e sintetizzare uomini e cose dall'agio, dagli affari e dal mercato azionario
È una vera iniziazione per me, un'educazione da fare, e procedendo come per "Germinal" o per "La bestia umana" .
Sarò costretto a un nuovo regime, a una nuova vita provvisoria. Ho spogliato il costume da minatore per il cappotto del meccanico. Cercherò di entrare questa volta nel cappotto di un agente di cambio o di un banchiere.

➡➡ Questo studio speciale, vedo, sarà lungo e difficile: è sia complesso che meticoloso, coinvolge professioni di ogni tipo, suscitando migliaia di settori che sospetto senza ancora conoscerli.
Cosa mi importa! Non farò il broncio al lavoro. Opererò dividendo il mio lavoro. In primo luogo, il lavoro di visione, la particolare visione del romanziere che attinge in rilievo, dalla massa confusa di oggetti e fatti, quelli che fanno luce, si adattano ai personaggi e li fanno progettare meglio; lavoro di assimilazione quindi, da parte dello studio tecnico, l'uso preciso dei termini, a me ancora sconosciuti, l'apprendimento di una nuova lessicografia. Non sto parlando della composizione stessa del romanzo, con la sua trama, nella mia testa, quindi sulla carta.
Denaro , questo argomento doveva inevitabilmente, come fattore capitale e potente motivo delle azioni dei miei personaggi, avere luogo nel mio lavoro, poiché, mentre mi occupo di affermare nella mia prefazione, la famiglia che io Mi viene proposto di studiare per caratteristico il trabocco di appetiti, "il grande sorgere della nostra epoca che si precipita al godimento".
Alla fine di questo assalto, di questa corsa frenetica alla ricerca di denaro, ricchezza e godimento, c'è catastrofe, cataclisma, collasso.
Ho pensato di essere stato ispirato per un momento dagli ultimi eventi finanziari: la General Union, Metals, Panama.
Riflessione fatta, ci rinuncio. La mia azione si svolge sotto l'Impero. L'affare Mirès mi sembra appropriato. Quindi voglio studiarlo coscienziosamente oggi. Ora sapete, caro signore, quali sono le mie intenzioni generali, ancora molto vaghe, indecise, perse negli aloni del mio cervello. Ho intenzione di cercare il documento, lavorare con specialisti, identificarmi con gli uomini d'affari e di borsa, con gli addetti alle finanze. "



Per ogni dettaglio sulla costruzione dell’opera e sulla realizzazione:
https://www.rougon-macquart.fr/les-20...


message 5: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Chi si unisce?
Io conto di iniziare martedì 30 😉


message 6: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15862 comments Mod
Io ci sono di sicuro, vedo come incastrare le altre letture, ma non credo riuscirò ad iniziare subito a inizio mese. Ma mai dire mai!!!


message 7: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments ah..mannaggia..allora mi sa che lo inizierò da sola 😥


message 8: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Dagio_maya wrote: "ah..mannaggia..allora mi sa che lo inizierò da sola 😥"

Non fia mai! Io ho perso un paio di giorni per problemi domestici (mi è entrato un topo in casa dal ponteggio dei muratori, e la cosa mi ha alquanto destabilizzato), ma ora mi sono comodamente insediata al mare e penso di poter cominciare domani. Grazie, come sempre, del tuo magnifico lavoro di inquadramento, che riesce ad invogliarmi anche ad un argomento per me così ostico e lontano.
Corro a terminare la lettura che ho in corso: dopo, sarò tutta con te e Zola.


message 9: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15862 comments Mod
Un topo in casa?!?!!? Panicooooo!!!!
Ci credo che ti ha destabilizzata Gufo


message 10: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Sì, ho trovato una mela rosicchiata nella fruttiera sul tavolo di cucina, poi ho visto che si era portato delle noccioline in un'altra stanza per mangiarle con comodo, e lì aveva fatto anche la cacca. Per fortuna non l'ho incontrato, perché non avrei saputo che cosa fare: di ucciderlo, non avrei mai avuto il coraggio; avrei potuto giusto urlare a squarciagola - cosa completamente inutile, perché mio marito condivideva in pieno il mio atteggiamento...
Adesso ho coinvolto una ditta di disinfestazione, che mi ha disseminato la casa di esche e trappole. Torneranno a controllare fra qualche giorno. Ma ci credi che spero che il topo riesca a scappare? Non lo voglio morto, lo voglio solo fuori da casa mia!


