Lo Scaffale Tematico discussion
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Titolo: Posto sbagliato, momento sbagliato
Pagine: 377
Premetto che i thriller non sono il mio genere preferito, anzi solitamente me ne tengo alla larga. Per inserirne uno in wishlist bisogna che la sinossi mi attiri parecchio, tanto da superare la mia ritrosia verso questo genere super inflazionato.
Questo romanzo mi aveva incuriosita non poco, ne avevo sentito parlare bene e non ho resistito alla tentazione di leggerlo.
Ebbene mi ha catturata! E' un page turner, si fa fatica a smettere di leggerlo perché genera assolutamente dipendenza. Ho trovato affascinante il fatto che la storia venga raccontata a ritroso, in un modo molto originale.
L'autrice è abilissima a confondere le acque, tanto che le ultime scoperte colgono del tutto di sorpresa.
Devo ammettere che sul finale ho pensato che i tasselli si incastravano in modo un po' troppo perfetto per i miei gusti. Insomma il cerchio si chiude in ogni suo punto e questa cosa fa sembrare tutto molto finto. Specialmente quando viene rivelato che (view spoiler)
Nonostante questo consiglio la lettura.

Titolo: I classici del fumetto di Repubblica n. 1: Corto Maltese
Pag: 366
Una piacevolissima scoperta, pur non essendo una grande cultrice e appassionata di fumetti di tanto in tanto ne leggo qualcuno, Corto Maltese mi mancava.
Due storie molto diverse tra di loro ma molto intriganti.
Nel primo racconto, la Ballata del mare salato, spiccano dei personaggi davvero notevoli da Rasputin, al misterioso Monaco, dai 2 naufraghi Pandora e Cain, fino agli indigeni che parlano Veneto. Lo sfondo storico, la vicenda è ambientata nel 1914, e la collocazione geografica, nella Melanesia, contribuiscono a rendere la trama avvincente.
Il secondo, Favola di Venezia, è una porta in sé tutta la magia del racconto giallo, sullo sfondo magico della città di Venezia in cui realtà e finzione si mescolano e si fondono.

Titolo: Grande meraviglia di Viola Ardone (@Virè)
Pagine 304
Premesso che ho letto diversi libri della Ardone (primo su tutti Il treno dei bambini, bellissimo, a cui fa un riferimento anche in questo, mi pare, citando uno dei bambini mandato in Emilia Romagna e rimasto poi in contatto con i suoi "genitori adottivi") anche questo mi è piaciuto molto; vengono trattati temi delicati, la pazzia (che in tanti casi, prima della legge Basaglia, tale non era, ma solo uno uno dei tanti modi per liberarsi di una persona scomoda o con qualche problema); la protagonista, Elba, nasce in un manicomio perchè lì è rinchiusa sua madre e quello diventa il suo mondo, pur non essendo pazza, finchè non arriva il dottorino Fausto Meraviglia, che vuole rivoluzionare l'andamento dell'istituto e portare Elba in primis fuori da quel mondo, per integrarla nella realtà. Meraviglia non è un personaggio simpatico, è un egoista, egocentrico, con una famiglia che, secondo i suoi canoni deve idolatrarlo e riaccoglierlo a braccia aperte ogni volta che ritorna da una sua avventura sentimentale.
Una volta vecchio, Meraviglia capirà quanto importante la costruzione di un passato per vivere un presente sereno, sebbene il suo motto rimarrà sempre "futtitenn" (Fregatene, pre i non napoletani).

Titolo: La cura sbagliata
Pagine: 40
Racconto sci-fi non particolarmente brillante in cui i disturbi mentali vengono curati tramite apparecchi elettronici simili ad elettrodomestici che si possono installare comodamente a casa e mimetizzare nell'arredamento. Se non volete sapere il finale fermatevi qui, ma è talmente scialbo che vi sconsiglio la lettura. Il protagonista, che ha una mania omicida, ne acquista uno ma il commesso gli vende il prodotto tarato sulla psiche dei marziani. Mentre in negozio si accorgono dell'errore e parte una caccia all'uomo per fermarlo prima che l'apparecchio gli provochi danni ignoti, il protagonista si sottopone alla cura. Quando finalmente lo trovano sostiene di stare bene ed essere guarito, mentre in realtà si è convinto di essere marziano e progetta di torturare la vittima della sua mania. Meh.

Titolo Parlami d'amore di Silvio Muccino e Carla Vangelista
Pag 400
Un libro che ho trovato incalzante nelle tematiche trattate .
Il personaggio che mi ha interessato maggiormente è Nicole, il suo percorso psicologico dal matrimonio in crisi e il suo bisogno di amore.
Sasha e il suo passato da superare, un'infanzia molto va segnata dai genitori.
Alcune parti le ho trovate veramente meravigliose .
4⭐️
6.1.2024
Cerca questo libro su Goodreads: Parlami d'amore https://www.goodreads.com/book/show/9...

Titolo: Avevano spento anche la luna
Pagine: 298
La giovane Lina viene deportata dalla Lituania assieme alla sua famiglia. Con la sua arte cercherà di sopravvivere alle difficoltà imposte dalla situazione.
Un romanzo molto toccante che tocca un tema abbastanza sconosciuto: la deportazione delle popolazioni baltiche da parte del regime comunista russo durante i primi anni della Seconda Guerra Mondiale. E' un libro molto importante perchè racconta in modo romanzato (e quindi accessibile a tutti) un tema così difficile che è sempre rimasto un po' nascosto. Come dice l'autrice nelle note finali, anche quando sono tornate dalla deportazione queste persone non potevano raccontare nulla perchè erano comunque minacciate dal regime. Solo negli ultimi anni i fatti sono usciti allo scoperto e questo libro dimostra quanto queste operazioni fossero agghiaccianti.
Stile scorrevole che fa rimanere incollati al libro e storia straziante che fa lacerare il cuore.
Se proprio volessi trovare un difetto, io avrei fatto un'edizione con la collaborazione di un artista che includesse anche i disegni di Lina sparsi tra i vari capitoli.

Titolo: I classici del fumetto di Repubblica n. 1: Corto Maltese di Hugo Pratt
Pag: 366
Nonostante lo avessi in libreria ormai da anni, insieme all'intera collana della Repubblica, non avevo avuto ancora modo di leggere uno dei capisaldi della fumettistica italiana. Particolare il protagonista, questo marinaio giramondo, irriverente, con un umorismo tutto suo che lo sostiene anche nelle situazioni più pericolose e particolari anche gli altri personaggi che partecipano a questa ballata del mare salato, primi fra tutti gli indigeni di estrazione veneta e il pazzo pirata Rasputin.
La seconda storia è invece una bella favola ambientata a Venezia, con un mistero da scoprire, uno smeraldo da inseguire, una loggia massone, i kapò sempre fanatici.
Una bella scoperta, seppur tardiva!

