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Febbraio 2023 - Grecia
Come sempre una bellissima presentazione!
Dei due premi Nobel per la letteratura, Seferis ed Elytis, ho letto qualche poesia qua e là ma mai un libro intero. Se vi piace la poesia consiglio anche Kostantinos Kavafis.
Io penso proprio che leggerò La canzone di Achille, dato che avevo apprezzato moltissimo Circe, sempre della Miller. Altrimenti ho sul Kindle Simposio, ma direi che non è la lettura adatta a questo periodo.
Dei due premi Nobel per la letteratura, Seferis ed Elytis, ho letto qualche poesia qua e là ma mai un libro intero. Se vi piace la poesia consiglio anche Kostantinos Kavafis.
Io penso proprio che leggerò La canzone di Achille, dato che avevo apprezzato moltissimo Circe, sempre della Miller. Altrimenti ho sul Kindle Simposio, ma direi che non è la lettura adatta a questo periodo.


https://www.youtube.com/watch?v=YQyxC...
maria wrote: "è la prima volta che leggo una presentazione, io ho già ascoltato su storytel Olympos: Vizi, amori e avventure degli antichi dei di Giorgio Ieranò ed ora sto ascolt..."
Benvenuta Maria 😊
Benvenuta Maria 😊
Benvenuta Maria!
@Georgiana grazie per il consiglio musicale, appena ho un attimo me lo ascolto con calma
@Georgiana grazie per il consiglio musicale, appena ho un attimo me lo ascolto con calma
Invito chi ha già letto La canzone di Achille (se ne parlava in un'altra discussione) a venire a scrivere anche qui la sua impressione, sono sicura che ne nascerà un bel confronto 😊 L'invito vale anche se avete già letto altri libri greci interessanti, così potremmo tutt* trarre spunto.

Caspita, l'ho finito da pochi giorni, riporto anche qui la recensione che ho scritto, è un libro che ho amato moltissimo!
RECENSIONE:
"In questo libro si parla di Amore, di Vita, di Morte, di valori umani, di Amicizia...quella vera...
In questo libro la Vita vince sulla Morte e l'Amore, in ogni sua forma, vince su tutto...
Non voglio davvero rovinarvi la sorpresa, vi basti sapere che questa storia mi ha emozionata, mi ha fatto piangere perchè mi ha ricordato quanto siamo terribilmente fragili e nello stesso tempo, quanto i sentimenti che proviamo possano renderci incredibilmente forti, permettendoci di mettere il bene degli altri al di sopra del nostro.
Un libro, di cui sappiamo bene l'epilogo, ma che nonostante tutto, a me ha parlato di speranza. Perchè l'animo umano non è solo fatto di cattiveria e di ombra, ma anche di Amore e di Luce, sta a noi decidere quale parte vogliamo far prevalere.
Ho amato Patroclo. Ho sofferto con lui, ho pianto per lui, ho tifato per lui dall'inizio alla fine, pur sapendo bene come sarebbe andata a finire.
Ma alla fine, il vincitore è proprio Patroclo, il migliore degli uomini."
Grazie per la tua recensione, Irene, sono contenta che ti sia piaciuto così tanto. Mi state facendo venire sempre più voglia di leggerlo 😊
Ecco l'elenco di (alcuni) autori greci: https://www.goodreads.com/topic/show/... Per quanto riguarda i greci antichi, vi prego di scusarmi se ho messo i nomi anglicizzati ma solo così potevo mettere il link alla loro pagina di Goodreads.

Te lo consiglio fortemente, sono curiosa di avere un confronto con il gruppo in merito a questo libro :)
Anche io voglio leggere Durrell e spero che sia allegro perché sono al secondo romanzo dell'anno pieno di ingiustizie (colpa mia che sono passata prima in Sudafrica e poi in Etiopia durante la dittatura Derg) e ho bisogno di leggerezza :)