message 11: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Ahhhhhhhhhhhhhhh!
non apriamo questo capitolo...io ho un'acuta fobia per i topi ma un paio di anni fa mi è successa la stessa cosa solo che ho dovuto convivere con questo cosino (un topino di campagna più piccolo delle mie minuscole mani!) che mi terrorizzava come fosse un orco. In realtà, non ha fatto nè cacche nè danni ma s'infilava dovunque finche si è rintanato nella tasca dell'accappatoio del mio compagno...lui coraggioso è riuscito ad infilarlo in una scatola e l'abbiamo sfrattato
😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱😱


message 12: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Tornando a "Il denaro" non ho ancora iniziato (LaCitty l'ho messo stupidamente nella minsifida ma non lo finirò in tempo!) vediamo se riesco oggi...
Vi dico la verità, questo soggetto m'intimorisce un po'...la borsa per me è sempre solo stata quella della spesa 😅.
Di economia non ci capisco (perchè non mi applico...🙄🥴)
una cosiddetta cippalippa! 😂
Questo è il motivo per cui lo leggerò in italiano...speriamo bene 🤞🏽🤞🏽


message 13: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Condivido in toto. Qui al mare oggi il cielo è nero, il tuono brontola, fa quasi freddo, sto aspettando che si rovescino barili di pioggia. Escluse nuotate e passeggiate, può essere il giorno giusto per azzannare la Borsa. Ci diamo un appuntamento fra qualche giorno? Che so, fra una settimana?


message 14: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Va benissimo 😉
(Sei sull'Adriatico? Qui danno pioggia domani..)


message 15: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Sono sui Lidi Ferraresi, che si possono definire un posto di "mare" solo in un'accezione del termine alquanto generosa. Ma nel frattempo il tempo si è rimesso al bello, io ho cominciato il primo capitolo scontrandomi col lessico specifico della Borsa, e tutto va bene.


message 16: by Saturn (new)

Saturn (xsaturn) | 4750 comments Vi raggiungerò ad agosto perché devo smaltire un po' di letture arretrate (ho troppe sfide in corso!😬)


message 17: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15862 comments Mod
Io sono fiduciosa. I belive in Zola😝
Per il resto, conto di finire Il maratoneta e di attaccare con Il denaro in parallelo ad un altro libro 😁


message 18: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Saturn wrote: "Vi raggiungerò ad agosto perché devo smaltire un po' di letture arretrate (ho troppe sfide in corso!😬)"

LaCitty wrote: "Io sono fiduciosa. I belive in Zola😝
Per il resto, conto di finire Il maratoneta e di attaccare con Il denaro in parallelo ad un altro libro 😁"



Non vi preoccupatevi.
In ogni caso, ho pensato che ad agosto ci fermiamo e riprendiamo a metà settembre così magari riusciamo a ricongiungerci 😉


message 19: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments gufo_bufo wrote: "Sono sui Lidi Ferraresi, che si possono definire un posto di "mare" solo in un'accezione del termine alquanto generosa. Ma nel frattempo il tempo si è rimesso al bello, io ho cominciato il primo ca..."

Iniziato anch'io.
Ho dubbi sulla differenza operativa tra agenti di borsa/speculatori/ procacciatori e le varie figure che ruotano attorno...
Tuttavia, al momento, mi sembra scorrevole 🤞🏽
Ci aggiorniamo la settimana prossima 😘


message 20: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Non intendo spoilerare, ma arrivata alla fine del primo capitolo ho riconosciuto l'impianto narrativo di "Son Excellence Eugène Rougon": il protagonista è sceso dalle stelle alle stalle, l'autore ci butta nell'ambiente degli speculatori finanziari, e soprattutto ci presenta una folla di personaggi che ritengo avranno una loro parte nello svolgersi della trama. Ricordando le difficoltà che ho incontrato in "Son Excellence" per memorizzare nomi e caratteri, ho dedicato un po' di tempo a farmi un piccolo schedario: se no, già che anche per me le definizioni professionali sono misteriose, non riuscirò mai a distinguere i personaggi.