Titolo: Avevano spento anche la luna
Pagine: 304
Questo romanzo è stato straziante. Avevo letto "Una giornata di Ivan Denisovic" quindi avevo idea delle condizioni di un campo di lavoro in Siberia, ma non sapevo nulla delle deportazioni di massa di famiglie intere dai paesi Baltici occupati da Stalin. La delicatezza con cui l'autrice racconta le vicende della famiglia Vilkas, il contrasto tra la realtà e i ricordi di Lina della vita "normale", le dinamiche psicologiche tra i personaggi sono perfettamente studiate per comunicare straniamento e perdita di contatto con la vita precedente.
5 stelle meritatissime

Parola sbagliato
L' amore arriva sempre al momento sbagliato di Brittainy C Cherry
Pag 320
Un amore nato subito ma con tanti intoppi legati ai problemi familiari di entrambi.
Nulla di facile da gestire.
Ho adorato le lettere della gemella.
Anche il professore musicista è un personaggio che riesce ad esprimere il suo amore con parole semplici e coincise.
Molto bello
4,5⭐️
8.1.2024
Cerca questo libro su Goodreads: L'amore arriva sempre al momento sbagliato https://www.goodreads.com/book/show/2...

Titolo: Avevano spento anche la luna
Pagine: 304
Ci sono tantissimi romanzi che parlano dell'Olocausto, mentre sono molti meno quelli che trattano delle nefandezze commesse dai regimi comunisti, uno su tutti la Russia di Stalin.
Qui si parla di fatti storici di cui non ero a conoscenza, cioè della deportazione di persone considerate scomode per il partito provenienti dagli Stati che la Russia stalinista si era annessa: Lituania, Estonia e Lettonia.
Il romanzo è doloroso per come descrive la repentinità con cui muta improvvisamente la vita di queste persone che vengono prelevate malamente dalle loro case e costrette a viaggiare in condizioni disumane per arrivare in Siberia, dove troveranno una vita di continua lotta contro la fame, il freddo e la fatica di lavori stremanti.
L'autrice acuisce lo strazio nel lettore alternando alla narrazione la rievocazione di alcuni momenti della vita precedente la deportazione, quando avere il cibo in tavola era la norma e ci si poteva permettere anche il lusso di rifiutarlo.
Lina, la protagonista, vive tutto questo all'età di 15 anni ed è costretta a crescere in fretta, abbandonando i suoi sogni di frequentare una scuola di disegno. L'arte però sarà sempre il suo rifugio e diventerà anche un modo per comunicare ai posteri ciò che succede a lei e ai suoi compagni di prigionia.
Ho ammirato il suo coraggio e la sua forza anche nei momenti più devastanti, così come ho amato il personaggio di Elena, sua mamma. Elena, nonostante le privazioni e le cattiverie che è costretta a subire, mantiene sempre la sua profonda umanità e riesce, con la sua dolcezza , a fare breccia anche nei cuori più inariditi, come quello del calvo.
Mood: Ti presento un Amico
Titolo: Melody (@Maria)
Pagine: 256
La storia parte bene, ma ad un certo punto (non arriviamo neanche a metà) si sgonfia come un soufflé sfornato prima del previsto. Come dico sempre: poteva essere, ma non è stato.
Ho apprezzato molto la scelta del tema, il modo alternativo di esporlo e i messaggi che tenta di far passare. A mio avviso, forse, con troppa superficialità e con una protagonista che, a lungo andare, risulta pesante, noiosa e antipatica.
3 stelle per via dell'argomento trattato e per gli intenti.
Titolo: Melody (@Maria)
Pagine: 256
La storia parte bene, ma ad un certo punto (non arriviamo neanche a metà) si sgonfia come un soufflé sfornato prima del previsto. Come dico sempre: poteva essere, ma non è stato.
Ho apprezzato molto la scelta del tema, il modo alternativo di esporlo e i messaggi che tenta di far passare. A mio avviso, forse, con troppa superficialità e con una protagonista che, a lungo andare, risulta pesante, noiosa e antipatica.
3 stelle per via dell'argomento trattato e per gli intenti.

Titolo: Nel nome del figlio - Hamnet di Maggie O'Farrell
Pagine: 352
Il mio primo libro dell'anno è stata una bellissima scoperta e per questo ringrazio la challenge e soprattutto @Maria, é un libro che non conoscevo e che ho corso il rischio di non leggere mai. La storia ci parla in modo inedito e romanzato di Shakespeare e della sua famiglia ma la cosa eccezionale é che l'autrice lo fa senza nominarlo per nome nemmeno una volta; la figura predominante in realtà é la moglie del bardo, qui chiamata Agnes e narrata in modo superbo. Ma questo é soprattutto un libro sul lutto e sul dolore, un dolore vero che nella lettura si fa sentire e che mi ha lasciato addosso un'emozione indescrivibile.
Preferisco il titolo originale, "HamNet" perché nella sua semplicità é perfetto, soprattutto per il riferimento alla tragedia Hamlet, fulcro della parte finale di quest'opera. Entra con gioia tra i miei libri preferiti ed é un libro che vi consiglio è che consiglierò anche ad amici e conoscenti
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Titolo Ti darò il sole di Jandy Nelson
Pagine 485
Mah… sono un po’ perplessa da questa lettura. Libro che tratta tematiche importanti (la sessualità in età adolescenziale, il rapporto simbiotico tra fratelli gemelli, la perdita di un genitore, il tradimento) ma con uno stile eccessivamente prolisso e pieno di fronzoli. Magari ad un pubblico più giovane questo può piacere, ma per quanto mi riguarda tutto quell’uso esagerato di metafore alla lunga mi ha stancato e i continui titoli dei disegni nei paragrafi dedicati a Noah, se inizialmente strappavano un sorriso, dopo un po’ diventano molto disturbanti perché interrompono continuamente il flusso della lettura senza aggiungere nulla di speciale alla vicenda. Se inizialmente la storia di Jude e Noah mi aveva preso, andando avanti nella lettura ho trovato lo stile dell’autrice noioso e pesante, mentre lo sviluppo della storia non si può certo dire non sia prevedibile… Si risolleva un po’ nel finale ma dal rating stellare e dai molti riconoscimenti vinti, mi sembra sia un libro molto sopravvalutato. O forse sono io che non ho più l’età per questo genere di libri che probabilmente faranno palpitare milioni di ragazzine e ragazzini? Mi tengo le mie perplessità e passo volentieri oltre. Voto 3 stelle (scarse)