Quante volte queste parole vengono odiate da studenti nelle scuole superiori di tutta Italia…
E poi invece c’ero io che su queste parole e su tutti i racconti e le vicende narrate nell’ora di epica, sognavo.
Ho preso questo libro incuriosita quando uscito, ma poi ho avuto sempre un po’ il timore di leggerlo, nonostante i pareri positivi che riceveva; lo temevo perché avrebbe potuto distruggermi tutti quei sogni fatti nelle lente ore in classe.
Ma poi è capitata l’occasione per la rubrica “Tu leggi? Io scelgo…” a cui partecipo, ed ho pensato che fosse un segno, che fosse finalmente arrivato il momento.
E adesso, mentre chiudo il libro con le lacrime agli occhi, penso che mai scelta avrebbe potuto essere più azzeccata, che forse ci sia stata la mano degli dei in questa scelta.
Da ragazzina, provavo sempre un sottile odio per le figure di questi dei irosi, vendicativi, sempre in lotta tra di loro e che usavano i semplici mortali come strumenti per prevalere uno sull’altro. Poi da adulta ho compreso come, quelle personificazioni non fossero altro che le immagini più immediate e lampanti delle lordure e delle brutture dell’animo umano, e rappresentino le dinamiche della nostra società.
Così si fanno prendere dall’invidia, dalla lussuria, dall’accidia, dalla brama di potere.
Ed è proprio la sete di gloria e di una fama immortale che ingabbia e condanna Achille, che lo rinchiude in una prigione che lo conduce al tormento perenne, all’autodistruzione, alla perdita del suo amore più grande, il migliore dei mirmidoni, a cui era finito per anteporre il proprio onore, in cui si è rinchiuso da solo, grazie alla continua insistenza della madre, la ninfa Teti, e da cui uscire, seppur con la morte, diventa la liberazione tanto agognata.
È straziante il momento in cui Achille stringe il corpo dell’amato Patroclo ormai defunto; è il momento in cui torna in sè e si maledice per averlo lasciato andare incontro alla morte.
È ironico come non sia il destino predetto dalle Moire a avanzare verso di noi, inesorabile, ma noi a farlo procedere nella direzione predetta, con tutte le nostre singole azioni.
Ma questa è la storia della guerra di Troia, che dura anni, con enorme spargimento di sangue e morti, e inganni e ripicche, quella che tutti noi conosciamo.
Madeline Miller però fa molto di più: scrive la storia dal punto di vista di Patroclo, l’esiliato senza patronimico, e dell’ amore per la vita del figlio di Peleo di Ftia. Racconta della loro vita, di come crescono e si formano, di come si conoscono e di come nasce e si sviluppa il loro amore. Si tratta di due semplici ragazzi, due giovani che desidererebbero soltanto vivere una vita normale, che riescono a godere di un vero periodo di felicità solo durante il periodo di addestramento di Chirone, lontano da tutto e tutti, e che vengono perseguitati da giochi di potere più grandi di loro, da quella guerra che sarà la loro sfortuna e dalle profezie che indicano la loro fine.
Due ragazzi che vorrebbero solo potersi amare, poter vivere la loro giovinezza liberi nei boschi e a contatto con la natura, studiando la musica, uno, e la medicina, l’altro. Sono: delicato, gentile e rispettoso, Patroclo, vivace, brillante e audace, Achille.
Arrivano dritti al cuore, vi prendono posto e non lo lasciano più.
“Smisi di cercare lo scherno, il pungiglione dello scorpione nascosto tra le parole di lui. Diceva ciò che pensava e restava stupito quando gli altri non facevano lo stesso. Qualcuno avrebbe potuto scambiare quel tratto per ingenuità. Ma non è una caratteristica del genio andare sempre dritto al cuore?”
Nessuno comprende la loro unione, proprio per la loro diversità e per la stirpe, che tanto influisce sulle opinioni degli uomini e segna il destino dei due ragazzi, chiunque incontrino, nonostante i loro sentimenti e nonostante come si comportino.
Si porteranno dietro fino alla fine il fatto di essere un semidio Achille, e l’altro un semplice mortale, apparentemente incapace e fragile.
Ma Patroclo sarà l’unico davvero libero di scegliere e che deciderà di sacrificare la propria vita per amore, e soprattutto in nome della pace, per fermare gli inutili spargimenti di sangue di quella guerra che i due non avrebbero nemmeno voluto.
Le persone che incontra vengono tutte segnate dalla sensibilità di Patroclo, dalla sua gentilezza, dalla sua cura, da Briseide ai compagni di campo che vengono da lui curati.
Perfino il geniale Odisseo si batte per fargli avere degna sepoltura. E sempre lui, riesce a infrangere anche la fredda corazza di Teti e farsi concedere il riconoscimento meritato, anche se solo dopo morto.
Achille si fa schiacciare dalle pressioni di tutti quelli che lo circondano, del padre Peleo che lo vuole all’altezza di un principe, della madre che lo vuole degno di un dio, dei re che lo vogliono in guerra, “maschio” e pronto a dare la propria vita per la gloria e per vincere Troia.
Finisce per dimostrarsi il più fragile dei due, quello che cede ai desideri di fama e alla difesa del proprio orgoglio, perdendo di vista ciò che veramente conta: i propri sentimenti. Ed è qualcosa di cui è destinato a pentirsi amaramente, punito con un dolore infinitamente grande e sproporzionato.
La conclusione però ci fa riappacificare con la vita, ci permette di ricordarci che, nonostante tutte le ingiustizie ribadite qui, il solo vero cattivo (Pirro) trova la sua nemesi, Achille torna in sè ed è capace di nuovo di un gesto di compassione, e Patroclo riesce ad essere più vivo che mai e più umano che mai, e portare la parte di sè più importante e che riesce a squarciare il velo dell’indifferenza: i ricordi di cui ha pieno il cuore.
“Forse, tra gli dei certe cose passano per virtù. Ma che gloria c’è nel togliere una vita? Moriamo così facilmente. Vuoi che diventi un altro Pirro? Lascia che ciò che si racconta di lui sia qualcosa di più.”
@Emanuela grazie per aver riportato la tua recensione anche qui, spero che ne nasca un fruttuoso scambio di opinioni. Ripasserò anch'io a commentare quando lo leggerò 😊

