Pietroburgo Quotes

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Andrej Belyj
“Le strade di Pietroburgo posseggono un’indubbia qualità: trasformano in ombre i passanti.”
Andrej Belyj, Petersborg

“[...] abito ormai da otto anni a Pietroburgo e non sono riuscito a fare quasi nessuna conoscenza. Ma che senso hanno le conoscenze? Anche senza di esse conosco tutta Pietroburgo [...]”
Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche

“«Esistono a Pietroburgo, Nasten'ka, alcuni strani cantucci, anche se voi non li conoscete. In quei luoghi sembra che non giunga quel sole che rifulge per tutti gli abitanti di Pietroburgo, ma un altro sole, come ordinato appositamente per quei cantucci, e risplende di una luce diversa, particolare. In quei cantucci, cara Nasten'ka, sembra svolgersi una vita diversa, non somigliante affatto a quella che ribolle intorno a noi, una vita come potrebbe svolgersi nel trentesimo regno di fiaba e non da noi, nella nostra epoca così seria e così dura. Ecco, questa vita è un miscuglio di elementi puramente fantastici, ardentemente ideali e, ahimè, Nasten'ka, di elementi banalmente prosaici e abitudinari, per non dire inverosimilmente volgari.»”
Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche

Andrej Belyj
“Pietroburgo, Pietroburgo!
Avvolgendoti di nebbia, tu mi hai perseguitato con un giuoco cerebrale. Tormentatrice crudele e irrequieto fantasma! Per anni tu mi hai aggredito: io fuggivo sulle prospettive terribili, per entrare d'un balzo su questo ponte corrusco...”
Andrej Belyj, Petersborg

Andrej Belyj
“Frattanto un groppo di vento si scatenava sul Nevskij, per cadere con gocce minuscole e spesse, per far cigolare e frusciare gli ombrelli, e per irrorare le mani nodose di borghesi e operai; il vento impetuoso fischiava sul Nevskij, per scacciare uno sciame di nubi da Pietroburgo - lungo i terreni deserti dintorno a Samara, Tambov, Saratov - nei burroni, nelle arenarie, fra i cardi e l'assenzio, strappando gli alti pagliai e spargendo sulle aie il suo vischioso mollume.”
Andrej Belyj, Petersborg

Andrej Belyj
“C'era un'infinità di fuggenti prospettive con un'infinità di ombre fuggenti che le intersecavano. Tutta Pietroburgo è l'infinità d'una prospettiva, elevata all'ennesimo grado.
Dietro Pietroburgo non c'è nulla.”
Andrej Belyj, Petersborg