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Gruppo di lettura > GdL di settembre: Giappone (esplorazione)

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message 1: by Francesca (new)

Francesca (oedipa_drake) | 2446 comments Mod
Il GdL di settembre è dedicato al tema Giappone.

E' un GdL esplorativo, quindi potrete leggere i libri che preferite.

Iniziate a pensare ai titoli!


message 2: by Tintaglia (new)

Tintaglia | 5305 comments Mod
Io leggerò Abroad in Japan: Ten Years In The Land Of The Rising Sun di Chris Broad, souvenir da Londra tenuto da parte per l'occasione, e L’attesa di Seichō Matsumoto.
Ho anche tre graphic novel da leggere questo mese che si sovrappongono, quindi butto tutto nel calderone: HANAMI. TU, YO, 19 M2 Y JAPON di Julia Cejas, Umami #1 di J.M. Ken Niimura e La stirpe della sirena di Satoshi Kon.
Poi boh, ho un'intera collezione sul Kobo dedicata al Giappone, qualcosa troverò. XD


message 3: by Francesca (new)

Francesca (oedipa_drake) | 2446 comments Mod
Tra narrativa e saggistica nemmeno a me mancheranno i libri per questo tema XD


message 4: by Tintaglia (new)

Tintaglia | 5305 comments Mod
Butto già qui alcune letture di questo mese, fatte come Graphic novel:
La stirpe della sirena di Satoshi Kon si è rivelato una delusione. Considero ogni singolo anime di Satoshi Kon una gemma, da Millennium Actress a Perfect Blue, passando per Paranoia Agent (la sua unica serie), e mi aspettavo molto di più da questo manga - più innovazione, più azzardo, più sostanza. Invece è una storia trita e ritrita di speculatori spietati vs rispetto dell'ambiente, antiche tradizioni che si scontrano col nuovo, con un protagonista coerente solo nella sua incapacità di agire, scene abbastanza confuse, e una grafica che non mi è piaciuta particolarmente. Trascurabile.

HANAMI. TU, YO, 19 M2 Y JAPON di Julia Cejas è stata una gradevole scoperta.
Julia registra in brevi sketch l'anno che ha passato in Giappone con il marito, approfittando di una borsa di studio per lei e della liquidazione si lui. Armati solo di una conoscenza mooooolto basilare della lingua e dell'amore per manga e videogiochi si avventurano ogni giorno in una quotidianità nuova, spesso incomprensibile, dalle prove antiterremoto alle misteriose regole per la gestione dei rifiuti. Personalmente non amo molto la narrazione frammentaria, preferisco qualcosa di respiro più ampio, ma è comunque una lettura gradevole.


message 5: by Francesca (new)

Francesca (oedipa_drake) | 2446 comments Mod
Buone letture, si inizia!


message 6: by Georgiana (new)

Georgiana 1792 | 3326 comments Ho finito Ricordi di mia madre di Yasushi Inoue, una raccolta di episodi che riguardano la madre dell'autore e la sua progressiva demenza senile, che si divide in diverse fasi, in ciascuna delle quali vediamo la donna retrocedere con l'intelletto prima alla gioventù e poi all'infanzia, con pochissimi sprazzi di lucidità, fino a quando non riconoscerà più neanche i suoi figli e li considererà dei vecchi decrepiti più di lei, degli estranei, degli ospiti, delle cameriere o, addirittura, dei morti.
Il tutto raccontato con un tono discreto ma che, allo stesso tempo, nasconde una sofferenza celata al mondo, la pena per essere stato dimenticato dalla propria stessa madre, una condanna davvero dolorosa.


message 7: by Luthy (new)

Luthy | 233 comments Ho tirato giù i titoli che ho su Audible e Kobo (un po' troppi) e ho iniziato da questo che - sono scema - ho in entrambi i dispositivi, cellulare e Tolino: Forse non tutti sanno che in Giappone. Curiosità, storie inedite, misteri, aneddoti storici e luoghi sconosciuti di Antonio Moscatello.


message 8: by Tintaglia (last edited Sep 09, 2024 12:25AM) (new)