message 21: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15862 comments Mod
Oh-oh, di nuovo mille mila personaggi 😱😱😱
Io inizio oggi o domani


message 22: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Si. Confermo, anch'io sto prendendo nota (ma l'ho fatto anche con gli altri).
Sono al 16% di lettura


message 23: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Ho finito il secondo capitolo (18%, dichiara il kobo). Schierati i pezzi sulla scacchiera, attendo le mosse.


message 24: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15862 comments Mod
Sono a metà del 1° capitolo. Mi sono segnata già almeno 20 nomi. Aiutoooo


message 25: by gufo_bufo (last edited Jul 04, 2020 07:36AM) (new)

gufo_bufo | 359 comments C'è un esauriente elenco dei personaggi al link che ci ha indicato l'inesausta Dagio_maya nel suo post del 25 giugno, ma - a parte il fatto che gli appunti che mi faccio da sola mi restano meglio impressi nella memoria - dà informazioni così complete che diventano spoiler.


message 26: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15862 comments Mod
Finito il 1° capitolo. Mi è piaciuta un sacco la descrizione del negozio/ufficio di Bush, straripante di carta e di occasioni di ricchezza da scoprire


message 27: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments In questi giorni in cui vengono tacciati di razzismo anche Cristoforo Colombo e la Sirenetta, la descrizione che Zola fa degli ebrei, in generale e in particolare, appare politicamente scorrettissima: "Il y avait là, en un groupe tumultueux, toute une juiverie malpropre, de grasses faces luisantes, des profils desséchés d'oiseaux voraces, une extraordinaire réunion de nez typiques, rapprochés les uns des autres, ainsi que sur une proie, s'acharnant au milieu de cris gutturaux, et comme près de se dévorer entre eux." Bestiale.


message 28: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15862 comments Mod
E' il problema di un certo "politicaly correct" che va di moda oggi.
Ho letto articoli di università americane in cui non si fanno leggere i classici greci perchè sono sessisti. Vero, come è vero che la descrizione di Zola è razzista nei confronti degli ebrei, ma era anche un'altra epoca. Se non siamo in grado di accettare che in un periodo storico diverso dal nostro la pensassero in modo differente e non ragioniamo su come le cose per fortuna sono cambiate o per sfortuna sono ancora simili, come possiamo accettare che il nostro vicino o il nostro collega non la pensi come noi?
Che facciamo, lo eliminiamo dalla faccia della terra?

Scusate la verve, ma è qualcosa che tocca sul vivo... :)


message 29: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments LaCitty wrote: "Sono a metà del 1° capitolo. Mi sono segnata già almeno 20 nomi. Aiutoooo"

gufo_bufo wrote: "C'è un esauriente elenco dei personaggi al link che ci ha indicato l'inesausta Dagio_maya nel suo post del 25 giugno, ma - a parte il fatto che gli appunti che mi faccio da sola mi restano meglio i..."

LaCitty wrote: "Finito il 1° capitolo. Mi è piaciuta un sacco la descrizione del negozio/ufficio di Bush, straripante di carta e di occasioni di ricchezza da scoprire"

Ho apprezzato anch'io la descrizione del negozio/ufficio ma...
... sarà le miriade di personaggi (ed hai ragione gufo quel sito tanto prezioso e talmente minuzioso da essere rasente allo spoiler!)...
...saranno le questioni finanziarie che generalmente mi provocano orticaria...
sarà, sarà...ma sto leggendo con poco coinvolgimento
Avrei anche altre riflessioni ma aspetto e le farò più avanti...
Oggi inizio il IV capitolo...speriamo bene...


message 30: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Dagio: come ci siamo già dette, in certi momenti è necessario adottare la lettura a volo d'uccello. Se avessi voluto approfondire terminologia e meccanismi della borsa, non sarei sopravvissuta al capitolo 3!

