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Ulisse
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Natale con Joyce


L'Ulisse mi rapì e lo lessi in 21 giorni. Ho fatto anche una scheda per classificare questo capolavoro all'interno di una lista di opere-mondo. Chiunque volesse dare un'occhiata per approfondire un po', può trovare il testo che ho scritto al post numero 4 di questo collegamento:
https://www.goodreads.com/topic/show/...
Inoltre, per i più interessati, consiglio anche un testo di un professore di letteratura appassionato di Joyce e in particolar modo dell'Ulisse:
Andrea Pagani - "Il cammino di Bloom" - Pátron Editore Bologna
Buona lettura!


https://www.treccani.it/magazine/ling...
e questo dibattito:
https://www.forumlibri.com/xf/index.p...
Magari può servire.

Preferirei non pagare 20 euro per un libro i cui diritti sono ormai dominio pubblico.
https://www.planetebook.com/ebooks/

"I would stay away from the Kindle edition. It is riddled with typos. I notified Amazon of about twenty typos in the first three or so hours of reading but stopped after that. Wish I could return the Kindle edition."
"I am sorry to say that the digitized version of the Penguin edition is not satisfactory. It is full of the kinds of errors that inevitably seem to come from digitally scanning text; it requires far more careful proofreading than the editors have given it. Ulysses is difficult enough on its own: the novice reader does not need to be struggling with mistakes like the following (just what I noticed from the first two chapters): "die bowl" for "the bowl" (3); "dive Kempthorpe" for "Clive Kempthorpe" (4); "Norn de Dieu" for "Nom de Dieu" (10); "virgmum" for "virgimum" (11); "discreedy" for "discreetly" (11); "Sort day" for "Soft day" (14). None of these errors appears in my Penguin paperback copy."

io lo tengo per " consultazione " , soprattutto quando qui a Trieste si svolge la "festa" per Joyce
"Inizia domani (lunedì 12 giugno) la rassegna dedicata all'autore irlandese che a lungo è vissuto a Trieste. Culmine della manifestazione il 16 giugno, giorno in cui si svolge il romanzo Ulisse, per tre giorni, Trieste è animata da incontri, spettacoli, conferenze, concerti, installazioni e mostre d'arte a tema negli spazi della Sala Luttazzi, Antico Caffè San Marco e Sala Veruda. "
e uso l'edizione "morbidosa " della Newton, consigliata da parecchi intenditori ( io non lo sono).
Poi voi , che potete leggere in originale, saprete scegliere meglio di me ; se non sbaglio alcuni vocaboli sono in inglese "pasticciato" con il dialetto triestino, che Joyce amava e riusciva un po' a parlare : un grande ! al quale Trieste ha dedicato anche un museo , una bellissima statua ed un percorso esplorativo con varie targhe esplicative. Buona lettura !

io lo tengo per " consultazione " , soprattutto quando qui a Trieste si svolge la "festa" per Joyce
"Inizia domani (lunedì 12 giugno) la rassegna dedicata all'autore irlandese che..."
Che bello non lo sapevo!

Io leggerò la traduzione di Gianni Celati. Non so se sia la migliore, ma è quella che ho.


L'idea della scaletta comune non mi dispiace, perché consente di commentare senza dover mettere tutto sotto spoiler - per non rovinare la lettura a chi non fosse in pari basterà scrivere SPOILER e lasciare qualche riga bianca.
C'è anche da dire che l'opera non è famosa per la suspence e i colpi di scena...

Scusa Daniela , hai ragione, non ho scritto molto bene, intendevo dire che, riguardo al topic sulla lettura dell' Ulysses di Joyce, io tengo per consultazione l'edizione della Newton ; poi presa dallo spirito triestino - ho voluto , orgogliosamente, informare che a Trieste, in giugno, c'è una tre giorni " joyciana "....