Me lo auguro!
Non vedo l’ora di conoscere la tua opinione e spero che in questo momento ti aiuti.

Che bella raccolta di libri #maiunagioia XD
Domani inizia febbraio e inizierò The Corfu Trilogy: My Family and Other Animals; Birds, Beasts and Relatives; and The Garden of the Gods di Gerald Durrell.
Spero che non mi deluda e mi regali un po' di spensieratezza.
Di lui ho già letto proprio per questo gruppo Io e i lemuri per il Madagascar 3 anni fa quindi diciamo che non è un salto nel buio :)
Spero che non mi deluda e mi regali un po' di spensieratezza.
Di lui ho già letto proprio per questo gruppo Io e i lemuri per il Madagascar 3 anni fa quindi diciamo che non è un salto nel buio :)
Pao wrote: "Domani inizia febbraio e inizierò The Corfu Trilogy: My Family and Other Animals; Birds, Beasts and Relatives; and The Garden of the Gods di Gerald Durrell.
Spero ch..."
Io ho letto solo il primo, ma mi sento di dire che non può deluderti!
Spero ch..."
Io ho letto solo il primo, ma mi sento di dire che non può deluderti!
Confermo ho letto introduzione e primo capitolo e mi sono già fatta 4 risate, ci volevano proprio :)
Pao wrote: "Confermo ho letto introduzione e primo capitolo e mi sono già fatta 4 risate, ci volevano proprio :)"
Ottimo, mi fa piacere 😊
Ottimo, mi fa piacere 😊
Irene wrote: "Io ho da scegliere tra Odissea, Il canto di Calliope e Circe, vi farò sapere :)"
Con Odissea e Circe secondo me vai sul sicuro, stupendi entrambi. Il canto di Calliope invece non l'ho letto, ma mi incuriosisce.
Con Odissea e Circe secondo me vai sul sicuro, stupendi entrambi. Il canto di Calliope invece non l'ho letto, ma mi incuriosisce.

Irene wrote: "Sapete, credo che inizierò l'Odissea <3 voglio leggerlo prima di Circe, su cui ho grandissime aspettative :) a seguire Il canto di Calliope :)"
Buone letture allora 😊
Buone letture allora 😊

La canzone di Achille
Cantami, o Miller, l'amore del Pelide Achille..
Una storia che già conosciamo, da un punto di vista diversa, quella di Patroclo.
Come per Circe, anche qui veniamo a conoscenza dell'uomo dietro il mito. Non solo la sua grandezza cantata dagli Aedi, ma le sue fragilità, i suoi sentimenti, le sue frustrazioni.
Un amore grande, nascosto per anni dagli occhi indiscreti, talmente delicato da fare a pugni con la forza e la possanza di un semidio; talmente forte da riuscire a piegare il volere di una ninfa che odia i mortali.
Achille piè veloce.
Achille cuore grande.

