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La sfida dell'Alfabeto > L' A/Z di Amaranta 2023

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message 1: by Amaranta (last edited Oct 08, 2023 09:18AM) (new)

Amaranta | 4627 comments A. Ariosto Ludovico, Orlando furioso, pag. 1620;
B. Bernhard Thomas, Amras, pag.112 ( 1LL+2NC=3);
C. Cartarescu Mircea, Abbaccinante l’ala sinistra, pag. 375;
D. Dostoevskij Fedor, I fratelli Karamazov , pag.1060;
E. Eliott George, Middlemarch, pag.830, precedentemente abbandonato (1LL+4P+1E+1A+2NC=9)
F. Fogazzaro Antonio, Malombra, pag. 448 (1LL+2NC+1E=4);
G. Gadda Carlo Emilio, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, pag.346 (1LL+2NC=3);

H. Hugo Victor, L’uomo che ride, pag. 684, (1LL+1E+2NC+2P=6);
I. Ibsen Henrik, Hedda Gabler, pag.(1LL+1E+2NC+=4) 88;

J. Jenkins Herbert Georges, Patricia Brent, zitella, pag. 210 (1LL+ 2NC)=3;
K. Keyserling Eduard von, Principesse, pag.185 ( 1LL+2NC=3)
;
L. Lonnort Elias, Kalevala: poema finnico nazionale, pag.362;
M. Mitchell Margareth, Via col vento, pag. 879;
N.Nabokov Vladimir, Ada o ardore, pag.640;
O. Oz Amos, Giuda, pag. 336, precedentemente abbandonato(1LL+2NC+1A=4);
P. Proust Marcel, All’ombra delle fanciulle in fiore, pag. 390, precedentemente abbandonato;
Q. Queneau Raymond, Pierrot amico mio, pag. 232;
R. Roth Joseph, Al bistrot dopo mezzanotte, pag.301;
S. Sturluson Snorri, Edda, pag.184;
T. Tuena Filippo, Le variazioni Reinach, pag.412;
U. Urzidil Johannes, Trittico praghese, pag. 234;
V. Vian Boris, Sputerò sulle vostre tombe, pag.138;
V. Vallotton Felix, La vita assassina, pah.227 (1LL)
W. Woolf Virginia, Le onde, pag.223;
X. Xinjian Gao, Una canna da pesca per mio nonno, pag.138;
Y. Yalom Irvin D., Le lacrime di Nietzsche, pag.432;
Z. Zweig Stephan, Il mondo di ieri, pag.368.

10/26

TOT 40
***
1 punto per ogni libro letto (LL)
-1 pt. per i libri di almeno 500 pag e 1 pt. ogni 100 pagine eccedenti le 500 (ad es. se un libro ha 612 pag. darà 2 pt., uno di 780 ne darà 3) (P)
-1 pt. per i libri pubblicati prima del 1900 (E)
-1 pt. per i libri abbandonati in precedenza (A)
-1 pt. per i saggi (S)
-1 pt. per i libri letti in lingua straniera (LS)
-2 pt. se il libro letto corrisponde alla scelta iniziale fatta con la lista preliminare obbligatoria (NC)


Caraliotiscrivo | 1544 comments Mod
Ciao. Tutto perfetto, tranne la Q; controllando sull’opac risulta catalogato sotto la D (De Quincey). Mi spiace :(


message 3: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments Lo cambio in giornata e ti dico


message 4: by Julia (new)

Julia | 3 comments Sembra una sfida molto interessante :)


message 5: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments È una sfida con se stessi più che altro, una programmazione di letture a lungo termine, magari riesco a smaltire qualche mattoncino 😊


message 6: by Ajeje (new)

Ajeje Brazov | 8375 comments Grande Amar, alfabeto molto interessante!
Spero ti piaceranno il Kalevala ed Abbacinante. Per tutto il resto attendo tue nuove...
Buone letture :-)


message 7: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments @Ajeje, grazie della visita ;)
Cartarescu lo vorrei leggere da un po', Il Kalevava è di tua ispirazione!
Aspetto di vedere il tuo 😉


message 8: by Julia (new)

