Heke’s
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from the Reading Challenges group.
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Mi sa che a questo giro mi tocca saltare, anche io trasloco e non avrei tanto tempo... ma vi seguirò da lontano, è il mio gioco preferito su Goodreads!
Buona gara a tutte e a tutti :)

Preferisco quindi che abbia il voto di GR piuttosto che sforzarmi di finirlo e poi dare un votaccio :)
Ma non sarà il mio ultimo incontro con Perutz! È un autore che mi incuriosisce molto e riproverò, magari in italiano e magari in un'edizione più moderna.

D'accordissimo, La Pasionaria è sensazionale!!

Voto: 8,5
Avevo già letto Bernhard prima (specificamente Il soccombente e Il respiro) e mi è sempre piaciuto, qui probabilmente anche di più.
Tor..."
Ciao Anastasia, sono proprio contenta che ti sia piaciuto. Lo stile di Bernhard mi ha colpito subito, dalle prime pagine del primo romanzo che ho letto (Il soccombente), e tu lo descrivi benissimo: ossessivo, maniacale, nevrotico, proprio come i suoi personaggi protagonisti.
Non è certo una lettura leggera, ma a volte l'abisso affascina, almeno questo è l'effetto che fa a me :)
Non ho ancora letto Correzione, ma dalla tua recensione sono già certa che mi piacerà!

Questo romanzo mi ha fatto appassionare in modo incredibile alla vita intellettuale di Cambridge dell'inizio del XX secolo, e alle vicende dei tre grandi matematici protagonisti: Hardy, Littlewood e ovviamente Ramanujan, il 'matematico indiano' del titolo.
Non sono mai stata una grande appassionata di matematica, eppure Leavitt riesce a mostrarne il lato creativo, astratto, filosofico.
Non sono d'accordo con chi critica il romanzo per la presunta superficialità della ricerca storica e biografica e le aggiunte liberamente fatte da Leavitt. Al contrario trovo che il lungo lavoro di raccolta di fonti sia evidente, e, quanto alle aggiunte, si tratta di un romanzo, ed è quello che mi aspetto. Se avessi voluto un resoconto dettagliato e preciso della vita di Ramanujan, avrei letto la sua biografia.
Trovo la scelta di concentrarsi più sulla vita di Hardy che su quella di Ramanujan molto felice. Osservando tutto attraverso gli occhi di Hardy, Ramanujan non perde mai il suo alone di mistero, e in qualche modo ci si sente spesso 'in sospeso', aspettando con ansia la sua riapparizione sulla scena, esattamente come si sente l'Hardy personaggio.
Cosa c'è allora che non va?
Mi dispiace quasi dirlo, perché apprezzo molto Leavitt e ho amato sia Ballo di famiglia che La lingua perduta delle gru, ma lo stile di questo romanzo è estremamente piatto e banale.
In nessun momento nel corso delle 600 pagine ho pensato "che pagina ben scritta", "che immagine intensa", "che accostamento originale". Niente. Stilisticamente sembra un tema scritto al liceo, certo senza errori e scorrevole, ma con nessuna profondità.
Sinceramente, se non ci fosse stata la storia, che mi ha letteralmente inchiodata al romanzo, il mio voto non avrebbe mai raggiunto la sufficienza.

Perutz mi va benissimo, non lo conosco e da quello che mi pare di capire mi piacerà molto.
Scelgo "Il marchese di Bolibar" che spero di riuscire a trovare da qualche parte.

Voto: 8.
Non avevo mai letto niente di Hardy prima anche se Tess dei d'Ubervilles è nella mia lista dei to-read da parecchio tempo.
Giuda l'Oscuro è un romanzo intenso, triste, dove le aspettative dei protagonisti sono sempre deluse, spesso in modo tragico e crudele.
Uno dei fili conduttori del romanzo è senza ombra di dubbio la critica di Hardy alle convenzioni vittoriane e al moralismo religioso, che si trovano spesso in opposizione all'etica umana.
Altro tema fondamentale è l'importanza del sapere, della cultura, ma non come conoscenza passiva racchiusa tra le mure ammuffite di college famosi, ma come possibilità di crescita per l'uomo.
Purtroppo i protagonisti, e Giuda per primo, non trovano via d'uscita e sono schiacciati da una società che non risconosce la loro etica, la loro cultura, le loro scelte di vita.

