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Chi non legge in compagnia...
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GDL 2022- Ciclo Rougon- Macquart- 18) “La Terra”


Gufo: come lo stai trovando?
(il francese intendo)

Ritirata poco fa l'edizione nel III volume dei Meridiani. Porcapaletta, sono 500 pagine abbondanti scritte piiiicccooooleeee.
Vabbè, smetto di lamentarmi e comincio a leggere 😁
Aiutatemi un attimo Antoine Maquart in che libro lo troviamo??? Lo stavo confondendo con i protagonisti di La conquista di Plassans...😖
Vabbè, smetto di lamentarmi e comincio a leggere 😁
Aiutatemi un attimo Antoine Maquart in che libro lo troviamo??? Lo stavo confondendo con i protagonisti di La conquista di Plassans...😖
Anche io sono indietro. Lo sto leggendo in parallelo a I Miserabili e sento un po' di sovraccarico da autori francesi dell'800, ma prometto di rimediare appena finisco con zio Hugo (mi manca poco ormai🥳🥳🥳!)

Io in questo periodo sono presa da mille cose quotidiane quindi sto procedendo a rilento.
La mia edizione non ha una suddivisione in parti 😥
Sono 30 capitoli ed io sono ancora al decimo 🤦🏼♀️
Spero di darci dentro in questi giorni!!!
Io ho finalmente finito Hugo e in questi giorni ci ho dato dentro con La terra e sono arrivata a metà della terza parte. Mi mancano circa 200 pagine dell'edizione dei Meridiani.
Devo dire che non è per niente una lettura natalizia. Ieri che ho avuto un po' di tempo prima dei bagordi, ne ho letto qualche capitolo, ma dopo un po' l'ho mollato a favore del più natalizio Canto di Natale.
Non posso negare che (view spoiler) . Insomma, vabbè che "parenti, serpenti", però prima di un pranzo in famiglia non è una lettura che predisponga bene😝
Devo dire che non è per niente una lettura natalizia. Ieri che ho avuto un po' di tempo prima dei bagordi, ne ho letto qualche capitolo, ma dopo un po' l'ho mollato a favore del più natalizio Canto di Natale.
Non posso negare che (view spoiler) . Insomma, vabbè che "parenti, serpenti", però prima di un pranzo in famiglia non è una lettura che predisponga bene😝

Ah, sono alla parte terza, ho letto 14 capitoli su 30. Neanche a metà.
@gufo, secondo me, in questo libro zio Emile ci va giù più duro che in molti altri. Ho fatto fatica a leggerlo, come scrivevo qualche giorno fa, proprio per la durezza dei contenuti inseriti nel contesto di una famiglia.

Poi capisco che tu senta maggiormente il fatto di non poterne più di Zola e della sua crudezza 😅


Dai allora ci sei quasi.
Io nel frattempo per rimanere con l'umore giusto (😅😅😅) mi sono letta Therese Raquin e il sole splende sempre sul mondo di Zola 😏🌈
Stavo riflettendo che ormai mancano due libri ed io, sinceramente, non vorrei prolungare ancora per molto.
Secondo voi, leggere Il dotto Pascal a febbraio e La disfatta a marzo è fattibile?

Per quanto riguarda gli altri, penso di potercela fare con la tua tempistica, se mi impongo una severa autodisciplina...

Per me va bene!

Io sono in dirittura d'arrivo con La Terra (sempre più angoscioso - non mi aspettavo una visione arcadica del mondo contadino, ma zio Emile si è giocato qui parecchi carichi da undici punti), e mi sono procurata gli ultimi due e-book. Sono pronta a tutto.

Vero!! 😁😁😁

Appena possibile te lo mando.
A proposito, ma quello della Gordimer lo hai ricevuto?
Non hai risposto e mi è venuto il dubbio..

Questo week end pubblico il topic del prossimo libro.
Come siete messe? Ce la facciamo a partire ai primi di febbraio?

Mi piacerebbe "viaggiare" (per quanto possibile) assieme per questi ultimi due romanzi 😁
Books mentioned in this topic
La disfatta (other topics)I Miserabili (other topics)
Per il nostro Gruppo è la diciottesima lettura!
Quando
L’azione si svolge dal 1867 al 1870.
Dove
La vicenda si svolge a Rognes, città di Beauce e il protagonista del romanzo è Jean Macquart, figlio di Antoine Macquart e di Joséphine Gévaudan,
Soggetto
La terra" descrive la disintegrazione di una famiglia di lavoratori agricoli durante il Secondo Impero francese, negli anni immediatamente precedenti lo scoppio della guerra franco-prussiana del 1870 ed offre una vivida descrizione delle difficoltà e della brutalità della vita rurale nel tardo XIX secolo.
SINOSSI
Quando Jean Macquart, di ritorno dalla battaglia di Solferino, arriva nel villaggio della Beauce, nel nord della Francia, si ritrova presto coinvolto nell’aspra disputa per la divisione della terra tra i tre figli di papà Fouan essendosi innamorato di Françoise.
In una comunità in cui la terra è tutto, la rivalità tra fratelli si trasforma rapidamente in odio brutale, poiché Buteau si dichiara insoddisfatto di ciò che gli viene assegnato.
Che si tratti di terra o di sessualità, è il desiderio di possesso brutale che è al centro di questo quindicesimo romanzo dei Rougon-Macquart, indubbiamente uno dei più sconvolgenti, ma ciò che Zola desiderava particolarmente, quando pubblicò il libro nel 1887, era dipingere un quadro della campagna e dei contadini, descritti come una sorta di umanità primitiva avida di guadagno, divorata da una passione per la terra che può sfociare in atti criminali.
Tutto il libro è intriso di una bestialità che sconvolse i lettori dell'epoca e sollevò polemiche violente.
Incipit
"Jean, ce matin-là, un semoir de toile bleue noué sur le ventre, en tenait la poche ouverte de la main gauche, et de la droite, tous les trois pas, il y prenait une poignée de blé, que d’un geste, à la volée, il jetait. Ses gros souliers trouaient et emportaient la terre grasse, dans le balancement cadencé de son corps ; tandis que, à chaque jet au milieu de la semence blonde toujours volante, on voyait luire les deux galons rouges d’une veste d’ordonnance, qu’il achevait d’user. Seul, en avant, il marchait, l’air grandi ; et, derrière, pour enfouir le grain, une herse roulait lentement, attelée de deux chevaux, qu’un charretier poussait à longs coups de fouet réguliers, claquant au-dessus de leurs oreilles.
La parcelle de terre, d’une cinquantaine d’ares à peine, au lieu-dit des Cornailles, était si peu importante, que M. Hourdequin, le maître de la Borderie, n’avait pas voulu y envoyer le semoir mécanique, occupé ailleurs. Jean, qui remontait la pièce du midi au nord, avait justement devant lui, à deux kilomètres, les bâtiments de la ferme. Arrivé au bout du sillon, il leva les yeux, regarda sans voir, en soufflant une minute."