Titolo: Il vento conosce il mio nome
Pagine: 320
Ok, come argomento è stato interessante, ma come narrazione per niente. Non mi è piaciuta la scrittura della Allende, distaccata e oggettiva: sembrava più un documentario dei personaggi. Non ci sono emozioni, manca il pathos. Praticamente sembrava come se uno mi stesse narrando uno dopo l'altro gli eventi vissuti. Mi è dispiaciuto questo, visto che parla di un tema così particolare, come la migrazione e la difficile situazione del sud America. Peccato, mi aspettavo molto di più

Titolo:La pazza della porta accanto di Alda Merini
Pagine: 158
Un libro non di facile lettura, pensieri sparsi, anche se divisi per argomenti. Una vita per niente facile, intervallata da diverse permanenze in manicomio, la prima in quanto costretta, ma le successive spontanea quando la Merini sentiva di non stare bene. Tanti amori, ma anche tanti dolori, soprattutto familiari.
Una poetessa meravigliosa e, in quanto tale, folle, come da sua stessa ammissione. Bellissima anche l'intervista finale.
Un gran bel libro.

Titolo: Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno (parola "mia")
Pagine: 384
Ern si trova in uno chalet di montagna per una reunion di famiglia, durante la quale si scopriranno gli altarini di ogni componente. Un giallo molto ben congegnato (tutti i pezzi si incastrano alla perfezione) e che utilizza un escamotage narrativo molto interessante: il protagonista e narratore è anche lo scrittore del libro e, in quanto studioso di libri gialli, durante il racconto spiega il motivo per il quale ha inserito certi fatti. Inoltre il narratore fa degli spoiler su quello che succederà nelle pagine successive, ma tutti calcolati a puntino per non far perdere al lettore la voglia di proseguire.
Ho apprezzato molto questo libro perchè unisce un buon giallo all'umorismo in un mix bilanciato.
I personaggi sono tutti interessanti e ben delineati e i vari colpi di scena non si intuiscono in anticipo.
L'unica pecca che posso trovare nel libro è che si intuisce subito chi sia l'assassino, ma questo non toglie nulla alla storia perchè il punto focale non è capire chi sia l'assassino, ma capire quali sono i segreti nascosti di ogni membro della famiglia.
Sicuramente leggerò il seguito.

Titolo: La vita invisibile di Addie La Rue (parola "vita")
Pagine: 492
Finalmente sono riuscita a finirlo! Come si fa ad avere un incipit così interessante e originale e riuscire a rovinare tutto con le proprie mani? Forse non ero il target giusto, forse mi aspettavo troppo, ma questa lettura mi ha deluso davvero moltissimo. Inizia in modo interessante ma poi non é altro che un ripetersi e dilungarsi per centinaia di pagine senza però approfondire la parte del periodo storico ma ripetendo sempre gli stessi cliché nei secoli dei secoli. La scrittura poi banale, da metà in poi non riuscivo più a macinare pagine, probabilmente non era proprio per me 2/5 per l'idea

Melody Serie Out of My Mind 1 di Sharon M.Draper
Pag 256
Un gioiellino che mi ha emozionato moltissimo.
Immedesimarsi in soggetti che soffrono perché non possono esprimere le loro sensazioni e vivere con indipendenza fisica.
La mamma della protagonista è stata una 'grande' con il medico che doveva valutare le capacità della figlia.
Le indifferenze altrui e la cattiveria addirittura, a volte, l'ho vissuta sulle spalle di persone conosciute.
Un libro che dovrebbero leggere tutti per addolcire l'animo e cambiare un po' l'approccio che spesso si ha verso chi è meno fortunato di noi.
Una tensione altissima per la faccenda della sorellina.
Un gran bel libro
5⭐️
16.1.2024
Cerca questo libro su Goodreads: Melody https://www.goodreads.com/book/show/5...

Titolo: I fili della vita: Una storia del mondo attraverso la cruna dell'ago
Pagine: 384
Ho da sempre amato ricamare, lavorare a maglia etc e attraverso questo libro ho avuto modo di apprezzare l'importanza che un semplice ago e filo hanno avuto nella storia di tanti uomini e donne. Il ricamo è stato ed è oggi uno strumento per comunicare le proprie idee, per sostenerle, per far giungere messaggi in codice, per guarire e resistere a condizioni di prigionia e disagio.
Tanti punti diversi, in tante parti diverse del mondo, in epoche distanti tra di loro, ma legati da un unico filo quello che unisce la mente e il cuore alle mani di chi ricama.

Titolo: Avevano spento anche la luna
Pagine: 299
Un romanzo storico tratto da una storia vera, documentato dalla scrittrice Ruta Sepetys, il cui nonno paterno fu un ufficiale dell'esercito lituano. Il padre riuscì a fuggire in Germania nei campi profughi, ma altri parenti subirono invece la deportazione. Il libro parla del terribile genocidio avvenuto in seguito all'occupazione dei paesi baltici di Lituania, Lettonia ed Estonia da parte dell'Unione sovietica nel 1940. Numerose persone vennero deportate nei gulag staliniani in Siberia con l'accusa di essere antisovietiche, per venire uccise, imprigionate e torturate in schiavitù. Si stima che Stalin fece uccidere più di venti milioni di persone. Il racconto di questa terribile ed ignominiosa esperienza è affidato in prima persona a Lina, un'adolescente talentuosa nel disegno, che attraverso le sue immagini lascia traccia di quanto subito. La trama alterna alle dolorose vicende della deportazione i ricordi di una famiglia felice, scaturiti da una situazione o una parola che riportano la protagonista a rivivere questi flashback. Non mancano scene aberranti, disumane, violente: persone ammassate in vagoni adibiti al trasporto di bestiame, senza cibo e acqua e in condizioni igieniche precarie... "eravamo come fiammiferi in una scatoletta". La fame patita spinge a ricercare avanzi nella spazzatura e a mangiare cibo avariato o scarti. Numerose malattie mietono vittime: tifo, scorbuto, dissenteria dilagano. I pidocchi non danno pace ed il gelo sofferto spegne numerose vite, indebolite e costrette ad ore ed ore di lavoro per un tozzo di pane. L'unico conforto è il legame instaurato con chi si trova nelle medesime condizioni ma fa di tutto per condividere ciò che ha. Ed in questo orrore Ruta Sepetys riesce a regalare comunque bellissime immagini di pura poesia, con una scrittura delicata anche quando descrive atrocità. Da apprezzare il suo lavoro di documentazione, interrogando parenti deportati che sono sopravvissuti. Tra i personaggi ve n'è anche uno reale: il dottor Samudurov, che arrivò in Artide e salvò molte vite. Quella di Ruta vuole essere una testimonianza per ricordare una vicenda i cui sopravvissuti furono costretti a tacerla per anni e che tutt'oggi molti russi negano; un invito a non dimenticare la lotta di questi paesi baltici che finalmente nel 1991, dopo 50 anni di occupazione, sono riusciti a riconquistare l'indipendenza in modo pacifico, usando contro il male ricevuto solo la potente arma dell'amore. Un bellissimo libro, molto doloroso ma necessario, come è necessario non dimenticare!
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Titolo Melody di Sharon M. Draper
Pagine 256
Un libro che ha il merito di parlare di disabilità in modo non compassionevole, ma forse arriva di più ad un pubblico giovane. Melody, la protagonista, è una ragazzina di undici anni affetta da una paralisi cerebrale che le impedisce di muoversi e comunicare, ma non di apprendere nozioni e provare emozioni come una bambina normale della sua età. Quando nella scuola che frequenta viene avviato un progetto per includere i ragazzini disabili nelle lezioni comuni, Melody si trova improvvisamente a dover far fronte allo stato di emarginazione in cui le sue condizioni fisiche la costringono da quando è nata. A credere in lei ci sono, per fortuna, i suoi genitori, la vicina di casa che si prende cura di lei e alcuni insegnanti. A deriderla, invece, i compagni di classe e chi la guarda senza riuscire ad andare oltre l’aspetto fisico. È una storia che in qualche pagina mi ha anche commossa ma non mi ha convinta del tutto, anche se comunque ho apprezzato il tentativo di sensibilizzare i giovani lettori sul tema della disabilità e sull’importanza dell’inclusione. Voto 3 stelle