Ho prenotato La canzone di Achille su MLOL e ho solo due persone davanti, non vedo l'ora che arrivi il mio turno 😊

Buona lettura! Spero ti piaccia ^__^ io alla fine ho pianto :-/ ahahah ultimamente sono diventata una romanticona.

Qui vi lascio un mio breve pensiero:
https://www.goodreads.com/review/show...
Georgiana wrote: "Finito Ultime della notte. Non mi è dispiaciuto come pensavo, forse perché in questi giorni mi sento un po' "avvocato del diavolo". Penso, anzi, di continuare la serie, forse addirit..."
Hai fatto bene allora a non farti influenzare da me :)
Hai fatto bene allora a non farti influenzare da me :)

😁

Ho letto velocissimamente (perchè non riuscivo a staccarmi) Itaca per sempre di Malerba, iniziato titubante ma capace di avvilupparmi nelle sue spire psicologiche. Il mito, ovviamente, è il ritorno di Ulisse ad Itaca. La narrazione è composta da capitoli alternati dai pov di Ulisse e di Penelope. A partire dalla base omerica, Malerba costruisce una trama che è più mentale che reale, in cui si susseguono i dubbi, le paure, i pregiudizi e i sospetti di due persone, divisi da venti anni di separazione forzata. Ma qui sta il bello: Ulissa sarebbe potuto arrivare molto prima a casa, se non avesse ascoltato il richiamo del mare e dell'avventura, se non si fosse fermato in ogni singolo porto e se avesse tenuto maggior fede alla parola data a Penelope. Non solo: il nostro malizioso eroe, che mi sta cordialmente antipatico, si presenta a casa travestito, perchè vuole vedere se la moglie lo tradisce. Io boh, da che pulpito. Ed allora Penelope, che scema non è, e neanche cieca, decide di smuovere un po' le macchinazioni del marito, facendolo ben presto pentire delle sue azioni nei suoi confronti. Non so, è cominciato con il punto di vista di Ulisse molto misoginistico e sessista, ma poi con Penelope è uscito fuori un personaggio magnifico. Malerba ha proprio rivoltato le carte e mescolato i fili della narrazione, dando profondità a personaggi che, a mio avviso, nella lettura dell'originale Odissea mi son sembrati troppo bidimensionali. Questo, però, è un discorso che si amplia all'epica, alla letteratura delle origini ed ai canoni della narrazione "europea". Troppa carne al fuoco. Sta di fatto che lo consiglio, comprato a caso, è stato proprio una sorpresa. Malerba è riuscito ad avvicinare i personaggi alla tragicità del teatro greco di Eschilo e di Sofocle.
Sto felicemente leggendo The Two Faces of January, ed anche qui la psicologia dei personaggi è l'impalcaura su cui si regge la trama. Rimango incollata alle pagine per capire come reagiranno ad ogni mossa "dell'avversario". A questo libro ho affiancato Akropolis, che mi sto centellinando: Manfredi racconta in maniera chiara la storia, il mito, le origini, la storia, la cultura di Atene, prendendo spunto dai suoi viaggi e dalle sue conoscenze personali. Sto felicemente scoprendo la Storia greca, dopo averla studiata velocissimamente alla triennale attraverso la Storia dell'Arte Antica.
Arybo ✨ wrote: "Καλημέρα!
Ho letto velocissimamente (perchè non riuscivo a staccarmi) Itaca per sempre di Malerba, iniziato col il piede sbagliato ma capace di avvilupparmi nelle sue spire psicolog..."
Bene, vedo che la Grecia ti ha ispirato :)
Di Malerba ho letto solo Il fuoco greco, che mi era piaciuto molto, grazie anche alla scrittura che ho trovato magnifica. Prima o poi dovrò leggere altro di suo.
Ho letto velocissimamente (perchè non riuscivo a staccarmi) Itaca per sempre di Malerba, iniziato col il piede sbagliato ma capace di avvilupparmi nelle sue spire psicolog..."
Bene, vedo che la Grecia ti ha ispirato :)
Di Malerba ho letto solo Il fuoco greco, che mi era piaciuto molto, grazie anche alla scrittura che ho trovato magnifica. Prima o poi dovrò leggere altro di suo.