Tintaglia | 5305 comments Mod
Ho finito La colpa di Keigo Higashino (una rilettura, non ne ricordavo pressoché nulla, dato che l'ho preso in mano la prima volta dieci anni fa). Ricordavo un romanzo duro, ma non così agghiacciante, e così estraneo per un occidentale. Tsuyoshi uccide un'anziana durante un furto, organizzato per permettere al fratello minore Naoki di frequentare l'università, secondo i desideri della defunta madre. Arrestato immediatamente (Tsuyoshi è un semplice, a dir poco, dall'intelligenza estremamente limitata e incapace di prevedere le conseguenze) viene condannato a quindici anni di carcere, lasciando il fratello minore, all'ultimo anno di liceo, a badare a se stesso. L'unico contatto fra i due, dopo un unico incontro in carcere, sono le lettere che, implacabili, arrivano ogni mese a Naoki, ricordandogli che ha un fratello carcerato e spesso rovinando ogni tentativo che fa di ricostruirsi una vita.
Perché il nocciolo del romanzo è la spietata discriminazione a cui Naoki, pur innocente, è sottoposto; (view spoiler)
Un romanzo di fortissima critica, in cui il vero carcere non è quello di Chiba, in cui è rinchiuso Tsuyoshi (che lo descrive come un luogo quasi fuori dal tempo, in cui migliora nella scrittura, impara un mestiere, va d'accordo con i compagni; l'unico segno che indica come non sia esattamente un paradiso, ma lo viva lui così, filtrato attraverso la sua mente semplice, inquadrata in un luogo che comunque gli dà protezione e una struttura) è quello che si stringe intorno al fratello, perché se il carcere è l'assenza di libertà e scelta, è questo che vive Naoki, e che lo porta a degradarsi sempre più moralmente, almeno per parte del romanzo.
Critica sociale durissima, mi ha portato a chiedermi se anche in Italia sia così pervasivo il pregiudizio nei confronti di chi è legato in qualche modo a qualcuno che ha commesso un crimine, ma non ho risposta, e non ne ho esperienza.
Unica pecca nel romanzo, la goffissima traduzione, che purtroppo affligge la maggior parte dei giapponesi pubblicati in Italia.

E che è uno dei motivi (anche se il traduttore è un altro) per cui ho abbandonati I delitti della casa decagonale di Yukito Ayatsuji, afflitto però (cosa più grave) da una scrittura gioiosamente piena di infodump e espressioni assurde.


message 9: by Francesca (new)

Francesca (oedipa_drake) | 2446 comments Mod
Tintaglia wrote: "E che è uno dei motivi (anche se il traduttore è un altro) per cui ho abbandonati I delitti della casa decagonale di Yukito Ayatsuji, afflitto però (cosa più grave) da una scrittura gioiosamente piena di infodump e espressioni assurde.."

E pensare che lo stanno decantando moltissimo!

Per il resto, ci tocca imparare il giapponese, che dici? ;)

PS: Con tutti i romanzi e saggi sul Giappone che ho, non ne sto leggendo uno proprio questo mese... Che disastro XD


message 10: by Saretta (new)

Saretta (hex53617261) | 2400 comments Mod
Io sto leggendo Residenza per signore sole ambientato appunto in una residenza di 150 appartamenti dedicati a ospitare signore nubili o vedove, la maggior parte con segreti vari ed eventuali.
Elemento che penso sbloccherà una serie di situazioni è lo spostamento della residenza - da intendesi in senso letterale, vogliono alzare tutto l'edificio e spostarlo più in là, residenti in camera.

ho iniziato anche I delitti della casa decagonale ma leggendo Tintaglia mi è passata la poesia, che un po' stava passando già di suo, ma c'era il beneficio del dubbio.


message 11: by Tintaglia (new)

Tintaglia | 5305 comments Mod
A me Residenza per signore sole era piaciuto tantissimo. ❤️