Titolo: Open: La mia storia
Pagine: 502
E' sempre bello conoscere le emozioni di grandi personaggi, li vedi solo in televisione e pensi che siano perfetti, che la loro vita sia perfetta, ma poi ti rendi conto che anche loro hanno rimpianti, cose di cui non andar fieri. Queste letture riescono a farceli vedere più veri.
Agassi ci parla dei suoi malesseri, del problematico rapporto con il padre, dell'incostanza sportiva, dei matrimoni, si racconta in modo crudo, senza indugi; mi ha impressionato anche la sua pregevole attività benefica.
Agassi con questa sua biografia è riuscito a farmi tenere sempre alta l'attenzione, nonostante le lunghe descrizioni dei vari matches e nonostante io non sia una grande appassionata di tennis.
⭐⭐⭐⭐
Gioco a tennis per vivere, anche se odio il tennis, lo odio di una passione oscura e segreta, l’ho sempre odiato.
...
Odio il tennis, lo odio con tutto il cuore, eppure continuo a giocare, continuo a palleggiare tutta la a mattina, tutto il pomeriggio, perché non ho scelta.
...
Nessuno mi ha mai domandato se volessi giocare a tennis e men che mai farne la mia vita.
...
Sebbene odi il tennis, mi piace la sensazione che dà una palla colpita alla perfezione.
...
Ho scoperto troppo tardi la magia dei libri.

Titolo: Quando le montagne cantano
Pagine: 384
Huong e la nonna Dieu Lan raccontano la storia della propria famiglia, che si dipana su due linee temporali diverse: la storia di Dieu Lan parte dalla Seconda Guerra Mondiale, mentre quella di Huong dai primi anni '70 (durante la guerra tra il nord e il sud del Vietnam). Entrambe le storie sono segnate dalla guerra, dalla morte e dalla distruzione. Ma in tutto questo la famiglia di Huong riesce comunque a sopravvivere e a restare unita.
Un libro inaspettatamente bello, scritto molto bene e molto piacevole da leggere. La storia si svolge in Vietnam, e quindi permettere di conoscere sia le tradizioni di quel popolo sia gli anni più bui della storia di quella nazione.
Nonostante i nomi difficili da ricordare la storia si segue molto bene perchè i personaggi sono ben caratterizzati e quindi si riescono sempre a definire anche se non per il nome.
Se devo trovare un difetto posso dire che il colpo di scena finale non è riuscito benissimo visto che era un po' scontato e soprattutto riguardano un personaggio che viene definito come la principale nemesi della protagonista ma che quando è stato presentato è passato un po' in sordina.
In ogni caso un libro che consiglierei.
Mood: Speed Date
Titolo: L'unico sbaglio che rifarei mille volte
Pagine: 344
Questo libro è stato una piacevole sorpresa e ho capito che con la Newton non bisogna dare troppo peso al titolo, ovviamente stravolto rispetto all'originale.
Nonostante non ami molto lo slow burn (lo trovo noioso), l'autrice è stata bravissima a mantenere alta l'attenzione grazie alla narrazione fluida e scorrevole, alle personalità in netto contrasto dei protagonisti (il classico "grumpy x sunshine") e i dialoghi mai banali.
I personaggi sono ben costruiti, le personalità ben delineate e, soprattutto, credibili.
Una commedia romantica molto carina, che consiglio agli amanti del genere.
4 stelle
Titolo: L'unico sbaglio che rifarei mille volte
Pagine: 344
Questo libro è stato una piacevole sorpresa e ho capito che con la Newton non bisogna dare troppo peso al titolo, ovviamente stravolto rispetto all'originale.
Nonostante non ami molto lo slow burn (lo trovo noioso), l'autrice è stata bravissima a mantenere alta l'attenzione grazie alla narrazione fluida e scorrevole, alle personalità in netto contrasto dei protagonisti (il classico "grumpy x sunshine") e i dialoghi mai banali.
I personaggi sono ben costruiti, le personalità ben delineate e, soprattutto, credibili.
Una commedia romantica molto carina, che consiglio agli amanti del genere.
4 stelle

Titolo: Uno strano caso per il commissario Calligaris
Pagine: 256
Adalgisa Calligaris è un commissario atipico, bassa, non tanto bella, chiusa ed anche un po' antipatica. La sua estrema intelligenza ed il suo fisino non proprio statuario influirono non poco alla formazione del suo carattere.
...quella figlia così tanto silenziosa e lunare, senza amici o amori, che passava la giovinezza aggrappata alla solitudine e allo studio come a un salvagente sgonfio in mezzo al mare in tempesta.
La trama non è molto complicata, ma l'autrice riesce ad incuriosire; ho molto apprezzato l'idea di dedicare i primi capitoli ad un'attenta descrizione di tutti i personaggi.
Continuerò senz'altro la serie.
⭐⭐⭐