Ero un po' scettica, perché non si parla poi così bene di questo libro, invece devo dire che mi è piaciuto. In primis, il fatto che si parlasse di donne, di coloro che hanno solo sofferto a causa della Guerra di Troia, che fossero greche o troiane. E' stato un viaggio nella mitologia greca nel dopo la guerra, con le mura di Troia distrutte e i greci che si preparano a tornare a casa. Ogni evento, ogni avventura, ogni cosa è narrata da parte delle donne: Penelope, che scrive lettere al marito smarrito; le Troiane, che aspettano di sapere quale sarà la loro sorte; le dee, da cui tutto ha avuto origine, e tante altre. Scritto molto bene, a tratti poetico, è una lettura molto scorrevole e coinvolgente.

Decisamente una lettura piacevole e divertente. Avevo letto tanti anni fa La mia famiglia e altri animali e mi ero fatta grasse risate quindi in parte mi aspettavo altrettanto divertimento da questo secondo capitolo della trilogia corfiota ma c'era sempre il rischio che il divertimento precedente fosse dovuto alla giovane età. E invece no! Le avventure del giovane Durrell, della sua famiglia e dei millemila animali che ospita nel suo "studio" sono stati veramente una piacevole compagnia. Prima o poi leggerò anche il terzo libro della trilogia e poi probabilmente proverò a leggere anche qualcosa del suo fratello maggiore, Lawrence Durrell, con calma. Intanto la mia wish list si è allungata parecchio ;-)
Quante soddisfazioni che ci sta regalando la Grecia io sto leggendo molto lentamente ma con molto divertimento il primo libro di Durrell.
@Stefania se leggi qualcosa del primogenito facci sapere, non sono così convinta che quello con talento letterario fosse lui (anche se a quanto pare ha avuto una "carriera" di tutto rispetto) :)
@Stefania se leggi qualcosa del primogenito facci sapere, non sono così convinta che quello con talento letterario fosse lui (anche se a quanto pare ha avuto una "carriera" di tutto rispetto) :)
@Beb interessante! Magari prima o poi lo leggerò anch'io :)
@Stefania anche io come te e Pao sono curiosa di sapere come sono i libri di Lawrence Durrell. Anzi credo di avere anche qualcosa di suo in wishlist (non sono sicura dato che la mia wl è chilometrica ahah). Se leggi qualcosa di suo facci sapere :)
@Stefania anche io come te e Pao sono curiosa di sapere come sono i libri di Lawrence Durrell. Anzi credo di avere anche qualcosa di suo in wishlist (non sono sicura dato che la mia wl è chilometrica ahah). Se leggi qualcosa di suo facci sapere :)

Per la Grecia le letture non mancano invece! Ammetto di non apprezzare molto i retellings di miti greci (in passato ho letto Circe e ne sono rimasta delusa).
Quindi ho cercato altrove e ho letto Antigone, opera teatrale di Sofocle. Conoscevo vagamente l'argomento ma non avendo fatto studi classici la letteratura greca la conosco solo fino ad un certo punto e uno dei miei obbiettivi a lungo termine è colmare un po' questa lacuna. Le tragedie classiche sono più impegnative (mi era già capitato con Edipo re) di quelle più moderne (come Shakespeare), soprattutto nella parte del coro. Comunque non mancano assolutamente gli spunti di riflessione, anzi.
Outis wrote: "Dopo mesi di latitanza, eccomi con una nuova lettura. Purtroppo i paesi rimasti sono anche i più difficili ed, Europa a parte, spesso faccio fatica a trovare qualcosa da leggere.
Per la Grecia le l..."
Non ti preoccupare Outis, partecipa se e quando vuoi :)
Hai ragione, le tragedie classiche sono impegnative da leggere, ma a me piacciono molto, in particolare l'Antigone è una delle mia preferite.
Per la Grecia le l..."
Non ti preoccupare Outis, partecipa se e quando vuoi :)
Hai ragione, le tragedie classiche sono impegnative da leggere, ma a me piacciono molto, in particolare l'Antigone è una delle mia preferite.