Andiamoci. SE porteremo a termine l'impresa e SE a giugno 2022 saremo liberi di circolare e in grado di farlo, ci vedremo lì. Sono moltissimi anni che non vado a Trieste, mi piacerebbe molto ritornarci.


Andiamoci. SE porteremo a termine l'impresa e SE a giugno 2022 saremo liberi di ..."
Se si potrà fare, fatemi sapere! È una bella esperienza, con gli amici di GR sarebbe ancora più bella 😊

Ho dato un’occhiata alla suddivisione in capitoli al fine di predisporre una sorta di scaletta, ci devo pensare.




Direi proprio di si! Più siamo meglio è!

Io ho partecipato alla manifestazione di Trieste virtualmente e mi piacerebbe, in un futuro imminente, partecipare alla manifestazione dal vivo.

Ho letto alcune pagine dall'edizione Mondadori (Giulio De Angelis), quella Feltrinelli Economica (Alessandro Ceni) e quella Bompiani (Mario Biondi), paragonandole con il testo in inglese (versione Gutenberg). Secondo la mia umile opinione la traduzione di Mario Biondi è la più scorrevole, è un piacere da leggere come lo è la versione in inglese, la traduzione risulta decisamente moderna e divertente. Inoltre ci sono una marea di note. Quella Mondadori è fedele ma sembra scorrere poco. C'è poco brio e non c'è la mappa. Quella Feltrinelli è probabilmente la più fedele come utilizzo dei vocaboli ma non mi piace, sicuramente la meno moderna. Nel caso sono aperto a parlarne, sono solo considerazioni personali basate su poche pagine ma magari possono essere utili a qualcuno.

Ho letto alcune pagine dall'edizione Mondadori, quella Feltrinelli Economica e quella Bompiani (Mario Biondi), parago..."
Io avevo già in casa la traduzione di De Angelis ma, sperando di coinvolgere mia moglie nel progetto di lettura, ho acquistato anche quella appena uscita di Terrinoni con testo inglese a fronte, di cui mi pare non abbia ancora parlato nessuno. Mi auguro di poter dare qualche contributo alla discussione, sarà sicuramente interessante confrontarci.

Ma certo che puoi aggiungerti! In quanto a Proust, io ci ho messo un'infinità a finirlo perché a un certo punto ho perso "visus" come si dice, in particolare da vicino, e sono passati anni prima che mi trovassero una mezza soluzione con le lenti. Lo stile di Proust certamente richiede attenzione nella lettura, non è esattamente il tipo di libro che si fa divorare, però non è nemmeno così ostico come temevo, anzi. Una cosa che non si dice mai, chissà perché, è che Proust ha un gran senso dell'umorismo: molte pagine della Ricerca sono genuinamente divertenti, a me capitava spesso di ridere da sola davanti a certe osservazioni sulla natura umana, sugli equivoci nelle conversazioni e sulle manie delle persone.
Mi scuso se ultimamente ho latitato, ma sto passando un periodo veramente molto difficile sul lavoro.

Perfetto!


raggiunto il quale si possa commentare quanto letto fino a quel momento nella seconda parte del post. Non usare la modalità spoiler consente di poter seguire il dibattito su APP. Quello che segue è un esempio del post che avevo in mente, posto che il post sia pubblicato dopo la data prevista per il completamento del capitolo X secondo la scaletta
Osservazioni varie prive di spoiler
SPOILER FINO AL CAP X
(qualche riga vuota)
Osservazioni varie con spoiler fino al cap X. Eventuali commenti con spoiler dal cap X +1 in poi andranno messi sotto spoiler come di consueto