Titolo: Grande meraviglia di Viola Ardone (proposto da @Virè)
Pagine: 304
Un romanzo di formazione davvero meraviglioso. Ancora una volta Viola Ardone porta alla luce delle vicende che hanno un fondamento storico reale: in questo caso la legge108, ovvero la legge Basaglia, che decretò la chiusura dei manicomi, luoghi di dolore e di sofferenza, oltre che di pratiche disumane, così come sono ben descritte dall'autrice. Il libro si articola in quattro parti, tutte in prima persona, anche se le voci narranti sono due (Elba e lo psichiatra) e si alternano nelle varie parti. Fantastico è il personaggio di Elba, a cui la scrittrice attribuisce subito un particolare stile, che le avvicina il lettore: Elba ama i numeri, le rime e gli slogan pubblicitari, dare dei soprannomi a tutti ed il suo linguaggio è semplice, scorrevole, intimo. Uno stile che rende la narrazione originale e accattivante. Sia Elba che lo psichiatra intrattengono dei dialoghi a senso unico, facendo intuire le risposte del destinatario, ma in una sorta di monologo. Questa particolarità però si modifica nelle ultime parti, in cui entrambi i protagonisti si muovono ed operano al di fuori del manicomio. I piani temporali non seguono un ordine cronologico, ma si passa dal presente al passato o viceversa, anticipando fatti che poi verranno spiegati e ripresi in modo più dettagliato. Bellissima l'immagine del manicomio, presentato come un mare che può avere acque più tranquille o più agitate, come i diversi gradi di pazzia dei "matti" o anche il paragone con la prigione, in quanto entrambi privano della possibilità di essere padroni del proprio tempo, del proprio spazio e del proprio corpo. Interessanti le considerazioni legate al periodo storico, quando era molto semplice far rinchiudere una persona ritenuta scomoda, difettosa, come ad esempio una moglie adultera da cui ottenere l'annullamento del matrimonio, attraverso la complicità di un medico che ne dichiarasse l'insanità mentale. Alquanto vere le affermazioni a riguardo del lavoro logorante dello psichiatra, in quanto la tristezza ed i problemi degli altri, a lungo andare, consumano, pesano; per tutelarsi non resta che tenere le distanze, non affezionarsi ai pazienti ed amarli da lontano. Il personaggio di Fausto è più complesso e spinge a riflettere sull'importanza dei legami familiari, spesso poco o male coltivati. Geniali e molto piacevoli i riferimenti che Viola Ardone fa con i due libri scritti precedentemente, addirittura riprendendo un personaggio per inserirlo in quest'ultimo libro. Si creano così dei legami tra i tre volumi, che però passano inosservati a chi non ha letto Il treno dei bambini ed Oliva Denaro. La Ardone si avvale anche di un altro fatto di cronaca realmente accaduto: il postino che a Napoli, per diversi mesi, ha rubato la corrispondenza senza recapitarla. Il libro tocca moltissimo a livello emotivo e sottolinea l'importanza di essere liberi di scegliere la propria strada, ma anche il valore di essere riconosciuti e considerati dall'altro, tra gioie e dolori, perché tutta la vita non può che essere una meraviglia ❤️.

Titolo: Inés dell'anima mia
Pagine: 338
La Allende ci racconta la vita della sua antenata Ines Suarez, una donna forte, intelligente, emancipata che, partendo dalla Spagna senza alcun uomo affianco (siamo nel 1500), partecipò alla conquista del Cile ed alla fondazione della futura capitale Santiago.
Non era forse meglio affrontare i pericoli del mare e di terre barbare piuttosto che invecchiare e morire senza aver vissuto?
Una spedizione che, su ordine del re, avrebbe dovuto trattare i nativi con riguardo, civilizzarli ed evangelizzarli (tralasciando il fatto che non nessuno si soffermò a considerare quale fosse la loro volontà), ma dove però l'avidità ebbe il sopravvento, facendo commettere agli spagnoli dei comportamenti spiacevoli.
E' questo il racconto fatto in prima persona da Ines alla sua figlia adottiva Isabel, sotto forma di manoscritto, dove mette a nudo la sua vita, parlando dei suoi amori e del suo fondamentale contributo alla conquista.
Un uomo fa quel che può, una donna quello che lui non può.
Lo stile della Allende è come sempre fluido ed elegante, anche nelle descrizioni dei gesti atroci commessi in nome della colonizzazione. E' stata per me un lettura piacevole e molto coinvolgente, nonostante il ritmo narrativo sia stato a tratti un po' lento.
⭐⭐⭐⭐

Titolo: I classici del fumetto di Repubblica n. 1: Corto Maltese
Pagine:368
Finalmente ho letto questo fumetto, comprato all' epoca dell' uscita con Repubblica e mai preso in mano. Non sono un' amante del genere e proprio per questo conoscevo il personaggio solo di nome, senza saperne nulla. Ho trovato quindi un personaggio molto diverso dalle aspettative: lo immaginavo il classico eroe buono, senza macchia e senza paura; invece è un protagonista pieno do contraddizioni, ma che in fondo è difficile non amare. Pur trattandosi di un fumetto, si intravedono le grandi caratteristiche della narrazione "marinara", primo fra tutti Melville con il suo classico intramontabile. Anche i personaggi sono diversi e tutti ben delineati, degni di fare parte di un grande romanzo.
Mi stupisce pensare che si tratti di un classico degli anni '60, perché risulta invece quanto mai attuale.
Il mio giudizio è senz' altro positivo e sono contentissima di aver finalmente affrontato questa lettura, sebbene non diventerò un amante di fumetti e graphic novel.

Titolo: La vita non è in rima
Pagine:190
C'è poco da commentare per questa lettura, si tratta semplicemente di un libro intervista, che svela molte curiosità sui testi delle canzoni di Ligabue e sulla composizione della musica che accompagna le sue parole. Oggi lo ascolto molto meno, ma, per me che sono stata una sua grande fan, è sicuramente una lettura interessante, in grado di dare un significato a parole e frasi che abbiamo sempre cantato, associandole a momenti e pensieri personali, che spesso hanno ben poco in comune con quelli che le hanno ispirate.

Titolo: Io e te
Pagine: 117
Lorenzo è un ragazzino disadattato che si inventa una settimana bianca con gli amici per chiudersi di nascosto nella cantina del suo palazzo. Improvvisamente nella sua vita ritorna la sorellastra che non vede da tempo.
Un racconto breve (poco più di 100 pagine) in puro stile Ammaniti, quindi molto crudo. I temi trattati sono molto seri (disagio giovanile) ma il tutto viene svolto troppo velocemente e con superficialità. Il libro avrebbe potuto essere anche un po' più lungo e avrebbe potuto sviscerare episodi dell'infanzia dei protagonisti che hanno generato i problemi che poi sono evidenziati nella storia. Invece l'autore si limita a qualche piccolo flashback utile solo ai fini della trama.
Insomma, bella idea, ma tirata via troppo frettolosamente.