@Patrizia: perfetto! Così siamo entrambe più soddisfatte :)
@Agnes: penso proprio che mi piacerà, ho già letto un paio di libri di Leavitt e entrambi sono stati una bella scoperta.

In realtà la Nothomb non mi dispiace ma voglio leggere da un po' Il matematico indiano di Leavitt e potrebbe essere l'occasione giusta.
P.S. Spero che Bernhard non ti stia sfiancando troppo :)

Voto: 7,5
È il mio primo incontro con questo autore e devo dire che mi ha fatto un'ottima impressione.
Il romanzo narra la storia di Bobby, soldato in Europa alla fine della Seconda Guerra mondiale, e Alice, sua madre, una scultrice con sogni di gloria, illusa ed egocentrica.
È sicuramente nella rappresentazione delle relazioni familiari e della relazione di Alice e Bobby col mondo che Yates dà il meglio di sè.
La parte che mi è piaciuta meno è quella della descrizione della guerra, che in compenso riesce a rappresentare con estrema forza il disadattamento di Bobby col mondo. Il personaggio di Alice - detestabile sotto tutti i punti di vista eppure, o forse proprio per questo, così reale - è senza ombra di dubbio quello che mi ha colpito e commosso di più.
E le ultime righe del romanzo... (view spoiler)
Sono molto curiosa di leggere altri suoi romanzi e soprattutto Revolutionary Road :)

Voto: 9.
Con Jane Austen non si sbaglia mai! Mansfield Park era l'ultimo suo romanzo che mi mancava all'appello e grazie ad un lungo, lunghissimo viaggio in treno ho potuto leggerlo tutto d'un fiato.
Come al solito, tutto è ineccepibile: i personaggi, i dialoghi, la rappresentazione della società, ma soprattutto i tratti di personalità e il carattere dei personaggi, descritti e rappresentati in modo così profondo e delicato.
Non mancano l'ironia velata (ma non troppo), soprattutto nella descrizione di Mrs Norris, assolutamente insopportabile e per questo senza ombra di dubbio il mio personaggio preferito :)
Un bel nove, ampiamente meritato!

Mi spiace che Il soccombente non ti sia piaciuto, anche perché è il suo libro che mi ha colpito di più.
Quando ho scelto quest'autore sapevo che era rischioso, Bernhard o lo si ama o lo si odia, e non mi sorprende il fatto che lo si possa trovare irritante! Non credo sia perché tu non l'abbia capito. Sicuramente ha un modo ossessivo di scrivere, che io trovo straordinario, ma che può risultare irritante...
Spero ti vada meglio col prossimo autore, Guareschi è un'ottima scelta :)

Grazie mille Anna! E sì, se puoi leggilo, te lo consiglio di tutto cuore!

Voto: 7,5
Che bella scoperta questo libro! Grazie mille Stefania!
In questa raccolta di racconti, Guareschi narra delle vicende di vita quotidiana della sua famiglia. Si tratta di vicende banali, che tutti noi conosciamo, e che Guareschi riesce a presentare con brio, rendendole irresistibili.
Mi sono affezionata tantissimo alla figlia piccola, la Pasionaria, con la sua intelligenza vivace, la sua furbizia, e il suo sarcasmo, se di sarcasmo si può parlare in una bambina di otto anni.
Anche la moglie Margherita è un personaggio molto interessante e divertente, nella quale mi sono un po' riconosciuta, con le sue fisse improbabili e i suoi ragionamenti assolutamente illogici che non fanno una piega.
Più di una volta questo libro mi ha fatto scoppiare a ridere, e mi ha ricordato quanto sono fortunati gli scrittori, che riescono a vedere storie dove noi vediamo solo quotidianità, e quanto siamo fortunati noi lettori, che possiamo scoprire grazie a loro questo mondo magico alle nostre porte.

Scelgo Mansfield Park che è l'unico che non ho ancora letto.