Julia | 3 comments Prenderò sicuramente spunto :)


message 9: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments Julia wrote: "Prenderò sicuramente spunto :)"

bene! buona lista allora! 😊


message 10: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments Sostituisco la Q con Pierrot amico mio di Queneau, dovrebbe andare bene, Lio


message 11: by Caraliotiscrivo (new)

Caraliotiscrivo | 1544 comments Mod
Amaranta wrote: "Sostituisco la Q con Pierrot amico mio di Queneau, dovrebbe andare bene, Lio"

Va benissimo. :)
Buone letture!! :*


message 12: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments grazieee!


message 13: by Acrasia (new)

Acrasia | 6262 comments Quanti bei classici! Quel Proust ho tentato anch'io di leggerlo ma come te l'ho abbandonato spudoratamente, magari in compagnia potrei anche ritentare ;)
Via col vento 💖


message 14: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments In realtà il mio è stato solo un rimando e non un abbandono nel senso di non avere intenzione di continuarne la lettura. Spero che questo 2023 porti tutta la Recherche!


message 15: by Simona (new)

Simona Fedele | 4300 comments Amaranta wrote: "È una sfida con se stessi più che altro, una programmazione di letture a lungo termine, magari riesco a smaltire qualche mattoncino 😊"

Buona fortuna, Amaranta! E' una sfida difficile la tua, con tanti titoli impegnativi.
Le nostre due liste hanno in comune solo la Q di Queneau.
Buone letture!


message 16: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments Grazie della visita @Simona!
Provo a smaltire un po'di mattoji che mi porto dietro da tempo, speriamo dj portarne a casa qualcuno!
Buone letture anche a te :)


message 17: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments LETTERA K - Principesse di Eduard von Keyserling

Comincio il mio alfabeto alla grande!
Che bel libro!
Keyserling ha una penna delicatissima, leggera e sottile per scandagliare l’animo umano. La solitudine, un destino segnato da un titolo, dalla nobiltà che in qualche modo ingabbia ogni possibile ardore o sentimento.
C’è spazio per un amore che vada oltre le convenzioni? Ci si può permettere di rincorrere la felicità, dove fantasmi del passato ci rincorrono ancora fra stanze fredde e nel cuore?
“Non è uno spreco inutile permettere al passato di insinuarsi ogni volta in un presente che potrebbe essere felice?”
Le descrizioni dei giardini con stagni, pianure lussureggianti, alberi in fiore, lillà e violaciocche, tulipani e ribes bagnati dal succoso sole estivo sono soavi e creano un contrasto nell’animo tormentato dei protagonisti, da cui all’esterno nulla si svela. Anche la notte è splendida, nera e buia ammanta ogni cosa; oppure vivida di stelle fa brillare panchine per giovani innamorati.
Questo libro è il quadro di in tramonto dolcissimo, quando i toni sono già strascolorati verso la notte.
“…e la brezza arrivava sempre più frequente e più forte. Presto cominciò a sussurrare fra gli aghi dei pini e diventò un lieve stormire, e io aprii la bocca e le narici, e bevvi quel vento a grandi sorsi, perché sapeva di spazi aperti e aveva il profumo delizioso di spazi infiniti. E poi udii un suono, molto remoto, molto sommesso, ma in cui si avvertiva qualcosa di grande, un senso di libertà e di refrigerio: in quel suono sommesso e lontano echeggiava come un tuono la voce dell’infinito. Vede dottore, era il mare.”


message 18: by Ajeje (new)

Ajeje Brazov | 8375 comments Che commento Amar :-D


message 19: by Librielibri (new)

Librielibri | 1595 comments Sono anch'io alle prese con Proust, ho letto i primi due e mi sono arenata, spero di sbloccarmi.
Via col vento e i Fratelli Karamazov due belle letture del mio 2022.
Titoli interessanti nella tua lista!


message 20: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments Librielibri wrote: "Sono anch'io alle prese con Proust, ho letto i primi due e mi sono arenata, spero di sbloccarmi.
Via col vento e i Fratelli Karamazov due belle letture del mio 2022.
Titoli interessanti nella tua l..."