La Casa decagonale… io boh, non capisco come si possano far passare frasi come
‘“– La corrente oltre l’isola è molto violenta, evitano tutti di arrischiarsi in quelle zone, – rispose il gaio pescatore, un uomo sulla soglia della vecchiaia. – ”
Tutti a scuola da Cannarsi? 🤦🏻‍♀️
Al netto del fatto che mi sembra pure scritto e costruito male, perché gli spiego i giganti non li ha aggiunti il traduttore. Spero, eh.
In media trovo i giapponesi tradotti e adattati meglio in inglese, devo dire.


message 12: by Tintaglia (new)

Tintaglia | 5305 comments Mod
Ho letto Storia di una libraia di Tokyo di Nanako Hanada. Una giovane donna, Nanako, in crisi sia matrimoniale che sul lavoro, si iscrive a un social che per mette di fissare appuntamenti cono sconosciuti solo per chiacchierare. Inizia così un viaggio che la porta a cambiare lavoro, allargare notevolmente la su cerchia di conoscenze, ampliare le sue capacità sociali e, grazie alla sua abitudine di suggerire a ognuno un libro, costruirsi una fama che la porterà infine alla pubblicazione di questo libro.
Al netto del fatto che a me l'idea di parlare volontariamente co sconosciuti fa venire i brividi, l'ho trovato un libro molto... giapponese. Tutte le interazioni sociali e molte delle considerazioni che Nanako fa a proposito dei suoi conoscenti, parecchie abitudini (tipo "sono andata via di casa, dormirò in un karaoke"), alcuni temi di discussione (ho scoperto che esiste un letteratura che parla del problema della verginità prolungata negli uomini OO) sono talmente giapponesi che come libro vale veramente come indagine sociologica. Detto questo, non l'ho trovato una lettura indimenticabile, interessante e scorrevole, ma poco altro.

Adesso ho in lettura Abroad in Japan: Ten Years In The Land Of The Rising Sun di Chris Broad (che ho comprato a Londra, giustamente XD) e lo sto trovando interessante, anche se forse un po' lento, e anche se l'immagine simpatica e un po' goffa che l'autore vuole dare di sé non mi piace particolarmente.


message 13: by Francesca (new)

Francesca (oedipa_drake) | 2446 comments Mod
Terminato Red girls di Kazuki Sakuraba.
Mi è piaciuto, il romanzo, attraverso la storia di una famiglia e in particolare di tre donne che vi appartengono, ripercorre anche uno spaccato di storia ed evoluzione sociale del Giappone nel '900.
Le protagoniste mi sono subito piaciute, anche le descrizioni e gli eventi. Particolare la svolta inattesa verso la fine del libro.


message 14: by Georgiana (new)

Georgiana 1792 | 3326 comments Io sto leggendo A volte basta un gatto e mi sta piacendo molto. Sì, la consecutio temporum è un po' fatta come cavolo vi pare (presenti, passati remoti e niente trapassati prossimi, per carità, casomai capiamo niente dell'ordine cronologico dei fatti!), ma sto trovando le storie molto delicate e poetiche. Un po' nostalgiche, certo. E adoro il gatto bianco con gli occhi di due colori diversi. 😊


message 15: by Francesca (new)

Francesca (oedipa_drake) | 2446 comments Mod
Se avete voglia di un comfort book per questi ultimi giorni di settembre e di GdL, vi consiglio Un gatto per i giorni difficili di Syou Ishida.
Scorrevole, semplice, ma anche con qualche peculiarità; e davvero carino (per i gatti, ovvio). ;)


message 16: by Georgiana (last edited Sep 20, 2024 04:24AM) (new)