L'isola:appassionante saga familiare tutta concentrata in mezzo secolo di storia dal 1939 al 2001 nella baia di Plaka, davanti all'isoletta di Spinalonga a Creta, antica fortezza veneziana e poi turca, convertita a lebbrosario dal governo greco all'inizio del Novecento, una malattia incurabile per lungo tempo, molto toccante e con una buona caratterizzazione dei personaggi.
Ultime della notte: primo romanzo giallonoir di Markaris del suo commissario Kostas Charitos ambientato in un'Atene di inizio anni '90, alle prese col traffico di esseri umani dagli ex Paesi comunisti. In certi punti risulta un po' ridondante ma prende.
Nelle isole del sole: Gli italiani nel Dodecaneso dall'occupazione al rimpatrio: un bel saggio storico sul Dodecaneso italiano (1912-1947) dal punto di vista politico, sociale, culturale, militare economico e amministrativo. Molto interessante la parte durante la Seconda guerra mondiale, l'arcipelago dopo l'armistizio italiano e le atrocità naziste contro la comunità ebraica rodiota, fino all'annessione dell'arcipelago - come pegno di guerra - alla Grecia aggredita dall'Italia nel 1940.
Delitto a Mykonos: interessantissimo giallonoir ambientato in un'estate del 1955 nell'assolata e splendida isola di Mykonos, già meta del jetset internazionale, dove si consuma un misterioso delitto su una spiaggia... consiglio vivamente per chi ama come me le atmosfere glamour del Mediterraneo.
Έγκλημα στο Κολωνάκι: altro splendido giallonoir di Maris ambientato ad Atene nel 1953, una capitale greca molto diversa da quella di oggi, fumosa e misteriosa durante il tumultuoso sviluppo del secondo dopoguerra e post-guerra civile. Un ricco e famoso pittore viene misteriosamente assassinato nel quartiere altoborghese di Kolonaki, vicino al Parlamento, inizia una caccia all'uomo mentre emergono le collusioni filonaziste del pittore...
L'ultimo rebetiko: romanzo thriller e storico in una Salonicco occupata dalla Wehrmacht nell'inverno 1942-1943, quando l'intera comunità ebraica sefardita della città venne sradicata dalla "Gerusalemme dei Balcani" e deportata nei campi di sterminio. Una storia che cattura fino all'ultima pagina e che trova il suo cuore in una "ouzeria" cittadina, meta di partigiani, delatori e spie in incognito e fa da sfondo a una storia d'amore impossibile tra un partigiano greco e la sua amata, anche lei nella Resistenza ma ebrea...
Greco Moderno: romanzo per ragazzi a tema gay molto carino. I due protagonisti sono due giovani, un universitario e un liceale nella Salonicco del 2012, l'anno del primo Pride della città. Una storia di coming out, di proteste giovanili contro l'austerità "imposta" dalla UE e la recessione economica del paese e soprattutto di amore tra due giovani uomini.
Edoardo wrote: "Ho un amore sconfinato per la nazione e la cultura greca, specie quelle moderne! Ho un bel po' di romanzi e saggi da consigliare qui... siete pronti? Eccoli :-)"
Wow, ma grazie! Toglimi una curiosità: leggi in greco (moderno)? Perché ho visto che uno dei libri che consigli è in greco...
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Emblema, per saperne di più -> https://it.wikipedia.org/wiki/Stemma_...
Motto Ελευθερία ή Θάνατος cioé Elefthería í Thánatos che vuol dire Libertà o morte
Capitale: Atene (quasi 700 mila abitanti)
Forma di governo: Repubblica parlamentare
Lingua: greco moderno
Abitanti: circa 10 milioni
Valuta: euro
Festa nazionale: 25 marzo
Inno: Ύμνος εις την Ελευθερίαν cioé Ýmnos is tin Eleftherían che significa Inno alla Libertà -> per maggiori dettagli https://it.wikipedia.org/wiki/%C3%9Dm...