Grazie, magari ci troviamo su Proust prima o poi...

Ajeje wrote: "Che commento Amar :-D"
;)


message 21: by Eli (new)

Eli | 1249 comments Che lista super interessante, un sacco di classici!
Abbiamo la O in comune.
Intanto, primo tuo commento di lettura e prima aggiunta in to read per me! :-D
Buone letture!


message 22: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments Eli wrote: "Che lista super interessante, un sacco di classici!
Abbiamo la O in comune.
Intanto, primo tuo commento di lettura e prima aggiunta in to read per me! :-D
Buone letture!"


Grazie Eli!!


message 23: by Debora (new)

Debora (nynaeved) | 2067 comments L'Orlando Furioso è un classicone che ho sempre amato studiare e ora anche spiegare ma non ho mai avuto il coraggio di leggerlo tutto! Magari lo troverò nel tuo commento
Buona lettura


message 24: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments Debora wrote: "L'Orlando Furioso è un classicone che ho sempre amato studiare e ora anche spiegare ma non ho mai avuto il coraggio di leggerlo tutto! Magari lo troverò nel tuo commento
Buona lettura"


Grazie, io l'ho inserito perchè è tanto che vorrei leggerlo, spero sia la volta buona!


message 25: by Giulia (new)

Giulia | 90 comments I Karamazov superba lettura. L’ho letto poco più che ventenne, troppo presto, e immagino che se lo riprendessi in mano oggi lo apprezzerei ancora di più


message 26: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments non vedo l'ora di leggerlo in effetti! Grazie della visita 😊


message 27: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments 2/26 - LETTERA H - L'uomo che ride di Victor Hugo

Era da tanto che volevo leggere questo libro ma ogni scusa era buona per rimandarlo. Forse per una specie di timore che ogni volta mi assale nel momento in cui mi accingo ad affrontare un Suo scritto, o forse per la paura che leggendo si assottigli quello che mi rimane ancora di Lui da leggere e che possa rimanere senza Sue parole. Che stupidaggine. Con Victor questo è impossibile. Ho saltato il fosso. E la sensazione alla lettura è stata contrastante. Le prime cento pagine sono dure, difficili, disorientano il lettore. Se ti allontani dal libro non hai più voglia di riprenderlo, ma nel momento in cui lo riapri non sai più come fermarti. La scrittura affascina, lo stile prende, i pensieri scuotono l’animo, lo avvolgono, mettono radici e non escono più.
Si potrebbe dire che questo libro sia la sintesi della lotta fra i conflitti sociali, dell’impossibilità di rivalsa del povero, dell’immobilismo e dell’inettitudine della classe alta; di una famiglia che in qualche modo si trova e si sceglie, di un Amore puro. Ma non si renderebbe onore all’immensità di quanto Hugo ci restituisce con le sue parole. Insieme a Dostoevskij trovo sia quello che meglio conosca e sappia descrivere gli abissi dell’umano, le meschinità del suo essere, la meraviglia del possibile e lo faccia con una facilità che disarma.
Gwynplaine è l’uomo che ride o meglio l’uomo creato dalla malvagità umana per ridere per sempre, nonostante la sua condizione sia delle più miserevoli. Lui è un ossimoro. Non ha nulla di cui sorridere, ma non può smettere di farlo. E la sua condizione è di chi per una vita ha dovuto lottare e guadagnarsi tutto con difficoltà, in mezzo a mille fatiche.
“Una notte, una notte di tempesta, piccolissimo, abbandonato, orfano, solo
nell'immensità della creazione, io ho fatto il mio ingresso in quella oscurità che chiamate società. La prima cosa che ho visto è la legge, sotto le forme di una forca; la seconda è la ricchezza, la vostra ricchezza, sotto le forme di una donna morta di freddo e di fame; la terza è l'avvenire, sotto forma di un bambino che agonizzava; la quarta è stata la bontà, il vero e il giusto, sotto le sembianze di un vagabondo che aveva come compagno e come amico solo un lupo.”

