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eBook & eBook reader
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Perché gli editori italiani non credono nel digitale?

Dal canto mio, invece, vorrei capire perché un libro in digitale abbia una differenza di prezzo con la controparte cartacea di così poco. Sinceramente, per quella poca differenza di prezzo, mi compro la versione che posso anche sfogliare, toccare e annusare.
È un cane che si morde la coda: probabilmente se gli editori abbassassero il prezzo del digitale i lettori ne usufruirebbero di più e quindi gli editori sarebbero portati ad investire maggiormente


Secondo me, invece, i libri sono diventati anche troppo cari. Come si può far pagare 20 euro un libro che magari poi leggi in 3 giorni e scopri essere una commercialata senza senso?
Pagherei quei soldi per un'edizione un po' bella de "Il conte di Montecristo" ma non li pagherei mai per un libro di Carrisi che oggi leggo e tra una settimana mi sono dimenticato.
P. S: non giustifico la pirateria perché in questo caso è anche inutile. Io mi rifornisco in biblioteca (che tra l'altro pago con le mie tasse)

Per il resto sono d'accordo con Bruna, l'acquisto della copia fisica dovrebbe includere la versione digitale. In ambito musicale è già così, con vinili e mp3 (che è una compressione del cavolo, ma vabbe').
Vale, servirebbe ben altro degli ebooks per modernizzare l'Italia...

Ma sì, lo so che non bastano, ma in fondo.. goccia su goccia si compone un mare! Siamo indietro su tutto, perciò qualsiasi innovazione giunga la dobbiamo accogliere a braccia aperte.
A me sembra che costi tutto troppo, sia cartaceo che digitale. Il digitale, però, per sua natura è economico. Dunque, come si spiegano certe cifre? Siamo partiti anni fa con i classici in traduzione orfana o da edizioni d'epoca, con file da 45 cents...adesso tocchiamo i 20 euro!! Oh ma ragazzi, un ebook è fatto di byte e bit. Non c'è tutto il complesso produttivo costosissimo della stampa, neanche i costi di distribuzione perché non si mandano in giro sui furgoni. Il revisore di bozze è una figura praticamente scomparsa, e si vede nel risultato finale, spesso infarcito di errori di grammatica o di battitura. Danno in pasto il testo a delle macchine, senza il minimo controllo umano. Quindi? Secondo me non ci siamo.
Bruna, impopolare per impopolare, lo sono anch'io: signori, ma di un libro voi cosa apprezzate? La storia, o la sua presentazione?? Sì, ok, a fare un'edizione come si deve contano fior di fattori, dalla bontà della traduzione, al reparto note, alla documentazione integrata ecc ecc. Detto questo, però, un libro lo fanno LE PAROLE. Non la copertina o il materiale impiegato. Io un libro non lo voglio collezionare, non è un pupazzo da coccolare, io un libro lo voglio vivere. Lo voglio LEGGERE. Solo questo conta per me.
Purtroppo con l'età la vista peggiora, la scalabilità del carattere, la sovrailluminazione delicata che permettono di leggere anche di notte senza accecare, la maneggevolezza di una tavoletta di sei pollici pesante pochi grammi rispetto al mezzo chilo di certi tomi.. per me non sono fattori accessori, è qualcosa che FA la differenza.

"Il profumo dei libri" e blah blah, ma la verità è che un ebook è un modo più diretto di arrivare al contenuto, al testo scritto dall'autore/autrice, eliminando altri fattori come formato del libro, carta, rilegatura (che implicato altre professionalità, ovviamente).

E sarò anche più brutale: eccetto le edizioni per l'infanzia, preferirei non avere troppe edizioni illustrate per gli adulti. Perché? Perché distraggono, distolgono il cervello dalla parola, che è il fulcro di un libro. La lettura è un esercizio mentale, non visivo. Siamo già abbastanza invasi di immagini e di animazioni sugli altri media. Il libro è un compagno placido e silenzioso; la forza della parola stimola la nostra capacità immaginifica, e mettere tutto bell'e rappresentato su immagini svilisce e impigrisce la capacità della mente a creare le immagini da sé. E io qui ci perdo un gusto tutto mio.

Tornando al discorso prezzi, prendiamo l'esempio della saga di Blackwater. È uscita un'edizione economica fatta anche abbastanza bene ed è stato boom di vendite. Io non l'ho mai letta e non posso giudicarne la qualità, ma non è un caso che questa edizione da 10 euro sia stata un super successo (la saga non è nemmeno nuova).