Titolo: Klara e il Sole
Pagine: 269
È un libro sci-fi, utopistico se si vuole, ma con grandi verità di fondo che fanno ben riflettere sulla natura umana e le sue inclinazioni, non sempre positive ed inclusive. L'ho trovato intriso di tanta tenerezza, sempre velata da un alone di tristezza... Klara, nonostante sia un robot, risulta spesso più umana delle persone con cui interagisce: dotata di un'alta intelligenza artificiale che le permette di cogliere le sfaccettature delle persone, mostra anche una grande sensibilità, una forte empatia e l'ingenuità di chi non vede il male negli altri. Spesso viene "maltrattata", ma la sua risposta è sempre la gentilezza. I suoi intenti sembrano guidati da un profondo affetto per Josie, a differenza della bimba che a volte sa ferire... Il paradosso che riesco a cogliere è molto forte: spesso, nella vita di tutti i giorni, capita di trattare le persone come "oggetti", dimenticando che una persona non è un essere inanimato e privo di sentimenti... Nel libro è proprio un "oggetto", che dovrebbe essere privo di quei sentimenti, a mostrarci invece l'agire dettato dall'amore...
Un libro scorrevole e delicato che mi sento di consigliare.
Mood: Ti presento un Amico (Anna Floanne)
Titolo: E alla fine muoiono. La sporca verità sulle fiabe
Pagine: 248
Non avevo mai letto un saggio a fumetti e, dietro consiglio di un'amica, ho colto la palla al balzo.
Interessante, istruttivo, divertente, scorrevole. L'autrice ci conduce nel mondo delle fiabe, tra informazioni e riflessioni, con leggerezza e ironia, senza mai annoiare. Un vero e proprio viaggio nel tempo, dall'origine (le fiabe venivano tramandate oralmente) alle trascrizioni dei più celebri favolisti quali Basile (che non conoscevo, devo recuperarlo), Perrault, i fratelli Grimm, Andersen, fino ad arrivare ai cortometraggi di Walt Disney. Un ottimo approfondimento sul tema.
Ringrazio la mia amica e lo consiglio a mia volta.
5 stelle
Titolo: E alla fine muoiono. La sporca verità sulle fiabe
Pagine: 248
Non avevo mai letto un saggio a fumetti e, dietro consiglio di un'amica, ho colto la palla al balzo.
Interessante, istruttivo, divertente, scorrevole. L'autrice ci conduce nel mondo delle fiabe, tra informazioni e riflessioni, con leggerezza e ironia, senza mai annoiare. Un vero e proprio viaggio nel tempo, dall'origine (le fiabe venivano tramandate oralmente) alle trascrizioni dei più celebri favolisti quali Basile (che non conoscevo, devo recuperarlo), Perrault, i fratelli Grimm, Andersen, fino ad arrivare ai cortometraggi di Walt Disney. Un ottimo approfondimento sul tema.
Ringrazio la mia amica e lo consiglio a mia volta.
5 stelle

Titolo:A volte ritorno di John Niven
Pagine 381
Un libro che mi ha stupito dall'inizio alla fine.
All'inizio ero un po' disturbata per l'argomento trattato. Successivamente ho letto la genialità e originalità dell'autore e sono riuscita a cogliere a pieno. Gesù sulla Terra si ritrova inizialmente in una situazione piacevole, vincitore di un premio per talent show. Ma dopo succede l'assurdo, inimmaginabile.
In alcune battute di Dio, ho riso tanto. In particolare la donna con ciondolo la siringa d'argento, avrebbe messo altro?
La fine, con la considerazione di tutti i bambini che si trovano in Paradiso per diversi motivi, mi ha fatto pensare al momento ai bambini uccisi dalla guerra al momento.
'Non sapete quello che fate' non può non dirlo con ciò che succede.
E le migliori feste? Le feste di Dio!
Il riferimento all'eroina mi ha un po' infastidito.
Il libro merita per la sua particolarità.
4⭐️
5.2.2024
Cerca questo libro su Goodreads: A volte ritorno https://www.goodreads.com/book/show/1...

Titolo:Possessione di A.S. Byatt
Pagine:514
Un libro che è tanta 'roba'.
È come leggere almeno sei libri: storie d'amore , poesie, lettere, fiabe.
Molto intrigata la storia, non di facilissima lettura e scorrevolezza.
Alcuni passi li ho dovuti rileggere per capire di chi parlavamo e a che periodo era riferito.
Dei tratti, delle fiabe molto interessanti.
Non immaginavo di immedesimarmi in tutto questi mondi.
Merita una rilettura come libro per cogliere dei dettagli che sicuramente mi saranno sfuggiti.
4⭐️
8.2.2024
Cerca questo libro su Goodreads: Possessione https://www.goodreads.com/book/show/9...

Titolo: Il segno dell'untore
Pagine: 348
Giallo storico ambientato in una Milano cinquecentesca in piena epidemia di peste bubbonica. Niccolò Taverna, notaio criminale, si trova ad indagare sulla misteriosa morte di un inquisitore, avvenuto all'interno di un palazzo sul quale qualcuno ha lasciato dei segni che indicano la presenza di appestati.
L'ambientazione storica è molto interessante, anche perchè fino ad ora non ho letto molti libri ambientati in questo periodo. Tuttavia il libro ha poco pathos e la parte di investigazione non mi ha preso come in altri libri di questo genere. La trama investigativa è un po' banale e ricorda i casi che si possono trovare in quei giochi investigativi di bassa lega per il telefonino.
Anche la caratterizzazione dei personaggi è poco originale e in alcuni punti un po' forzata. Ad esempio il protagonista principale, che alla morte della moglie sembra straziato dalla disgrazie, dopo poche ore è già follemente innamorato di una nuova donna. Anche i due assistenti del notaio sono solamente delle figure senza spessore che sono state messe nel libro solo come escamotage per fare in modo che il protagonista possa esternare le sue idee sul caso.
Insomma, nonostante il finale sia un'introduzione al libro successivo, non credo che proseguirò con il ciclo.

Titolo: In fondo alla palude
Pagine: 319
La prima parte di questo libro è riuscita a catturarmi, ma poi mi sono progressivamente sempre più annoiata, tanto che ho impiegato una settimana per leggerlo e non è assolutamente da me.
Sarà che non amo molto il crime come genere letterario e questo, oltre ad essere un romanzo di formazione, purtroppo appartiene anche a questo genere.
Penso anche che l'autore si sia dilungato un po' troppo su alcune vicende, forse per prolungare la suspence.
Il libro mi ha ricordato tantissimo "il buio oltre la siepe", ma purtroppo perde miserevolmente il confronto, anche per la bellezza dei personaggi: Scout e Atticus sono inarrivabili.