8 dicembre
Parte Prima
15 dicembre
Parte Seconda - Episodi IV - V - VI
22 dicembre
Parte Seconda - Episodi VII - VIII - IX - X
5 gennaio
Parte Seconda - Episodi XI - XII - XIII
19 gennaio
Parte Seconda - Episodio XIV
26 gennaio
Parte Seconda - Episodio XV
9 febbraio
Parte Terza - Episodi XVI - XVII
23 febbraio
Parte Terza - Episodio XVIII
Allora. Ho considerato cadenza settimanale o quindicinale, in modo che il giorno del cambio cada sempre di mercoledì. Ho utilizzato la divisione in episodi che viene citata nelle note in apertura della mia edizione, non so se questa suddivisione c'è in tutte le edizioni e nel libro vero e proprio Joyce non intitola in nessun modo i capitoli.
Il ritmo di lettura è di circa 10 pagine al giorno, che a qualcuno sembrerà poco (a me lo sarebbe sembrato, quando ci vedevo), a qualcun altro - magari a chi legge in lingua originale - potrebbe sembrare troppo. Fare di meno secondo me potrebbe diluire eccessivamente la lettura e far perdere d'interesse.
Ovviamente attendo obiezioni e suggerimenti.

Grazie Bruna per la scaletta, direi che per iniziare va benone anche per me. Se poi ci rendessimo conto che è necessario adattare diversamente i tempi mano a mano che si procede siamo sempre in tempo a farlo, no?
Sono totalmente d'accordo con quanto ha scritto sopra Daniela, ancora di più nel caso specifico di questo libro. Personalmente ho avuto la stessa esperienza leggendo un paio di classici in un altro gruppo e se non fosse stata una lettura fatta insieme sono certa che mi sarei persa tantissimo e non avrei apprezzato quei romanzi allo stesso modo. Per cui eccomi qui :)
Ho iniziato ieri anche io e mi sono fermata al primo episodio, che nell'indice in chiusura della mia edizione viene indicato come "Telemaco" - La Torre, per rifletterci un po'. Dall'impressione che ho avuto finora, anche se breve, mi sembra che ALbi abbia ragione in merito alla traduzione: sto leggendo quella di De Angelis e non non sembra scorrere proprio fluidissima... ammetto di aver anche dovuto rileggere qualche frase forse anche a causa di termini tradotti in chiave non troppo moderna.
Nonostante questo per ora sono intrigata e curiosa di continuare!


Per la prima settimana ho visto fin dove bisogna leggere, ma poi trovare i diversi episodi nella mia edizione non è semplice, c'è solo una piccola righetta che li separa l'uno dall'altro, ma non vedo in quale altro modo avrebbe potuto fare Bruna, la mia edizione non ha nemmeno un indice per trovare dove iniziano la parte due e tre! Sulla divisione in episodi mi aiuterà la guida, che ha inoltre uno schema dove per ogni episodio vengono indicate diverse informazioni, ricavate da appunti di Joyce. Se credete potrei ogni mercoledì mettere lo schema corrispondente agli episodi della settimana. Intanto vi metto come esempio quello degli episodi di questa settimana.

PARTE PRIMA: Telemachia: le avventure di Telemaco/Stephen (tre episodi) dominate dalla figura del Figlio.
PARTE SECONDA: Odissea: le avventure di Ulisse/Bloom, dominate dalla figura del Padre.
PARTE TERZA: Nostos: il ritorno di Ulisse a Itaca (tre episodi), con il ricongiungimento di Ulisse e e Telemaco (Bloom e Stephen), cui presiede Penelope (Molly), moglie e madre, ossia la figura della Donna che nell'epica del corpo umano sostituisce lo Spirito della Trinità cristiana (Joyce ha definito l'Ulisse “un'Odissea moderna” e “l'epica del corpo umano”).
PARTE PRIMA “TELEMACHIA”
Alba: allude non all'ora del giorno ma all'emergenza ancora immatura di Stephen Dedalus: osservando infatti che i primi tre episodi non hanno correlazioni con alcun organo del corpo umano, Joyce commenta: “Telemaco non soffre ancora il corpo”.
Primo episodio: TELEMACO
ora: 8-9
scena e azione: Stephen nella torre discute con Buck Mulligan, esce e decide di non farvi più ritorno.
Significato: il figlio spodestato alla lotta.
Equivalente omerico: Telemaco parte da Itaca in cerca del padre.
Tecnica: narrazione, monologo interiore, dialogo a 3 e 4.
scienza o arte: teologia.
Secondo episodio: NESTORE
ora: 9-10
scena e azione: Stephen tiene lezione di storia nella scuola di Mr Deasy, conservatore, antisemita e anglofilo, e riceve lo stipendio.
Significato: la saggezza del vecchio mondo.
Equivalente omerico: Telemaco visita il vecchio Nestore.
Tecnica: narrazione, monologo interiore, dialogo a 2 (catechismo).
scienza o arte: storia.
Terzo episodio: PROTEO
ora: 10-11
scena e azione: Stephen medita passeggiando sulla spiaggia di Sandymouth.
Significato: prima materia .
Equivalente omerico: Menelao narra a Telemaco la cattura di Proteo, emblema della mutabilità.
Tecnica: monologo interiore.
scienza o arte: filologia (la mutabilità del linguaggio).