Scherzi a parte, non li mangio Manlio tocco e li annuso. Ho anche un reader di ebook che uso quando vado in vacanza, ma il piacere non è lo stesso

C'è poi da differenziare gruppo da gruppo, casa da casa: se Mondadori pubblica tantissimo in ebook, (e ci sta...data la partnership con Kobo è abbastanza ovvio che lo faccia), così come abbastanza Garzanti, Feltrinelli o Giunti..altri sembrano refrattari per politica, come Donzelli, Marsilio, o il Saggiatore.
Mi sembra che troppi non riconoscano al libro digitale la stessa dignità, lo stesso status di "libro", forse non pubblicano ebook perché lo ritengono svilente, ma sbagliano.

Prendo in mano ogni giorno i libri di mio figlio per aiutarlo a studiare, nonostante porto gli occhialetti da lettura non vi nascondo che per me, leggere quella carta stampata a volte a caratteri minuscoli, magari anche lucida, è un supplizio interminabile...



Io leggo in digitale da 12 anni, ma finché non ho cominciato ad avere problemi di vista ho sempre preferito il cartaceo, per motivi che non so spiegare (no, non il profumo della carta). Quando però 4 anni fa ho avuto un problema abbastanza serio agli occhi, mi sono buttata decisamente sul digitale, perché per me la possibilità di aumentare il carattere e cambiare la luminosità non era un vezzo, ma qualcosa che faceva la differenza tra poter leggere e non poterlo fare.
Ma no, gli editori italiani non ci arrivano. Il digitale è il male. Per fortuna non la pensano tutti così, ma quando vedo editori che mi piacciono che pubblicano solo cartaceo ci resto male.
Riguardo ai prezzi, l'Italia sta messa anche meglio rispetto ad altri paesi, nel mercato di lingua tedesca trovare un ebook sotto i 13 euro è un'impresa. È vero che l'editore paga comunque l'autore, l'editor, il traduttore (se c'è), l'impaginatore (perché anche gli ebook vanno impaginati). Ma secondo me questi prezzi sono un po' eccessivi.

Sono opinioni personali, ci sono persone che oltre ad amare la lettura amano anche l'aspetto collezionistico. In questo caso ci sta che preferiscano il cartaceo o comunque non vogliano rinunciarvi del tutto. Questo è un po' anche il mio caso: quando amo molto un romanzo (di solito un classico) ne compro più edizioni, se hanno qualcosa di particolare, perché magari sono fuori commercio e quindi rare o hanno un'introduzione di uno studioso che voglio leggere e conservare o anche solo, perché no, una copertina bellissima che mi piace avere esposta in libreria. Non ci vedo nulla di male. Poi è chiaro che la cosa più importante è il contenuto. Se un libro mi ha fatto schifo potrò anche trovare l'edizione più bella del mondo, non la comprerò mai. Anche io leggo ebook, ad esempio quando c'è un libro che mi incuriosisce, ma temo la fregatura. Se poi lo leggo e mi piace molto, compro il cartaceo. Oppure se l'edizione in questione è pessima, perché magari ha un carattere minuscolo o è troppo fragile e scadente o per qualsiasi altra ragione.
Insomma, una cosa non esclude l'altra.


Il libro cartaceo è una tecnologia troppo funzionale, economica, duratura, per sparire dalla circolazione. E credo che tutti ne abbiamo la casa piena. Ma il libro digitale ha una serie di vantaggi che conosciamo (tanto per citarne uno magari meno ovvio: quand'ero studente di letterature straniere, avere a disposizione i libri nel public domain, piuttosto che dover aspettare l'arrivo di costose edizione d'importazione nella libreria universitaria, mi avrebbe cambiato la vita).
In seguito, ho fatto l'insegnante per quasi un decennio. Mi sono licenziato all'inizio di questo mese per esasperazione nei confronti del precariato ad oltranza (ma questo è un altro discorso).
Posso quindi dire per esperienza che tutti i libri di testo hanno ormai anche la versione digitale, regolarmente usata dagli studenti a cui è utile. Il punto semmai è che non è ancora stato normalizzato l'uso di tablets in sostituzione dei libri cartacei. Da docente, l'uso del libro digitale è praticamente imprescindibile. Senza contare la praticità di avere l'intero syllabus di letteratura nell'e-reader.