Titolo: The Mysterious Affair at Styles
Pagine: 258
Rilettura di un grande classico della Christie, protagonista l'eccellente Poirot. Fortunatamente non ricordavo nulla della trama né dei personaggi e mi sono goduta in pieno l'intreccio inesplicabile, la cappa di intrighi e bugie della famiglia Cavendish e il ruolo da "utile idiota" del povero Hastings, qui giovane soldato in licenza.

Titolo: Picnic sul ciglio della strada
Pagine: 206
Il libro racconta la vita di Red "Roscio" Schouart, che vive vicino ad una delle sei Zone della Terra (luoghi misteriosi che una civiltà aliena ha "sparato" sul nostro pianeta) e che fa lo stalker, ovvero si addentra in queste zone mortali per recuperare manufatti alieni da rivendere al mercato nero.
La parte iniziale del libro scorre un po' lenta, complice anche il fatto che la scrittura non è molto scorrevole e soprattutto difficoltosa da leggere. L'autore infatti usa uno schema abbastanza anomalo per presentare i fatti relativi agli alieni: introduce concetti con il nome che i personaggi hanno dato a cose a loro sconosciute e solo in un secondo momento spiega di cosa si tratta. Il lettore deve quindi fare un salto di fede mentre questi concetti vengono introdotti e solo in un secondo momento riesce a capire di cosa si parlava.
Tuttavia, la parte in cui Noonan parla con il dottor Peelman diventa molto interessante perchè introduce concetti filosofici su come l'umanità deve guardare a questa invasione aliena (e da qui deriva il titolo del libro).
Non molto spinta la parte fantascientifica, che si limita a descrivere vagamente l'invasione aliena e gli oggetti che si ritrovano nella Zona. Sembra quasi più un survival horror che un libro di fantascienza.
Insomma, un libro complesso ma che vale la pena di leggere.

Titolo:La via del sole di Mauro Corona
Pagine :168
Un libro con un grande insegnamento di base.
La Natura è più grande di noi e non ci possiamo permettere di modificarla.
Un uomo che per ottenere una ottima visibilità e vantaggi legati al sole, approfittando della sua ricchezza ha fatto tagliare tutti gli alberi e tutto ciò che era da intralcio.
Belle frasi:" La vita umana non dura che un istante, si dovrebbe trascorrerla a fare quello che ci piace.A questo mondo fugace come un sogno, vivere nell'affanno facendo solo ciò che dispiace è pura follia".
Altra frase: ritirarsi sotto il cielo dei boschi, cascate etc dove lo smog della noia non sarebbe arrivato.
Altra frase: la vita si scrive in brutta copia, non c' è il tempo di ricopiarla in bella.
Nel complesso 3,5⭐️
12.2.2024
Cerca questo libro su Goodreads: La via del sole https://www.goodreads.com/book/show/3...

Titolo: Luna di miele con nostalgia
Pagine: 256
Una bella raccolta di racconti che vedono come protagonisti ebrei trasferitisi o nati in America. Sono personaggi che, seppur nella brevità di un racconto, vengono descritti in modo molto intimistico, tale da suscitare forte empatia nel lettore e questo è indubbiamente l'aspetto più notevole di questo volume.
"Eoismi inutili", "l'uomo più silenzioso" e "una fase difficile" sono in assoluto i miei preferiti.
In particolare in "una fase difficile" ci viene descritta la nascita di una storia d'amore fra due persone che si trovano ad affrontare momenti molto delicati della loro esistenza. Di certo entrambi non sono nelle condizioni ideali per affrontare un nuovo rapporto sentimentale perché lui ha perso da poco la moglie e ha una figlia adolescente di cui occuparsi, sebbene, perso nel proprio dolore, la gestione della figlia non gli riesca poi così bene. Lei invece ha avuto un'enorme delusione professionale che l'ha costretta a tornare ad abitare dai suoi genitori, ma non vede l'ora di andarsene e riprendere la carriera di giornalista inviata.
Entrambi i protagonisti di questo racconto sanno che non è il caso di continuare il rapporto, ma sono inevitabilmente attratti l'uno verso l'altra. Ci sono sempre delle circostanze che li fanno rincontrare e non permettono la chiusura definitiva.
Questo racconto mi è piaciuto perché mostra come i sentimenti siano più forti di tutto e soprattutto di ogni ragionamento razionale. Lui e lei sono fatti per stare insieme e, anche se le loro situazioni personali non sono delle migliori, l'attrazione è troppo forte per troncare.
Spero di poter presto leggere qualcos'altro di questa scrittrice...

Titolo: Marina di Carlos Ruiz Zafón
Pagine: 310
A volte le cose più reali succedono nell'immaginazione [...] Ricordiamo solo quello che non è mai accaduto.
La storia ci viene raccontata direttamente dal protagonista, ormai adulto, Oscar Drai; quando ancora adolescente frequentava un collegio a Barcellona e quotidianamente sgattaiolava per delle lunghe passeggiate. Fu così che si imbatté in una villa in rovina e conobbe Marina ed il padre German, niente per lui fu più come prima. (view spoiler)
La trama fantasy è in qualche modo resa ancor più magica dalla straordinaria atmosfera creata da Ruiz Zafon, in una gotica Barcellona fine anni settanta. La lettura è come sempre scorrevole, merito di una narrazione fluida, incalzante, ma anche della brevità dei capitoli, che finiscono sempre con quel suspense che invoglia ad andare avanti.

Titolo: Il sole nudo (parola: sole)
Pagine: 242
Rilettura a distanza di 20 (!) anni, non ricordavo praticamente nulla, per fortuna.
La parte investigativa mi è sembrata un po' tirata per i capelli, con Elijah che si lancia in ipotesi fantasiose e poi cerca di fare confessare persone a caso. Mi è piaciuta invece la parte sociologica, l'idea di costruire un mondo in cui le persone non si incontrano quasi mai di persona, in cui l'isolamento è sinonimo di comfort e sicurezza. E mi piace il finale aperto, pieno di speranza per il futuro e prospettive di cambiamento.