LaCitty: apprezzo molto la tua verve. Ma dal mio post si capiva che a me il politically correct sta sullo stomaco?


message 31: by Dagio_maya (last edited Jul 05, 2020 10:27PM) (new)

Dagio_maya  | 9587 comments gufo_bufo wrote: "Dagio: come ci siamo già dette, in certi momenti è necessario adottare la lettura a volo d'uccello. Se avessi voluto approfondire terminologia e meccanismi della borsa, non sarei sopravvissuta al c..."

si...un bel volo a distanza, certo 😅

sulla questione dell'antisemitismo faccio tre considerazioni:

1) la fine dell'ottocento corrisponde ad una fase preparatoria a quel grande imbroglio de I Protocolli di Sion; la diffusione degli stereotipati pregiudizi rimbalza dalla letteratura al popolo
2) le parole ed i pensieri antisemiti che qui abbondano sono un riflesso del pensiero comune e non certo di un autore che tanto si era esposto in tal senso con il suo "J'accuse!"
3) il fatto che ogni tipo di discriminazione sia diffusa non significa che dobbiamo tollerarla in silenzio. Personalmente quando qualcuno inizia dicendomi "Non sono razzista ma..." io non sto zitta e controbatto alla sua ignoranza...diciamo che ci sia può battere con la dialettica- IMHO 😉


message 32: by LaCitty, web jumper (last edited Jul 06, 2020 10:02AM) (new)

LaCitty | 15862 comments Mod
gufo_bufo wrote: "apprezzo molto la tua verve. Ma dal mio post si capiva che a me il politically correct sta sullo stomaco?..."

Sì, certo. Si capiva e come 😁

Quello che penso è che neanche io vorrei essere razzista, ma mi rendo conto che in alcune situazioni e verso con alcune categorie di persone ho dei pregiudizi. Ne sono consapevole, cerco di essere aperta e di non viaggiare col paraocchi, ma a volte la battuta acida mi esce.

Quello che mi "disturba" nel momento attuale è questa tendenza al... non saprei come definirlo, buonismo forse? che porta a trasformare personaggi storici da eroi a mostri, perdendo il senso di quello che di buono hanno fatto. Nessuno è senza peccato. Si dice che Martin Luter King fosse profondamente maschilista. Quindi buttiamo nel cestino tutta la sua battaglia per l'uguaglianza?
Oppure potremmo bruciare i quadri di Caravaggio perché era un assassino..
E possiamo non leggere i tragici greci perché erano maschilisti e Shakespeare, perché pure lui ce l'aveva con gli ebrei. E magari anche Via col vento perché un tantinello di razzismo c'era o Heidegger perché nutriva simpatie naziste.
Andando avanti così mi chiedo cosa e chi salveremo?
Ah, dimenticavo ma di un certo Michael Jackson non vogliamo parlare...

Mi piacerebbe che ci fosse la capacità di confrontarsi con i chiaroscuri della vita e di accettare che una persona può avere fatto delle cose bellissime e delle porcate altrettanto terribili. Lodarlo per le une e dissociarsi dalle altre. Lo so, è difficile, ci combattiamo tutti con queste cose🙄
Ma mi spiace da morire quando si perdono le sfumature. Vabbè, scusate il lunghissimo ot. Sono reduce dai capitoli in cui Aristide incontra i banchieri ebrei, sarà il mood del momento.

Cmq, io sono affascinata dal grandioso piano di arricchimento di Aristide e Hamelin attraverso la costruzione di ferrovie, lo sfruttamento minerario e quello portuale. Anche io mi perdo quando cominciano a disquisire di questioni finanziarie, ma cerco di capire il senso generale delle varie speculazioni. Certo il capitolo 4 con la fondazione della società e la discussione tra Aristide e Caroline... quella l'ho riletta 3 volte per capire bene bene cosa si stavano dicendo.
Invece l'apparizione della Mechain a fine capitolo è un magistrale presagio di sventure!