Tanto per cominciare, potresti far osservare che la persona educata e civile (e direi anche, democratica..) non insulta gli altri perché operano scelte differenti dalle sue. Come il lettore digitale non offende quello tradizionalista, viceversa dovrebbe avvenire nel pieno rispetto della libertà altrui.
a.g.e. montagner wrote: "Avery, certo che una cosa non esclude l'altra.
Il libro cartaceo è una tecnologia troppo funzionale, economica, duratura, per sparire dalla circolazione. E credo che tutti ne abbiamo la casa piena..."S
Esatto, credo che tutto ciò rientri nella necessità della Scuola di adeguarsi ai tempi; inoltre, tutto ciò che può essere d'aiuto per l'apprendimento merita rispetto e non va demonizzato.
D'accordissimo sui tablet, con l'eccezione dei quaderni, quelli non li eliminerei: intanto, perché fa parte del bagaglio personale di ogni studente la capacità della scrittura manuale (trovo raccapricciante che il corsivo stia sparendo!), e poi, se l'insegnante ritiene di fare uso di fotocopie, non si possono incollare su un tablet :-)

Mi trovo abbastanza allineata con le tue opinioni: anch’io faccio come te , dubbio sulla validità o polizieschi : prima eBook- se il prezzo è fattibile- poi , eventualmente, il cartaceo ( es. Stefansson, uno per tutti) . Il posto sugli scaffali non è mai abbastanza sufficiente, tra l’altro
La comodità dell’ eBook non ha uguali : lo porto dietro ogniqualvolta so che dovrò aspettare ( medico, parrucchiera etc.) , senza parlare di quando rimango più mesi all’estero ( alle terme in Austria una persona su due legge con il lettore) e non voglio rinunciare a rileggere i miei classici ( quelli fortunatamente hanno prezzi onesti) , senza fare una valigia solo di libri.
Importantissimo l’ausilio per chi ha problemi di vista, ovviamente, e quando vorresti leggere “ i tomoni “ che non riesco neanche a tenere in mano…
Concordo anche sui prezzi, secondo me sempre troppo alti : solitamente aspetto le offerte ( Kobo le fa spesso anche per libri di uscita recente ) .




Ma non direi proprio. Io nella lettura cerco l'immersione in una storia, oppure scoprire qualcosa su un argomento se leggo un saggio. Tu cosa cerchi? Penso che tutti i lettori cerchino la stessa cosa, no? O almeno, in teoria.


Eh sì, fu una gran bella avventura quel forum, ne sento molto la mancanza ma è bello sapere di beccarsi anche qui.
Come in tutte le cose, ci vuole il giusto compromesso fra il necessario compenso per l'autore, il guadagno per l'editore, a un prezzo equilibrato per il nostro borsino, che è sempre più povero..
Così, magari, i dieci euro a ebook/venti/libro, pesano molto di più da noi che in altri Paesi dalle economie meno deboli. Ad ogni modo, io sarei disposta a pagare qualche euro in più per avere ebook più curati dal punto di vista tecnologico. Mi diverte aprirli con Sigil o Calibre, spulciarli dentro (dove è possibile legalmente), vedo spesso epub compilati in codice xhtml pesante e infarcito di robe che non si sa nemmeno a cosa serva...una delle caratteristiche che ritengo più importanti di un ipertesto sono le note testuali, che in html funzionano con a href="". La gestione nell'ebook reader di queste note è spesso difficoltosa, e mi domando perché. I produttori devono lavorare molto per velocizzare i dispositivi, ma chi lavora a un epub io credo che spesso non abbia neanche le basi del codice, e ciò influisce negativamente con la resa finale. Su questo fronte il libro cartaceo risulta vittorioso, non ci piove.
Forse tutte queste cose scoraggiano talvolta gli editori? Probabilmente si sentono più al sicuro nel mondo della stampa che conoscono meglio, ciò non toglie che è un peccato per noi lettori.

Ma non direi proprio. Io nella lettura cerco l'immersione in una storia, oppure scoprire qualcosa su un argomento se leggo un saggio. Tu c..."
Per me è solo il desiderio di sottolineare e appiccicare i post-segna pagine nei punti rilevanti ;
ecco perché preferisco leggere in cartaceo i saggi ( soprattutto quelli storici) . Kobo, in teoria, scarica sul Mac le sottolineature o le note , ma non ho ancora scoperto dove finiscono….