Titolo: Il segno dei quattro di Arthur Conan Doyle
Pagine: 159
Una volta eliminato l’impossibile ciò che rimane, per quanto improbabile, dev'essere la verità.
Un'affascinante ed intricata indagine che si districa tra Inghilterra e India, la brevità del romanzo e lo stile fluido dell'autore rendono la lettura abbastanza scorrevole, soprattutto la prima parte, l'ultima l'ho trovata molto lenta a causa di una prolissa, e quindi noiosa, spiegazione del colpevole per chiarire il movente dell'omicidio. Il metodo investigativo di Holmes è ineguagliabile, è così ovvia la sua analisi dei fatti che si rimane a bocca aperta, per non parlare di suoi bizzarri travestimenti. In questa storia il caro Dr. Watson incontrerà la sua futura moglie, Mary Morstan, ho trovato però la nascita di questo amore troppo fulminea e quindi un po' inverosimile. Impossibile riuscire a risolvere l'indagine, Doyle non ci lascia i dovuti indizi.
Tre stelle e mezzo

Titolo: Io e te
Pagine: 117
Condivido con quanto detto da Gualtiero. Un ragazzo poco socievole che si inventa un viaggio con amici per fare felice i genitori, specialmente la madre, e si chiude una settimana in cantina. L'arrivo della sorellastra cambia le cose, ma non necessariamente in peggio e i due si riscoprono, tra i loro problemi (gravi o meno) ritrovando i loro stessi un appoggio, anche seppur effimero. Una storia di vita quotidiana che però poteva dare di più, se fosse stata più lunga, perché non si ha il tempo di entrare nei personaggi, capirne l'aspetto. È il primo libro per me di Ammaniti, ne ho un altro in libreria, magari ritento
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Titolo e autore In fondo alla palude di Joe R. Lansdale
Pagine 320
Un thriller intrigante che è prima di tutto un bellissimo romanzo di formazione. Ambientato negli anni ‘30 nel profondo sud degli Stati Uniti, In fondo alla palude narra le vicende di Harry e della sorellina Tom che un giorno, avventuratisi nel bosco vicino a casa loro, scoprono il cadavere seviziato e mutilato di una donna nera appeso ad un albero. Da lì comincia una serie di delitti che la comunità locale attribuisce ad una creatura mitologica della palude, l’Uomo-capra, che si dice viva nella palude e sia la personificazione del diavolo. Finché sono solo donne nere a venire uccise, la cosa sembra non interessare molto ai bianchi del luogo e l’unico intenzionato a risolvere il mistero è Jacob, il padre di Harry e Tom, un po’ barbiere e un po’ unico agente della polizia locale, che comincia ad indagare su questa serie di misteriosi omicidi. Jacob si trova a dover affrontare l’omertà della comunità locale, ancora profondamente intrisa di odio razziale verso i neri e segretamente comandata dai membri incappucciati e vigliacchi del KKK. La situazione cambia drasticamente ad un certo punto del romanzo e le ultime 150 pagine sono un turbinio di eventi che tengono il lettore con il fiato sospeso. La trama ricorda moltissimo “Il buio oltre la siepe” ma aggiunge quel tocco un po’ pulp tipico di Lansdale. Veramente un’ottima lettura che affronta tematiche importanti e restituisce uno spaccato fedele di quel periodo tragico della storia americana che seguì gli anni della grande Depressione, tra tensioni razziali, alcolismo, povertà e degrado sociale.
Voto: 4 stelle

Titolo: Io e te di Niccolò Ammaniti
Pagine: 117
È un romanzo breve incentrato sulle problematiche dell'età adolescenziale. Si parla di difficoltà relazionali, di disistima di sé, di rifiuto, di bullismo e del conseguente malessere di chi si sente escluso ed invece vorrebbe essere come tutti gli altri. Spesso, però, il desiderio di venire accettati spinge a diventare ciò che non si è, costando fatica ed infelicità: il protagonista dice "da solo ero felice, con gli altri dovevo recitare". Altra problematica del mondo giovanile affrontata è la tossicodipendenza: una lotta interiore e fisica, non priva di dolore. Viene toccato anche il tema della malattia. Evidente è anche l'oppressione dei genitori, che spesso soffocano i figli imponendo le loro scelte, pensando di fare il bene, ma senza realmente ascoltare ciò che i figli desiderano. Emerge così anche la difficoltà di comunicazione in famiglia. Tutti temi per così dire negativi, su cui domina però il sentimento di affetto e tenerezza che lega fratello e sorellastra. Il libro si apre sul tempo presente, per poi fare un tuffo nel passato di 10 anni prima, in cui Lorenzo racconta in prima persona la sua storia. Una storia dolorosa e commovente in un epilogo che ritorna alla realtà del presente. Il personaggio di Olivia viene presentato come se fosse realmente esistito, anche se non ho trovato conferme o informazioni in merito. La scrittura di Niccolò Ammaniti è semplice, diretta, con frasi brevi e tanti dialoghi, che riprendono la parlata dei protagonisti, a volte anche sgrammaticata. Una storia inverosimile, ma che porta alla luce tematiche da non sottovalutare. Avrei però gradito che alcune situazioni venissero approfondite, perché le sento come sospese, senza una loro conclusione e risoluzione.
Mood: Speed Date
Titolo: Fiori senza sole
Pagine: 390
E anche questa lettura è stata una lunga e lenta agonia... Non finiva più!
La trama sulla carta era molto interessante e gli ingredienti per un bel gotico c'erano tutti, solo che il piatto è risultato indigesto. Lo stile poco fluido e tendente al prolisso dell'autrice non ha aiutato, e i colpi di scena si sono persi tra le mille mila descrizioni.
Non so se continuerò con la serie, viste le premesse...
2 stelle
Titolo: Fiori senza sole
Pagine: 390
E anche questa lettura è stata una lunga e lenta agonia... Non finiva più!
La trama sulla carta era molto interessante e gli ingredienti per un bel gotico c'erano tutti, solo che il piatto è risultato indigesto. Lo stile poco fluido e tendente al prolisso dell'autrice non ha aiutato, e i colpi di scena si sono persi tra le mille mila descrizioni.
Non so se continuerò con la serie, viste le premesse...
2 stelle

Titolo:Io e te
Pagine: 117
Un racconto più che un romanzo.
Una trama molto semplice, a tratti scontata, come molti degli scritti di Ammaniti i protagonisti sono dei giovani alla ricerca del loro posto nel mondo. Originale l'idea di ambientare l'incontro tra Lorenzo e la sorellastra Olivia in una cantina, luogo scelto dal protagonista per nascondersi mentre la madre lo crede in settimana bianca.
Durante la lettura ero pervasa da un profondo senso di tristezza.

Titolo: E alla fine muoiono. La sporca verità sulle fiabe
Pagine: 248
Questo libro è stata una grandissima scoperta. Un'idea geniale quella di scrivere un saggio con la forma della grafic novel. Una miniera di aneddoti, di informazioni, di curiosità e di fiabe, sul mondo e sulla storia delle fiabe e delle loro interpretazioni.
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