Altra cosa che mi colpisce è quante volte venga ripetuta la parola "denaro", un titolo diverso era impossibile. Ne sono tutti ossessionati


message 33: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments E' una questione che tocca nervi scoperti e corde sensibili. Siamo tutti figli del nostro tempo, Shakespeare Caravaggio Zola io e te, e subiamo, volenti o nolenti, condizionamenti e sensi di colpa (per la scoperta dell'America e gli eccidi delle popolazioni precolombiane, per la tratta degli schiavi, per lo sfruttamento coloniale, e via dicendo, ché non c'è che l'imbarazzo della scelta); e forse in fondo in fondo siamo tutti un pelino razzisti, perché magari andiamo d'accordissimo con neri, ebrei e cinesi, ma l'insistenza degli zingari è proprio difficile da sopportare, e va bene che la loro cultura non rispetti la proprietà, però...

Tornando a Zola, è dall'inizio del libro che mi sento incombere addosso l'attesa del disastro. Madame Caroline mi sembra un agnello sacrificale, una vittima condannata della sua onestà e rettitudine a finire schiacciata dagli eventi: vorrei sbagliarmi, ma Zola non mi è parso un amante del lieto fine.


message 34: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Madame Caroline verrà inevitabilmente risucchiata :-(((

..e la Méchain?
Con quelle sue borse mi ha subito fatto pensare a Sidonie!
E il suo nome?
Méchant in francese significa "cattivo, criminale..." con varie sfumature sul negativo 👿

Oggi vado con il capitolo VI°...


message 35: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments E anche Clorinda girava affaccendata con una borsa lisa e sdrucita piena di carte e pizzini. Ci sono altre clausole che ritornano: per esempio, nella coppia dei fratelli Hamelin Caroline è volitiva, forte, decisa, quasi mascolina, mentre il fratello ha dei tratti femminei di fragilità e delicatezza, analogamente a quanto ci è stato detto - pur con ben altra coloritura - della coppia Renée-Maxime.

Sto notando anche la ripetizione di certi particolari descrittivi di personaggi, fissi come gli epiteti omerici (gli occhi neri, dolci e avari del visconte Robin-Chagot, la barba a ventaglio di Jantrou, i grandi occhi e la figura snella di Nathalie Dejoie...). Mi immagino Zola che sfoglia il taccuino su cui ha schizzato lo schedario dei suoi personaggi secondari, buttandone giù una breve descrizione di cui torna a servirsi a ogni loro ricomparsa in scena: la baronessa Sandorff, ah sì, palpebre peste e bocca di sangue...

Sono anch'io al cap. VI!


message 36: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15862 comments Mod
Io la riflessione sui nomi l'ho fatta con i figli di saccard: Maxime e Victor... se non c'è un intento ironicamente celebrativo qui visto che sono entrambi "corrotti".

L'altra cosa che mi aveva colpita era la descrizione dell'edificio della Banca Universale che al termine dei lavori ha un che di chiesa: il tempio del dio denaro con buona pace di quelli che sperano nel papa a Gerusalemme 🙄

Altro commento sparso: Caroline, no, poveretta un tragico destino per lei e il fratello nooooo 😭😭😭
Si capisce che i due fratelli Hamelin mi piacciono????


message 37: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Quante osservazioni che riuscite a fare!!!
Sto prendendo appunti ma mi distraggo facilmente..

Sento che sono vicina al tradimento forse è un momento di stanchezza...dicono che capiti con i grandi Amori...

(su Victor nei miei sconclusionati appunti ho scritto:
" potere e denaro sono le due direzioni del vizio dei Rougon; talvolta s'intersecano come nel personaggio di Victor, quasi un selvaggio che esprime la tendenza viziosa con la brutalità...")


message 38: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Sei molto più affinata di me, che nei miei appunti ho scritto: "Victor è praticamente un animale"...