Elizabeth Finch di Julian Barnes costa, in edizione cartacea, 18 euro in Italia e 24 in Germania; l'ebook 10 euro in Italia e 15 in Germania. Direi che le proporzioni rimangono più o meno le stesse.
C'è però una differenza sui libri in inglese venduti in Italia e in Germania: Fourth Wing (edizione inglese) costa 21 euro da Hugendubel e 22,50 da Feltrinelli. Forse in Germania l'IVA sui libri è più bassa?
Stessa cosa per Elizabeth Finch in inglese, la stessa edizione costa 18,19 euro in Germania https://www.hugendubel.de/de/buch_geb... e 20,75 in Italia https://www.lafeltrinelli.it/elizabet...

In cartaceo compro i libri che mi sono piaciuti e li metto in libreria per collezionismo e cromatismo :D
Mi capita di non trovare qualche libro in ebook e così mi costringo al cartaceo, ma le imprecazioni si sprecano per la scomodità, la neseccità di luce esterna e l'obbligo di usare entrambe le mani.
Dell'ebook detesto il fatto che non si acquista la versione digitale, ma si paga una licenza d'uso che può essere revocata in qualunque momento per qualunque motivo, mentre con i cartaceo io possiedo una copia del libro e, teoricamente, posso disporne a mio piacimento.
Avendo 60 anni ho una lunga tradizione cartacea, quindi capisco la preferenza per questo formato da parte dei miei coetanei.
Diversi anni fa, su una rivista online, pubblicarono un articolo fine ottocento primi novecento in cui, dati alla mano, si dimostrava come l'automobile non avrebbe mai preso il posto di carri e carrozze a cavallo.
Immagino che, tempo qualche decennio, le nuove generazioni neppure sapranno che sono esistiti libri cartacei.

Ma non è necessariamente così! Io in casa ho più di 1.400 libri cartacei e, semplicemente, non so più dove metterli! Ormai in cartaceo compro solo cose specifiche (edizioni particolarmente belle, tirature limitate, libri autografati), il resto - giocoforza - è in digitale. Il tutto senza parlare della comodità di avere sempre dietro centinaia di libri per un peso totale invariante di poco più di 200 grammi.
L'esperienza è diversa? Può anche essere, ma a un certo punto si deve fare di necessità virtù e, francamente, quello che cerco come lettore è più legato ai contenuti del libro che leggo che alla sua forma.
Detto questo mi resta completamente incomprensibile come gli editori - salvo pochissime lodevoli eccezioni - non si rendano conto che non includere la copia digitale (dal costo marginale sostanzialmente nullo) con l'acquisto di quella cartacea costituisce un incentivo fortissimo alla pirateria: se il libro lo hai comprato, pagandolo quello che costa con soldi veri, non ti senti di rubare nulla a nessuno, tantomeno all'autore, se poi ti vai a scaricare anche la versione digitale da qualche parte. Smh...

Oh, benissimo, ma già che ci siamo mi dà, per cortesia, una spiegazione razionale (ossia basata su costi/ricavi) per cui chi compra il cartaceo non ha diritto al digitale?
Produrre un libro ha costi fissi indipendenti dalla forma e costi variabili legati alla forma.
I costi variabili legati alla forma sono, per il cartaceo, la produzione materiale di ogni singola copia (carta, stampa), la sua distribuzione, etc. Sono, insomma, consistenti ed ovviamente non possono che riflettersi nel prezzo richiesto.
Per il digitale, invece, di cosa parliamo? Editing del testo digitale già esistente (il cartaceo va pur stampato a partire da qualcosa) verso il formato specifico scelto dall'editore, hosting se proprio e poi? Di fondo e lo sappiamo tutti, sono sostanzialmente nulli.
Ora, da acquirente razionale e ragionevole, capisco bene che il costo del digitale non può essere poi tanto minore di quello del cartaceo, in quanto il complesso delle vendite in digitale contribuiscono alla copertura del complesso dei costi variabili del cartaceo (dove per "complesso" intendo il totale dell'editore per tutti i libri prodotti), ma se compro il cartaceo all'editore non costa materialmente nulla "regalarmi" (si fa per dire: il libro l'ho pagato) il digitale.
La mia impressione è che ci abbiate semplicemente rinunciato: poiché è fin troppo facile trovare i digitali pirata nel giro di poche settimane dalla messa in commercio, chi li vuole se li va a cercare lì, ringraziamo Dio che c'è ancora chi compra il cartaceo e marginiamo le briciole dei residui 25 lettori pazzi che pagano sia l'una che l'altra versione.
A me sembra un approccio decisamente miope, che rinuncia financo a provare a governare il fenomeno e che, a lungo andare (con la morte dei boomer e dei Gen X/Y), pagheremo caramente tutti quanti: autori, editori e lettori.

