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Suite francese
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GdL Narrativa Gennaio 2012: Suite francese di Irène Némirovsky - Commenti e discussione
Io, ovviamente; in realtà sapevo già che sarebbe stato il prossimo libro che avrei letto e mi sono portata avanti :-)


Io me lo sono fatta passare in pdf da un'amica, poi anch'io deciderò se comprarlo o meno :)

Per contribuire alla discussione, vi segnalo questo articolo comparso qualche anno fa sul Corriere della Sera, che per primo mi fece scoprire questo libro.
http://archiviostorico.corriere.it/20...
http://archiviostorico.corriere.it/20...

http://archiviostorico.corriere.it/2005/..."
Grazie per la segnalazione...l'ho appena letto e ha presentato molto bene il libro. Stasera lo inizio.

Ho finito domenica la prima parte ("Tempesta in giugno"), "copro" le mie impressioni così non rovino la lettura a nessuno.
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Ho finito oggi la prima parte, a fine lettura commenterò entrambe...ma mi ritrovo molto nella tua recensione, soprattutto riguardo la scena finale.
Auntie wrote: "come vi sta sembrando questo libro? per ora mi piace abbastanza anche se è come se ci fosse qualcosa che non mi convince del tutto. "
Credo di capire cosa intendi...io sono a metà e non riesco ancora a decidermi se mi stia piacendo oppure no, la storia non mi ha coinvolta come avevo ipotizzato leggendo le recensioni e l'articolo segnalato da Moloch. Mi aspettavo un approccio diverso da parte dell'autrice.

Pensavo parlasse di musica :P"
Oopps... :D
Io lo sto trovando piacevole. (view spoiler)
Ecco, l'ho finito poco fa: ora non ho tempo per un commento più articolato, ma dico solo che se "Tempesta in giugno" mi era piaciuto ma senza entusiasmarmi, "Dolce" è bellissimo!!
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L'appendice finale mi ha messo addosso una tale tristezza...il libro in sè non mi ha entusiasmata (forse mi ero creata aspettative troppo alte leggendo le recensioni) ma alla fine mi sono ritrovata a desiderare di leggere il resto, che nessuno potrà fare.

Dire che non mi sta 'prendendo' per nulla è dire poco. In realtà mi sta 'trascinando', e questa cosa mi dispiace molto, visto che la trama e il tema trattati sono più che interessanti :(
Eppure lo stile della Némirovsky non sa colpirmi appieno, e in lei non trovo nulla di Balzac, Turghenev, Tolstoj o Flaubert (recensione de "La Repubblica", sul retro del libro).
Spero di sbagliarmi, e di appassionarmi maggiormente andando avanti con la lettura, perché quello trattato è un genere che personalmente amo, e mi sembra strano che mi stia venendo a noia così facilmente!
Aggiornerò al più presto, sperando fortemente di cambiare opinione.

Detto questo, non ho ancora trovato la voglia di recensirlo.

Accidenti, mi dispiace che vi stia sembrando così così perché lo avevo proposto io.
@Claudia: ieri ho viaggiato in treno, quindi ho avuto parecchio tempo per finirlo :-)
Comunque, alcune brevi annotazioni un po' sparse sulla seconda parte e sull'appendice: (view spoiler)
@Claudia: ieri ho viaggiato in treno, quindi ho avuto parecchio tempo per finirlo :-)
Comunque, alcune brevi annotazioni un po' sparse sulla seconda parte e sull'appendice: (view spoiler)

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P.S. Appena ho finito il libro ho prenotato in biblioteca Mirador. Irène Némirovsky, mia madre.

Il film del 1966 in bianco e nero è: Parigi brucia? di René Clément con sceneggiatura di Gore Vidal e Francis Ford Coppola e un cast stellare fra cui figurano:
Jean-Paul Belmondo, Jean-Pierre Cassel, Orson Welles, Alain Delon, Kirk Douglas, Glenn Ford, Anthony Perkins, Yves Montand, Simone Signoret e altri.
Assolutamente da conoscere.