Ma non per questo ha perso la sua bontà, la sua voglia di fare del bene. La cattiveria dell’uomo su di lui non ha avuto presa, non è riuscita a penetrare, si mantiene una persona pura. E questo affascina, spiazza. E’la vera vittoria di Hugo in fondo. Redimersi dove non sarebbe possibile; elevarsi ad un Amore puro, cieco perché non ha bisogno di occhi che vedano, ma solo di cuori che sentano.
Gwynplaine è il testamento dell’uomo. Le sue parole nella camera dei Lords sono lo specchio di chi lotta con tutto se stesso contro qualcosa che non potrà cambiare, ma lotta perché deve, perché è il solo modo che conosce per vivere, per stare a galla e riuscire a non tradire se stesso. Solo questo alla fine conta.
Ci sono immagini che ho trovato di una bellezza disarmante. Il naufragio all’inizio del libro è descritto con una dovizia di particolari da renderlo vivido, freddo, maestoso come la piena della tempesta. L’incatenato all’albero fa il resto: la desolazione, la solitudine, l’orrore è lì davanti agli occhi, nero su bianco.

Non si può pensare di leggere queste pagine e rimanere indifferenti.
“ Denuncio davanti a voi la vostra felicità. È fatta con l'infelicità degli altri. Voi avete tutto, ma questo tutto è composto del nulla degli altri” . E’ più facile condividere un tozzo di pane in una capanna che un banchetto in un castello. Questo fa Ursus, figura splendida, un burbero dal cuore di zucchero, un padre che dona e non chiede. Questo fa Dea, l’alter ego di Gwynplaine, una vita vissuta in simbiosi senza bisogno di vederlo, nel completamento che è felicità perché l’altro esiste.
Una lettura appagante, che soddisfa dalla fatica, dalle salite impervie e dalle discese ripide, dagli scossoni durante il viaggio, dalle onde del naufragio, dallo schiamazzo di risa che sono scherno davanti alla miseria dell’uomo e che lascia la consapevolezza che poco cambia negli uomini e nel tempo.


message 28: by Amaranta (last edited Apr 09, 2023 11:41AM) (new)

Amaranta | 4627 comments 3/26 - LETTERA E- Middlemarch di George Eliott

“Noi esseri mortali, uomini e
donne, patiamo parecchie delusioni
fra la prima colazione e l'ora della
cena, tratteniamo molte lacrime e
dissimuliamo le nostre labbra
livide, e se ci viene chiesto che cosa
abbiamo rispondiamo: Oh, niente!.
È l'orgoglio che ci sostiene; e
l'orgoglio è una buona cosa quando
ci spinge solo a nascondere le
nostre ferite, e non a infliggerne
agli altri.”


Ho concluso finalmente questo viaggio, già intrapreso una prima volta senza successo.
Un microcosmo perfetto, Middlemarch, in cui il paradigma dell’uomo si esplica nella sua ordinarietà, una linea continua e costante, senza picchi. Ogni personaggio è il simbolo di un vizio o di una virtù che si fa rivivere fra le pagine. Ho trovato la lettura nel complesso piacevole anche se un po’ farraginosa e a tratti discontinua nei passaggi fra un capitolo e l’altro. Invece mi hanno piacevolmente colpito le citazioni ad inizio di ogni capitolo, davano il senso di quanto aspettarsi.
La fine poi abbastanza scontata e in cui si scorge la mano femminile.


message 29: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments 4/26 - LETTERA B - - Amras di Thomas Bernhard

Un lungo racconto in cui i miasmi della morte si intersecano a quelli della follia. La morte aleggia sulle pagine come uno spirito pronta a raccogliere chi ha già segnato. Una voce narrante, un giovane che vive in simbiosi con il fratello, entrambi reduci da un tentativo di suicidio che non ha risparmiato i loro genitori. E’ la morte che agognano, che li ha rifiutati quando non avrebbe dovuto ed è lo spasimo verso di essa che si espande nella mente dei protagonisti, attraverso incubi, allucinazioni, studi e parole non dette. Il linguaggio è frammentario, necessario all’io narrante per creare quella sensazione di instabilità, di incertezza che arrivi fino al lettore. E la natura in cui si muovono non dà requie ai ragazzi, la vivono senza vederla.
Un monologo graffiante, duro ma molto intenso.