I russi sono matti e,
alla fine del libro, c’era il link per scaricarsi anche l’ebook gratuitamente 😊

Che però è più pratico... il cartaceo presenta un carattere piuttosto piccolo.


Io sono d'accordo che non sia la stessa cosa, perché per me leggere in ebook è meglio.
Io sono anni che leggo quasi esclusivamente in ebook, e per me non c'è proprio paragone, è decisamente più comodo rispetto al libro cartaceo, soprattutto quando si parla di libroni.
E la comodità è solo una delle qualità della lettura digitale, l'altro grande pregio è lo spazio, il non dover riempire la propria casa di libri.
E costa meno rispetto ai libri cartacei: ogni anno, quando compro qualcosa su kindle mi segno il prezzo cartaceo e quello della versione digitale. A fine anno, vedo quanto ho risparmiato e il mio portafoglio mi ringrazia.
L'unico problema del leggere quasi solo su kindle, è non avere una libreria piena di libri a casa da mostrare alla gente e fare colpo.
Ma, d'altra parte, non invito mai nessuno a casa mia, quindi il problema non si pone 😏
Seriamente, io non so perché alcuni editori siano così riluttanti a puntare sul digitale, ma non so neanche se sia vero che ci sia questa riluttanza, solitamente riesco a trovare i titoli anche sul kindle, senza troppo problemi (a parte i libri fuori catalogo, ma quello è un altro discorso).
Credo che uno dei pochi libri recenti che non ho trovato sul kindle store sia "Ferrovie del Messico", edito da Laurana. L'ho preso in cartaceo, lo sfoglio, e vedo che quello che ho in mano è la QUINDICESIMA edizione.... IN UN ANNO!!!
Quindici edizioni in un anno, considerato che non mi sembra abbia venduto come harry potter, ho il vago sospetto che per ogni edizione abbiano stampato poche copie.
Non aveva più senso farlo anche in edizione digitale? Ma se lo fai in edizione digitale, poi puoi vantarti di essere arrivato alla quindicesima edizione? 😅

I russi sono matti e,
alla fine del libro, c’era il link per scaricarsi anche l’ebook gratuitamente 😊"
È una buona notizia! Peccato che non sia la regola.

Laurana è un piccolo editore, con tirature iniziali di 500÷1000 copie. "Ferrovie del Messico" è sicuramente il suo titolo di maggior successo, quindi forse le ultime tirature sono state più consistenti (3000÷4000). Inoltre pubblica anche in digitale ma solo dopo un certo tempo.
La tua osservazione circa il risparmo è fondatissima: ho calcolato un risparmio di almeno 250€÷300€ in un anno (compro circa 150 testi all'anno).

I russi sono matti e,
alla fine del libro, c’era il link per scaricarsi anche l’ebook gratuitamente 😊"
Anche La battaglia di Canne ha il link, evidentemente UTET ne ha compreso la logica.