Ammetto che ogni personaggio è rappresentativo di una classe e di un sistema, come anche a molti altri di voi la famiglia Pericand mi è piaciuta molto, ma i personaggi in cui mi sono sentita di più sono i coniugi Michaud che mi hanno fatto una tenerezza assoluta.
Altro punto è la guerra. Io adoro i libri storici e soprattutto quelli sulla seconda guerra mondiale, ma qui il conflitto è solo lo sfondo, la vicenda di Hubert è direi.
Per riassumere direi che mi aspettavo qualcosa di più toccante e vibrante anche se non mi è dispiaciuta per nulla la vena ironica della N. Sottolineo che il capitolo più bello della prima parte è l'ultimo, dove si nota tutta la drammaticità del periodo storico.
Riguardo a Hubert e alla sua storia un po' inutile (anche a me leggendo è sembrata tale), forse dimentichiamo che a tutti gli effetti l'opera è incompiuta (N. prevedeva 5 romanzi, ne ha finiti 2): magari Hubert sarebbe stato meglio sviluppato in seguito.


Buonanotte a tutti/e :)

"Suite francese" è da un bel po' nella mia libreria, intonso, e dopo "Il signore delle anime" ho voglia di continuare a leggere la Nemirovsky!

"Suite francese" è da un bel po' nella mia libreria, intonso, e dopo "Il signore delle anime" ho voglia di continuare a leggere la Nemirovsky!"
certo che ti puoi unire.. tanto anche io ancora sono molto indietro...

"Suite francese" è da un bel po' nella mia libreria, intonso, e dopo "Il signore delle anime" ho voglia di continuare a leggere la Nemiro..."
Moloch wrote: "Marco wrote: "So che è tardi, ma posso aggregarmi a voi?(!) ..."
Certo"
Kua wrote: "Ciao Marco, benvenuto nel Gruppo di Lettura, sei aggregato :D"
Grazie! Lo inizio subito :D

Ho finito la "Suite francese" stasera, e devo ammettere di averlo in parte rivalutato, rispetto alla lettura iniziale.
Anche se, in definitiva, il mio entusiasmo nei confronti di titolo e trama non è stato pienamente appagato, ho trovato soprattutto nella seconda parte qualcosa di più accattivante ed emozionante.
"Temporale di giugno" non mi aveva coinvolto, e forse è proprio perché la N. ha trattato moltissimi personaggi in poco spazio, mentre in "Dolce" la vicenda si è sviluppata tramite poche anime e tante più vicende.
Secondo me il primo capitolo è stato tormentato non solo nel contenuto (l'esodo, l'inizio dell'occupazione...): troppe voci, mescolate in pagine che sono diventate sature di sostanza, ma poco "acchiappa-lettore".
Ho parlato di questo libro anche con un mio professore, che mi ha fatto riappacificare con la N., ma il mio giudizio sul libro resta un tre stelle, e dunque niente di così eccezionale, ma godibile.
Quello che lascia "Suite francese" è una sensazione di nostalgica malinconia, di aspettative riguardo il futuro dei personaggi (soprattutto quello di Bruno...), di riflessioni su quanto il carattere dell'uomo possa mutare, da una situazione all'altra.
Kua wrote: "Finito stanotte!"
Hai trovato anche il tempo di LEGGERE, tra vita reale e salvataggio libri? Come hai fatto? :-)
Hai trovato anche il tempo di LEGGERE, tra vita reale e salvataggio libri? Come hai fatto? :-)



Credo che leggerò altra Némirovsky.
Books mentioned in this topic
Il vino della solitudine (other topics)David Golder (other topics)
Suite francese (other topics)
Mirador: Irène Némirovsky, mia madre (other topics)
Chi c'è a leggere insieme per il primo GdL dell'anno? :)