Georgiana 1792 | 3326 comments Allora, il romanzo l'ho finito (A volte basta un gatto).
A parte i gravi problemi di consecutio temporum, nel leggere questo libro mi sembrava di essere in macchina con un mio zio buonanima, tutto strappi e rallentamenti da far venire il mal d'auto. Però, sul rettilineo il tragitto era molto piacevole, per cui mi sono ostinata a volerlo finire. Mi spiego: all'inizio di ogni sezione/capitolo si faceva fatica a orientarsi, e non perché ogni personaggio su cui era focalizzato il capitolo avesse una voce diversa dal precedente, anzi, era tutto piuttosto monocorde. Però le storie che raccontavano una volta entrati in carreggiata erano molto dolci, delicate, nostalgiche, prettamente giapponesi, e il gattino bianco con gli occhi di colori diversi era un tesoro (anche se appariva molto di rado). Ho amato moltissimo soprattutto la seconda storia, quella di Sakiko, che al liceo aveva fondato una band, i Blue Pegasus, che aveva riscosso un discreto successo con la sua prima canzone,Cinderella Wings, ma poi alla morte della madre ha dovuto rinunciare al proprio sogno per portare avanti quello dei suoi genitori, di avere un negozio di calzature all'interno dei Grandi magazzini Hoshino di Kazahaya, mentre la sua compagna An ha continuato a cantare da solista ed è diventata una cantante famosa.
Ma anche le altre storie sono molto belle: quella della violinista finlandese che va a farsi riparare l'orsetto che la madre - anche lei violinista - le aveva comprato nei Grandi magazzini Hoshino quando era andata in Giappone per un concerto; quella del bambino che viene abbandonato dalla madre e mentre la aspetta continua a piantare i semi della frutta nei vasi sul terrazzo dei Grandi magazzini, semi che sono diventati ormai alberi, e pure carichi di frutti (le prime storie sembrano tutte collegate a un qualche tipo di abbandono da parte della madre); quella della misteriosa Yūko Serizawa, che è da poco arrivata a ricoprire il ruolo di concierge dei grandi magazzini, un ruolo che prima non esisteva, è stato creato appositamente per lei, ma che lei incarna alla perfezione.
Insomma, se il romanzo fosse stato fatto solo dai rettilinei avrei potuto dare quattro stelle. Così mi devo prutroppo fermare a tre.


message 17: by Georgiana (new)

Georgiana 1792 | 3326 comments Francesca wrote: "Se avete voglia di un comfort book per questi ultimi giorni di settembre e di GdL, vi consiglio Un gatto per i giorni difficili di Syou Ishida.
Scorrevole, sempli..."


Me lo tengo da parte per i giorni difficili... 😅
Al momento le varie sfide da terminare non mi permettono di leggere altro. 😊


message 18: by Tintaglia (new)

Tintaglia | 5305 comments Mod
Ho finito Abroad in Japan: Ten Years In The Land Of The Rising Sun e non me lo aspettavo, ma mi sono abbastanza annoiata. Lo stile non è niente di particolare, il grosso delle curiosità sul Giappone le conoscevo già, e ho trovato piuttosto irritante l’autore che di presentava come il goffo e ingenuo ragazzone straniero.
Sono curiosa di vedere qualcosa di suo, e scoprire se semplicemente è più noioso su carta che in video.

[Io ho paura che questo sarà il primo anno in cui non finirò la Marple T.T]


message 19: by Tintaglia (new)

Tintaglia | 5305 comments Mod
In extremis, ho seguito il consigli di Francesca e letto Un gatto per i giorni difficili di Syou Ishida e, nonostante la mia diffidenza per questa categoria di romanzi che ormai stanno arrivando in massa dall'Oriente, si è rivelato una vera coccola. Tradotto abbastanza bene, con delle scene abbastanza surreali (tutte quelle nella clinica. Le ho adorate XD) e degli spaccati sulla vita quotidiana in Giappone comunque interessanti.
Quanto vorrei che prescrivessero anche a me un gatto. *____*


message 20: by Francesca (new)

Francesca (oedipa_drake) | 2446 comments Mod
Tintaglia wrote: "con delle scene abbastanza surreali "

Io le ho trovate estremamente giapponesi XD
La clinica, poi, dove tutti sembrano essere fuori posto e non sapere quello che fanno, è fantastica.
Come viene descritto questo trasportino che appioppano al cliente, con un musino baffuto che guarda silenzioso (e di rimando l'umano scruta perplesso questo coso peloso), è unico.

Tintaglia wrote: "Quanto vorrei che prescrivessero anche a me un gatto. *____*"

Perché ne siamo sprovviste, vero? XD :*


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