Ciò detto, sto seguendo la discussione e una cosa che mi salta all'occhio, invece, e che, da parte di molti (non tutti, sia chiaro) i fan degli ebook è facilissimo fare illazioni sulle motivazioni di chi continua a preferire leggere i libri in carta e pagine. Liet motiv: chi desidera possedere il libro cartaceo lo fa, evidentemente, solo per esibizionismo. Deve mostrare di avere tanti libri, farsi bello di questo, farsi vedere, ecc. Oppure, si tratta evidentemente di dinosauri che non capiscono che il mondo va in un'altra direzione, e blablabla.
Scusate se ve lo dico, ma onestamente quelli che, in questa discussione, mi paiono i meno aperti sono proprio i sostenitori del libro in formato elettronico, prontissimi a "criminalizzare" chi non legge in ebook o a pensare le peggio cose di lui.
Amo i libri cartacei.
E sono talmente un'esibizionista, che da anni (forse decenni) gli unici libri nuovi che faccio entrare in casa sono:
1) i fumetti - semplicemente perché mercato librario e mercato fumettoso sono, ancora, due cose del tutto diverse, e il mio rapporto coi libri "scritti" è assai diverso da quello con i fumetti (in soldoni: non voglio sbattermi a cercare gli arretrati poi, che nel mercato italico è spesso un problema);
2) i (pochi) libri che recupero per questioni di "collezionismo". Ad esempio, quelli di due-tre autori di cui voglio avere tutto, e/o di certe serie che voglio complete e/o se cerco una traduzione particolare di qualcosa;
3) i libri che mi regalano.
Per tutto il resto, i miei acquisti librari vengono tutti dai mercatini di usato, o dai remainders. Me ne frego che i volumi siano belli da vedere, nuovi o sbrilluccicanti (certo, devono essere leggibili, non essere sbrindellati o sporchi. Ma per il resto, chissene). Vi stupirà saperlo, ma anche per certuni che leggono in cartaceo, quasi sempre, è il solo contenuto quello che importa.
Sono talmente esibizionista che Goodreads è l'unico social cui sono iscritta. Cioè, mi dicono che anche Whatsapp e Telegram contano come social, e allora ok, ci sono anche quelli. Ma lì finisce. E giuro che non li uso per fare girare foto dei miei libri...
Sono talmente esibizionista che in casa mia tutti i libri (compresi i fumetti) stanno in luoghi dove gli ospiti non possono entrare (camere da letto, stanze di servizio...), quando non sono direttamente nascosti negli scatoloni... (perché sì, quello dello spazio è un problema oggettivo per chi ama il cartaceo XD)
Semplicemente, per quelle che sono le MIE abitudini e sensazioni, il libro cartaceo resta una scelta per ora più pratica. Non escludo che, se in futuro cambieranno certe condizioni, io possa cambiare abitudini. Per adesso il libro fisico è la scelta privilegiata.
E no, non c'entra l'odore. L'odore dei libri mi colpisce solo quando sono in grandi quantità, tipo in libreria o in biblioteca. Lì lo percepisco (e sì, mi dà una sensazione rassicurante). Ma sul singolo libro raramente ci faccio caso. E se ci faccio caso il più delle volte è solo perché il tipografo ha usato una colla puzzolente... :-P
Il fatto è che non mi va di dipendere da un device elettronico anche per quella che per me è un'abitudine del tutto "basic" come la lettura. Sto già abbastanza appiccicata a pc e smartphone tutto il giorno (anche ora che scrivo a voi, guarda caso). Quando leggo, non voglio avere a che fare con un altro mini-pc. Non voglio dover tenere d'occhio una batteria. Non voglio dover ricaricare qualcosa, ecc. Non voglio software, codec, ca22abubbole varie frapposti fra me e le righe da leggere.
Se mi cade un tascabile, lo tiro su senza patemi e chissene. Se mi cade lo smartphone vado in paranoia. Non voglio dovermi preoccupare pure dell'e-reader. Voglio stivare i libri nelle mie borse super-incasinate senza curarmi di nulla (giusto che non si pieghino e che non finiscano a contatto con le penne). Voglio usare i segnalibri belli, voglio sottolineare se mi gira, scrivere insulti all'autore a bordo pagina senza dover passare per una casella di testo o un'annotazione elettronica.
Fermo restando che diversi studi hanno dimostrato che i processi di memorizzazione innescasti dalla lettura su un cartaceo sono diversi da quelli che vengono da un testo letto in digitale, che certi lettori hanno bisogno di avere "àncore" fisiche durante la lettura per fissare i concetti e le idee. Forse non è così per tutti, ma è così per me. Ho sempre trovato più facile gestire le pagine di carta che non quelle in digitale, le volte che ho dovuto studiare "a schermo". Tuttora, quando devo imparare qualcosa, preferisco stamparmelo (sì, possiedo una stampante laser. Crocifiggetemi in nome dell'Amazzonia!) e pasticciarlo con penne e matite...
Immagino che tutte le motivazioni addotte più sopra non abbiano molto senso per chi dà più importanza ad altre cose, nel suo rapporto coi libri. Lo capisco. Mi sta bene. Mi piacerebbe solo che i fan degli ebook evitassero di giudicare a priori i fan del cartaceo con delle argomentazioni che, ve lo dico, lette qua sopra personalmente ho trovato anche offensive.
Non si potrebbe, soltanto, leggere ognuno nel modo che preferisce, senza pensare per forza che chi ha gusti diversi dai propri sia un esibizionista o un superficiale? Grazie.