Quanto al tradimento da stanchezza, una buona parte di responsabilità ce l'ha anche Zola. Dicono che ogni tanto dormicchia anche Omero; in questo romanzo, più che dormicchiare, mi sembra che Zola si sia imposto il compito di trattare un argomento di cui sapeva poco o niente e che sentiva a sé poco congeniale. Mi pare che si sforzi di infondere passione al freddo mondo dei numeri e della finanza ricorrendo al patetico (gli onesti rovinati) e alle figure femminili (la baronessa Sandorff che trova piacere solo nel gioco, la principessa d'Orviedo che trova gioia solo nel dilapidare i suoi averi in beneficenza), attribuendo ad Aristide una sorta di sacro fuoco.
Come ho già detto leggendo "La fortuna dei Rougon", non è il libro più famoso della serie, e qualche motivo ci sarà.


message 39: by LaCitty, web jumper (last edited Jul 09, 2020 11:05AM) (new)

LaCitty | 15862 comments Mod
Finito pure io il capitolo 6.
Capitolo di grandi affari e transazioni economiche con tutta la fatica che ne deriva e che condivido con voi....

Sui personaggi femminili, quello che sento è che mi mancano preseze come Renee o Clorinda o personaggi secondari come Sidonie. Caroline (che pure mi piace) è un po' "slavata", la baronessa Sandorf o la Mechaine per ora sono figure troppo sullo sfondo.
Per la verità anche tra i personaggi maschili sento un po' di carenza.

Una nota a parte: sono solo io a sentire un po' di esaltazione quando parlano della costituzione del canale di Suez? È una cosa che mi frulla in testa da quando ho iniziato a leggerlo. Tutte le volte che lo citano non riesco a non pensare a quando sia stata una grande impresa ingegneristica. Lo so, ho dei momenti nerd🙄😁


message 40: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments I personaggi mi sembrano nettamente divisi tra

1. in maglia bianca, i completamente-buoni (Caroline, la principessa d'Orviedo, le Beauvilliers, Jordan e sua moglie), vittime predestinate, e

2. in maglia nera, i completamente-cattivi (Aristide e Victor, Busch e la Méchain, e via dicendo), dediti a spolpare cinicamente il mondo.

Il risultato è un bianco e nero senza sfumature di grigio, quindi decisamente piatto.

L'entusiasmo ingegneristico è travolgente. Mi ha evocato dei ricordi scolastici: da una parte, la mia prof. di storia di terza media (era il 1960) che con voce commossa dal patrio orgoglio ricordava l'apporto all'impresa dell'italiano Luigi Negrelli. Dall'altra parte, la visionaria evocazione delle deserte plaghe d'Oriente risvegliate a nuova vita dal progresso, miniere strade ferrovie, mi fa risuonare all'orecchio l'amara ironia delle "magnifiche sorti e progressive" di Leopardi.


message 41: by gufo_bufo (last edited Jul 09, 2020 11:12PM) (new)

gufo_bufo | 359 comments Però come è bello leggere così insieme!
Anche questo libro, che non vincerà la palma della lettura migliore dell'anno, viene arricchito dai vostri commenti, che mi stimolano nuove riflessioni, e via a spirale...


message 42: by Dagio_maya (last edited Jul 10, 2020 09:55PM) (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Complice la mia parallela lettura de I misteri di Parigi (sebbene sia cosciente che risale a cinquant'anni prima di questo) in quanto a divisione netta nella squadra bianca e squadra nera è imbattibile come nella miglior tradizione vittoriana (ma è un romanzo francese!! 😱)
Mi sta facendo venire il latte alle ginocchia ma anche grasse risate!!

Detto ciò, Zola non può che uscirne vincitore perchè non c'è paragone su come lui abbia saputo dipingere questo quadro "bicromo" (si dice?!?!).
Aristide più che custode del sacro fuoco io nei miei appunti sconclusionati l'ho disegnato 😅:
eccolo, sì al centro di tutto; un grosso ragno...
copio:

"... come in "Son excellence" il Rougon di turno tesse la sua ragnatela i cui fili non sempre sono visibili ma sicuramente sono strettamente legati al lui...il ragno "scultore"..."