Oltretutto ho appena scoperto che anche la mia edizione aveva un altro volume di guida alla lettura: me ne sono accorta perché il testo è pieno di numeri in apice a cui mancano le rispettive note ed ovviamente quel volume non ce l'ho, quindi ho dovuto prenotare in biblioteca un'altra edizione con cui poi proseguirò la lettura (dovrebbe essere l'ultima tradotta da Mario Biondi).


L’edizione cartacea che sto leggendo (trad. di Celati) è priva di note, quindi è impossibile cogliere tutti i rimandi letterari, politici, storici e omerici di cui è infarcito il testo. Mi sto lasciando trascinare dalla scrittura, molto musicale, allitterativa e onomatopeica. Interessantissimo il diverso piano narrativo: si passa dalla terza alla prima persona da un capoverso all’altro.
Ho scaricato sul Kobo l’anteprima della traduzione di Biondi, che ho letto in parallelo, con le relative note, per avere una visione più ampia. Vi dirò, alcuni riferimenti sono davvero ostici, altri un po’ meno, per chi ha una preparazione di letteratura inglese (e non) di base. Penso che affiancherò anche la traduzione di De Angelis o quella di Terrinoni, almeno ci provo. Se poi vedo che mi risulta faticoso, mollo il colpo e proseguo godendomi il testo e lasciando che mi arrivi quello che deve arrivarmi. Sicuramente leggerlo a piccoli step settimanali facilita il confronto.

Poi ditemi se volete che il mercoledì io metta lo schema per gli episodi della settimana oppure no.

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19 gennaio
Parte Seconda - Episodio XIV
26 gennaio
Parte Seconda - Episodio XV
9 febbraio
Parte Terza - Episodi XVI - XVII
23 febbraio
Parte Terza - Episodio XVIII
Come da titolo, ci proponiamo in questo club di leggere l'Ulisse di James Joyce, iniziando l'impresa con l'inizio del periodo natalizio. Naturalmente chi ne è in grado - non io - potrà leggerlo in lingua originale. Sono graditi suggerimenti e consigli da parte di coloro che lo hanno già letto. Personalmente ho bisogno di aiuto riguardo alla traduzione. In realtà ho bisogno di aiuto anche per trovare un'edizione con caratteri abbastanza grandi oppure una buona edizione e-book, ma qui me la dovrò cavare da sola. Immagino che chiunque voglia aderire al club già abbia un'idea dell'opera che si accinge ad affrontare, quindi non vi annoierò con la presentazione del libro, che è notoriamente. cito da Wikipedia uno dei romanzi più importanti della letteratura del XX secolo e una delle pietre miliari nella genesi del romanzo moderno
Approfitto dell'incipiente clima natalizio per fare appello al vostro buon cuore perché intendo questo club come un gruppo di sostegno: ci ho messo decenni per trovare il coraggio di affrontare questa lettura e so che da sola non ce la potrei mai fare.