@Minty
Sono io che ho iniziato la discussione, perciò, se a causa mia (se pur senza volere) vi siete sentiti attaccati o discriminati, o criticati, vi chiedo scusa. Vi assicuro che non era mia intenzione offendere nessuno.
In passato mi sono sentita spesso giudicata per le mie scelte degli ultimi anni; so come ci si sente ad essere criticati, non è bello. Ho assistito, negli anni scorsi (non qui, su altri social "nazional popolari", per intenderci ;-) a flame assurdi fra lettori su carta e quelli su eink. Effettivamente, sono situzioni inutili che non portano da nessuna parte.
Non ho cominciato questo topic come sfogatoio verso di voi, né verso nessuno degli utenti di Goodreads. Se mai io avessi delle frustrazioni, vi assicuro, non sono certo rivolte al gentile pubblico di questo magnifico gruppo, ma verso le case editrici che non mi accontentano facendo uscire gli ebook ^_____^
Scherzi a parte, non smettete di partecipare alla discussione, perché credo che su questo argomento ci sarà sempre qualcosa da dire.
Io penso che un'editoria che non sappia o non accetti nuovi modelli sia un problema, sopratutto per i lettori che si ritrovano ad avere più condizionamenti e meno possibilità di scelta.
Ho già precisato il mio pensiero. Secondo me i prezzi dei LIBRI IN QUALSIASI FORMATO sono eccessivamente alti, le biblioteche insufficienti, e, non si fa quasi nulla per promuovere la lettura in tutte le sue forme. In tal senso, partirei sicuramente dalle scuole: ogni istituto scolastico dovrebbe avere la sua biblioteca per gli studenti, e dovrebbe prevedere anche dei corsi pomeridiani, tipo lettura creativa per far venire la voglia di leggere ai ragazzi fin dalla tenera età, onde evitare che diventino una massa di lobotomizzati che non sanno scrivere un rigo in italiano corretto!
minty wrote: "Semplicemente, per quelle che sono le MIE abitudini e sensazioni, il libro cartaceo resta una scelta per ora più pratica."
Ti capisco. E credemi se ti dico che per molti aspetti penso anch'io che il libro di carta sia il mezzo più scevro da complicazioni. Mi riferisco sopratutto ai limiti di difficile "digestione" del DRM che causa grandissima frustrazione nell'utente finale, il quale sborsa dei soldi per poter essere proprietario, in realtà, di nulla. Non mi stancherò mai di dirlo: i lucchetti sugli ebook penalizzano SOLAMENTE GLI ACQUIRENTI, quegli utenti onesti che non sono assolutamente liberi di leggere l'ebook "acquistato" come e dove (inteso, su qualsiasi dispositivo) vogliono, e non sono liberi di prestare o scambiare un bene di cui non sono a tutti gli effetti proprietari. Cosa che avviene invece con i libri fisici, e su questa cosa servirebbe una vera e forte battaglia. Lo voglio gridare! I DRM VANNO ABOLITI. Sono inqui, inutili (non fermano affatto la pirateria) e sono dannosi perché rendono difficoltosa la circolazione della cultura.

Scusa, quali sarebbero queste differenze?
Io leggo a casa libri di carta, ma quando sono in giro, dal medico, in posta, in treno portarsi dietro solo l'e-book è molto più comodo.

P. S: come scritto prima anche io in vacanza uso l'ebook reader, ma solo per comodità. Appena posso torno al cartaceo



Voglio scendere nel dettaglio portandovi ad esempio diversi titoli che stazionano nella mia whishlist di Amazon da ANNI...niente ebook e guardate, in alcuni casi, i prezzi.
Sono libri di fiabe popolari, perché io sono follemente appassionata di racconti folkloristici.
Fiabe popolari norvegesi, I Millenni Einaudi. Edizione spesso indisponibile, presente su venditori semi-professionali e/o privati anche su Ebay, a prezzi che negli anni sono variati da 45 a 90 euro. Libri, con ogni probabilità, pesanti da tenere in mano e con il carattere minuscolo. Capite perché desidero disperatamente un'edizione ebook?
https://www.amazon.it/dp/8806078313/?...
Antiche fiabe russe, idem come sopra. Vi sembrano prezzi accessibili?
https://www.amazon.it/Antiche-fiabe-r...
Tutte le fiabe di Charles Perrault ilustrate da Élodie Nouhen, Donzelli Editore. Dal 2016 sto attendendo. Siamo nel 2024..
https://www.amazon.it/dp/8868434628/?...
Dolce terra di Marca, fiabe popolari norvegesi, anno di pubblicazione 2014.
https://www.amazon.it/dp/8898505477/?...
Fiabe novelle popolari veneziane, anno 2013
https://www.amazon.it/dp/889721021X/?...
Re Pepe e il vento magico. Fiabe e novelle calabresi, anno 2015 Donzelli Editore.
https://www.amazon.it/dp/8868432188/?...
Gennaro Finamore, Novelle popolari abruzzesi.
https://www.amazon.it/dp/8827180109/?...
Quanto ancora si dovrà aspettare? La tomba?