https://www.youtube.com/watch?v=5VkPR...
Forse non tutti sanno che l'inno greco è anche l'inno di Cipro.
Letteratura
La Grecia vanta 2 premi Nobel per la letteratura: Giorgos Seferis nato nell'impero ottomano e vincitore nel 1963 e Odysseas Elytis nel 1979 ma probabilmente gli autori greci (fisolofi o autori di teatro) più famosi rimangono quelli morti secoli fa che si studiano a scuola.
Fra gli autori moderni citiamo il Camilleri ellenico Petros Markaris.
Musica
Tutti siamo in grado di canticchiare una canzone greca: si tratta della colona sonora di Momenti di gloria composta da Evangelos Odysseas Papathanassiou più noto come Vangelis -> https://www.youtube.com/watch?v=8a-Hf...
Ma quanti sanno ballare il Sirtaki la danza popolare greca? Per maggiori dettagli -> https://it.wikipedia.org/wiki/Sirtaki
Più difficile ancora è conoscere l'unica canzone greca che ha vinto l'Eurivision Song Contest si tratta My number one cantata da Helena Paparizou nel 2005 -> https://www.youtube.com/watch?v=rcOwv...
Sport
La Grecia è la culla delle Olimpiadi e per questo motivo nella sfilata delle nazioni durante le cerimonie di apertura sfila sempre per prima davanti agli altri paesi che sfilano in ordine alfabetico (l'ultimo paese è invece la nazione ospitante).
Tuttavia anche se ha una lunga tradizione non ha tantissime medaglie: solo 35 ori di cui 10 conquistati nella prima edizione del 1896 proprio ad Atene, lo sportivo con più medaglie vinte è Pyrros Dimas capace di vincere 3 ori e un bronzo nel sollevamento pesi. Per quanto riguarda le paraolipiadi la Grecia conta ben 20 medaglie d'oro e l'atleta più rappresentativo è Charalampos Taiganidis che nel nuoto ha vinto 10 medaglie di cui 4 d'oro.
Pur vantando partecipazioni anche ai giochi invernali non vanta medaglie nelle versioni invernali.
Non è però tutta rosa e fiori la storia del sport greco: proprio alla vigilia delle olimpiadi di casa nel 2004 c'è stata la caduta degli dei Konstantinos Kenteris e Ekaterini Thanou già medagliati alle olimpiadi che inscenarono un finto incidente per evitare i test antidoping e furono costretti a rinunciare ai giochi di casa.
Nella storia dello sport europeo c'è sicuramente la vittoria della nazionale di calcio maschile agli europei del 2004.
Tuttavia adesso il greco più famoso al mondo è Giannis Antetokounmpo cresciuto in Grecia ma figlio di genitori nigeriani MVP e vincitore del campionato NBA nel 2021 con i Milwaukee Bucks.
Questo paese ha ben 18 siti inseriti nella Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO:
- Tempio di Apollo Epicurio a Bassae (1986)
- Acropoli di Atene (1987)
- Sito archeologico di Delfi (1987)
- Sito archeologico di Epidauro (1988)
- Città medievale di Rodi (1988)
- Le Meteore (1988)
- Monte Athos (1988)
- Monumenti paleocristiani e bizantini di Salonicco (1988)
- Sito archeologico di Olimpia (1989)
- Sito archeologico di Mystras (1989)
- Isola di Delo (1990)
- Monasteri di Daphni, Ossios Loukas e Nea Moni (1990)
- Il Pythagoreion e l'Heraion di Samo (1992)
- Sito archeologico di Verghina (1996)
- Sito archeologico di Micene e Tirinto (1999)
- Centro storico di Chorá con il Monastero di San Giovanni "il teologo" e la Caverna dell'Apocalisse sull'isola di Patmos (1999)
- Antica città di Corfù (2007)
- Sito archeologico di Filippi (2016)
Per maggiori dettagli -> https://it.wikipedia.org/wiki/Patrimo...
Se volete unirvi al GdL è sufficiente leggere un libro ambientato in questo paese o di un autore nativo di questa nazione.
Per aiutarvi nella scelta qui trovate la discussione sui libri per ambientazione e qui per autore.