message 30: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments 5/26 LETTERA G Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda


Era da tanto che volevo leggerlo e finalmente mi sono decisa. L'entusiasmo iniziale e il climax che porta al delitto mi avevano caricato positivamente. Dopo però qualcosa è andato storto per me. Il linguaggio mi ha affaticato moltissimo e pur leggendo attentamente perdevo il filo discorso, mi ritrovavo a dover tornare indietro più e più volte e questa prosa arzigogolata me lo ha reso odioso. La terza stella solo per alcuni sprazzi bellissimi, per le macchiette divertenti e giocose.


message 31: by Amaranta (last edited Aug 17, 2023 10:04AM) (new)

Amaranta | 4627 comments 6/26 - LETTERA F Malombra di Antonio Fogazzaro

"Per un'anima. Per un'anima che accettasse, che volesse da me, per sé sola, le creazioni del mio ingegno e del mio cuore; per un'anima chiusa a tutti fuor che a me, com'io sarei chiuso in lei. Dovrebbe essere appassionata e pura come il puro cielo. Noi ameremmo insieme, uno attraverso l'altro, Dio e il creato con un amore di potenza sovrumana. Pare a me che saremmo forti nella nostra unione, come tutta questa gente non sospetta neppure che si possa esserlo, più forti del tempo, della sventura e della morte; pare a me che intenderemmo l'essere delle cose, il loro
spirito; che ci attraverserebbero la mente visioni del nostro avvenire, splendori”


Un romanzo romantico per eccellenza, dove la nostalgia, la follia, l’amore, la distanza, lo struggimento sono gli ingredienti perfetti.
Per quanto può un’anima vagare nelle tenebre senza perdersi, senza trovare il suo alter ego? Cosa porta a superare il gradino che porta l’amore senza confini verso la follia più totale? Forse il dolore? La paura? Silla e Marina si perdono in questi anfratti e trascinano con loro tutti gli altri personaggi: la giovane Edith, simbolo di purezza e amore filiale; il conte, la cui unica colpa è aver dato rifugio ad un’anima in pena, il tedesco Steinegge, che alla loro ombra vive di riflesso le loro pene.
E’ un romanzo forte, denso. Ci sono passi di rara bellezza, paesaggi notturni descritti splendidamente.
Su tutto aleggia il mistero e la certezza che alla fine qualcosa di tragico succederà.


message 32: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments 6/26 - LETTERA J Patricia Brent, zitella di Herbert George Jenkins

Come mi sono divertita!
Un romanzo delizioso, frizzante, colorato, divertente e impavido. E ogni tanto ci vuole anche questo.


message 33: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments 7/26 - LETTERA F Malombra di Antonio Fogazzaro

"Per un'anima. Per un'anima che accettasse, che volesse da me, per sé sola, le creazioni del mio ingegno e del mio cuore; per un'anima chiusa a tutti fuor che a me, com'io sarei chiuso in lei. Dovrebbe essere appassionata e pura come il puro cielo. Noi ameremmo insieme, uno attraverso l'altro, Dio e il creato con un amore di potenza sovrumana. Pare a me che saremmo forti nella nostra unione, come tutta questa gente non sospetta neppure che si possa esserlo, più forti del tempo, della sventura e della morte; pare a me che intenderemmo l'essere delle cose, il loro
spirito; che ci attraverserebbero la mente visioni del nostro avvenire, splendori”