però per certi libri preferisco ancora il cartaceo, in particolare i libri con una struttura complessa, in cui succedono poche cose e il valore del libro sta soprattutto nello stile di scrittura. magari romanzi metaforici. mi è capitato di leggere un libro così l'estate scorsa e rimpiango di averlo letto in ebook perché sottolineare le frasi chiave e scrivere degli appunti a bordo libro mi avrebbe aiutato nella comprensione e anche nell'apprezzamento. so benissimo che sono cose che si possono fare anche in ebook, ma non "sfoglio" ma un ebook, cosa che invece mi capita a volte di fare coi cartacei e questa esperienza tattile mi permette con certi libri di fare una migliore esperienza di lettura.
per contro, è molto raro che io compri libri di intrattenimento in cartaceo: mi tengo una bella wishlist sul sito del kobo e quando vanno in sconto li prendo, tanto per me in quel caso uno vale l'altro (nel momento in cui li leggo intendo): servono a farmi passare dei momenti di "stacco" tra libri più impegnativi, ma non mi interessa averli o mostrarli in libreria. se li ho in cartaceo poi infatti spesso li porto ai mercatini di beneficenza o al libraccio.
io credo che prima o poi comunque il formato prenderà piede e vi dirò di più: secondo me funzionerà meglio con le persone meno giovani (i giovanissimi tiktoker mi sembra abbiano in mano solo libri di carta), che apprezzano i vantaggi tecnologici come la gestione del carattere e l'illuminazione.
dico un'ultima cosa a favore del cartaceo, giusto come aneddoto personale: una volta su un frecciarossa Roma-Milano, l'ereader mi si è impallato subito dopo Tiburtina. non è stato un bel viaggio :)

Oddio, il tuo problema con il tuo Kobo mi ricorda un episodio triste che ebbi anch'io...avevo comprato da neanche tre mesi un Kobo Glo HD con cui mi trovavo benissimo.
All' epoca facevo Roma - Milano molto spesso, e un giorno che le cappelliere erano belle piene e non riuscii a sistemare come si deve il giubbotto, aiuto....pare incredibile....stavo leggendo, non mi cadde di botto la giacca sul display? Tempo cinque minuti cominciò a uscire fuori una lieve striscia elettrica nel centro, e a fine giornata si era già presa mezzo schermo, rendendo quasi impossibile la lettura. Ti lascio immaginare la mia disperazione. Tentai di tutto con l'assistenza Kobo, che non si rivelò né comprensiva, né collaborativa. Per fortuna allora avevo due o tre ePub, se fossi passata alla concorrenza ci avrei smenato poco. Infatti poi un amico super soddisfatto del suo Paperwhite mi suggerì di prendermi un Kindle, e così feci. Era dicembre 2015. Da allora mi accompagna ancora oggi, felicemente. Il mio Paperwhite è sempre sul mio comodino, e quando devo andare in qualche ambulatorio, in ospedale, o in viaggio è sempre con me.
L'unico vero limite del sistema digitale sono le licenze.

in realtà poi è ripartito quando sono arrivata a Milano (che simpatia!) ed è andato avanti ancora per qualche mese, ma va detto che aveva già qualche anno.
ora possiedo un Kobo dal 2017 e nonostante mi sia caduto più volte (ho anche un angolo abbastanza malridotto), sta benone e continua a fare il suo.
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Il libro digitale continua ad essere visto come un nemico da cui difendersi, invece di un' opportunità da sfruttare. Dovrebbe ridurre i costi di produzione, oltretutto... come la si voglia guardare, è un' innovazione che porterebbe il nostro Paese nella modernità. Invece no. Non ci credono. O non lo capiscono...non capiscono che il mondo evolve, il modo in cui le persone si approcciano alla cultura si modifica nel tempo, quindi essi devono abbracciare nuovi modelli di sviluppo. Ciò non significa che la stampa sia morta, ma nel 2024 c'è anche dell' altro.
Sono ossessionati dalla pirateria e non vedono quello che gli passa sotto il naso e mettono lucchetti e impedimenti nel vano (e inutile) tentativo di arginare un fenomeno che tanto non lo ferma nessuno, finendo per mettere in croce l'utente legittimo che è disposto a pagare per un bene che neanche riesce a comprare!
Cosa pensate?