Condivido la poca empatia con le figure femminili

E' proprio bello leggere assieme!
Facciamolo più spesso 😁
Io, però, tradisco subito. Ho un week end un po' "trafficato" e fino a lunedì mi sarà impossibile leggere 🥰


message 43: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Oh! "I misteri di Parigi"! E' un ricordo d'infanzia, la miglior letteratura d'appendice! E' mica lì che Sue ha scritto "aveva le mani fredde come quelle di un serpente"?


message 44: by LaCitty, web jumper (last edited Jul 11, 2020 02:33AM) (new)

LaCitty | 15862 comments Mod
A me I misteri di Parigi mancano. Vale la pena? Perché per imbarcarsi in un tomo da 1000 pagine servono delle rassicurazioni 😝

Finito il capitolo 7 che sottotitolerei: I dolori della (non più) giovane Caroline
Che oltre a beccarsi le corna, si prende il premio come nasconditrice di testa nella sabbia (il che è funzionale, date le corna...) e decide di restare con Aristide nonostante tutto. Inquieta, ma fedele. Onestamente comincio a pensare che la tragedia se la stia cercando 😱 e forse anche meritando 😈

Altra considerazione: chissà se Freud ha mai letto Zola? Di certo la frase "il denaro era il letame dal quale sarebbe sorta l'umanità del domani" è perfettamente in linea col pensiero dell'esimio viennese 🤭

Cmq, avete tutta la mia ammirazione per il fatto che prendete appunti durante la lettura. Io non lo faccio mai. Sarà che leggo ovunque (dal treno, a quando sono in coda... a volte anche nei negozi quando mio marito si perde a guardare cose che non mi interessano.... lo so non sono tanto normale...)


message 45: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Non avevo mai pensato alle funzionalità della sabbia! :-))))

Per "I misteri di Parigi", non saprei. E' un romanzaccio d'appendice, forse rivalutato ultimamente a romanzone. Io l'ho letto mille anni fa e non ho più provato il desiderio di riprenderlo in mano.

Quanto agli appunti, in primo luogo sono vecchia e smemorata. Poi in questo periodo leggo in francese, quindi più lentamente; spesso leggo sulla spiaggia, e quindi senza un vocabolario serio a portata di mano; quindi spesso la sera, a casa, torno indietro, rileggo, riassumo (mio marito mi chiede se sto facendo i compiti delle vacanze).
Normalmente anch'io sono una lettrice itinerante, da autobus e ufficio postale. Per questo è prezioso il kobo, che mi consente di portarmi dietro anche tomi di importante spessore senza far fatica, e di prendere note anche senza carta e penna.


message 46: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15862 comments Mod
Sono a metà del capitolo 9, un girone dantesco degli avari e dei giocatori in borsa formato Parigi della seconda metà dell'Ottocento. Sono tutti invasati, non se ne salva nessuno o quasi 😱


message 47: by LaCitty, web jumper (new)

LaCitty | 15862 comments Mod
Come va ragazze?
Sono a metà dell'11° capitolo, (view spoiler)


message 48: by gufo_bufo (new)

gufo_bufo | 359 comments Io l'ho finito, accelerando un po' perché da domani sarò fuori combattimento per un piccolo intervento chirurgico.
Ho pubblicato il mio commentino sulla mia scheda del libro, non in questa discussione perché non volevo anticipare i vostri tempi.

(E se volete notizie del mio topo, sappiate che ricompare ogni tanto nottetempo, schiva abilmente trappole ed esche, rosicchia la frutta nella fruttiera o la ruba portandosela dove sta più comodo e tranquillo a mangiarsela, apprezza mele, arachidi e pesche, disdegna kiwi e albicocche. A me ormai è diventato quasi simpatico, mio marito è un po' nervoso.)


message 49: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments Carissime!
Come il topo, sembro scomparsa e invece ci sono! 😂😂😂
Salvo imprevisti, finirò domani quindi aspetto a leggervi 😉

Gufo: massima solidarietà a tuo marito e ammirazione per te che ne sorridi. Io sarei in panico 🥴😱


message 50: by Dagio_maya (new)

Dagio_maya  | 9587 comments (Gufo, spero non sia niente di che quell'intervento...😳 😘🤗💪)


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