Un romanzo romantico per eccellenza, dove la nostalgia, la follia, l’amore, la distanza, lo struggimento sono gli ingredienti perfetti.
Per quanto può un’anima vagare nelle tenebre senza perdersi, senza trovare il suo alter ego? Cosa porta a superare il gradino che porta l’amore senza confini verso la follia più totale? Forse il dolore? La paura? Silla e Marina si perdono in questi anfratti e trascinano con loro tutti gli altri personaggi: la giovane Edith, simbolo di purezza e amore filiale; il conte, la cui unica colpa è aver dato rifugio ad un’anima in pena, il tedesco Steinegge, che alla loro ombra vive di riflesso le loro pene.
E’ un romanzo forte, denso. Ci sono passi di rara bellezza, paesaggi notturni descritti splendidamente.
Su tutto aleggia il mistero e la certezza che alla fine qualcosa di tragico succederà.


message 34: by Amaranta (last edited Aug 17, 2023 10:17AM) (new)

Amaranta | 4627 comments 8/26 - LETTERA O Giuda di Amos Oz

Avevo già cominciato questo libro, ma non era il momento giusto per me per apprezzarlo. Ho fatto un altro tentativo ed è andato bene.
Al di là del romanzo, che si disloca fra le vie notturne di una Gerusalemme silenziosa e una casa in rovina e abbandono con figure ombre che la abitano, su questo di esso si posa una solitudine polverosa di cui i protagonisti si nutrono e che diventa essa stessa parte integrante del libro.
E’ in qualche modo un grido ad abbandonare tutti gli stereotipi, tutte le costruzioni mentali e trovare sempre, in ogni cosa una nuova strada. Giuda è il traditore per eccellenza. Ma se fosse invece lui il fulcro nodale per la macchinosa ascesa di Gesù verso il proprio Destino? Se solo attraverso di lui si fosse compiuta la volontà di Dio? Se fosse l’unico vero puro seguace che ha offerto la sua vita per Lui?
E’ questo che stupisce. Trovare una nuova lettura a ciò che normalmente viene dato per assodato e certo. E dovrebbe essere un monito per noi, una lezione da portare ogni giorno con sé nell’incontro con l’altro.
La lettura scivola veloce, i personaggi sfuggono fra l’oscurità della casa, ma è questa la loro bellezza.


message 35: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments 9/26 LETTERA I Hedda Gabler di Henrik Ibsen

Le donne di Ibsen sono fortissime. Hanno carattere e carisma e affrontano la vita in maniera sprezzante e anticonformista.
Per questo non stupisce Hedda, che rientra perfettamente nel prototipo Ibseniano. E’ una donna cinica e spietata che non esita a plasmare la vita di un povero uomo per il suo tornaconto personale. Ma le cose non vanno come vorrebbe lei e la fine è chiara.
Brucia in queste pagine la cattiveria della donna, la volontà di volere asservire tutti al suo volere, non importa se a danno di qualcuno. Anzi, una pistola e un uomo nella disperazione possono sempre aiutare. Tutto il dramma ruota attorno a Hedda, forte e volitiva, che non si piega ad una vita che potrebbe essere fatta di rinunce e privazioni, in contrasto con il marito, debole e accomodante e agli altri personaggi che pendono dalle sue labbra.
Ibsen sonda l’animo umano nelle pieghe più turpi e recondite, rendendo il dramma attualissimo.


message 36: by Amaranta (new)

Amaranta | 4627 comments 10/26 - sostituisco la LETTERA V La vita assassina di Felix Vallotton

Può un essere umano avere un destino già segnato, portatore involontario di sventure e morte?
Nel caso di Jacques Verdier questo è possibile. E la sofferenza che ne deriva dalla presa di coscienza della sua condizione è il filo del romanzo. Una sofferenza che matura nel tempo. E che può portare ad una unica e sola conclusione.
Vallotton è un pittore, racconta attraverso Verdier di una Parigi luminosa e bagnata, dei suoi giardini luminescenti, delle giornate di sole radiose e trasferisce sul protagonista l’amore per l’arte e le belle arti in genere.
La prova di scrittura è ben riuscita, la solitudine della vita di Verdier diventa schiacciante per il lettore e prende respiro nei pochi momenti di felicità dello stesso. La tensione si accumula con l’assottigliarsi delle pagine. La fine forse un po’ frettolosa. Serviva più pathos per completarne il quadro.


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