La Setta dei Libri discussion

This topic is about
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve
Novembre
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Fine primo step (cap.7)


Non mi sono mai trovata a leggere un libro del genere, eppure mi sta coinvolgendo più di quanto pensassi. L’apparente schiettezza nella scrittura e l’assenza di periodi lunghi e eccessivamente arzigogolati è perfettamente in contrasto con il passato tortuoso e pieno di avventure dei personaggi. L’assoluto menefreghismo di Allan su ogni problematica che lo circonda comunque è esilarante. Così come l’umorismo di Julius. E la stupidità di Secco. E il Capo che tenta in ogni modo di apparire un duro in prigione, senza alcun risultato.
La trama del “viaggio” in sè spero nasconda qualcosa di interessante.
Si procede.



Mi piace il tipo di narrazione anche se penso che sarà difficile mantenere una trama interessante senza stravolgerla troppo.
Siamo al secondo step e fatico a cominciare; una volta fatto sono sicuro che scorra....


È una lettura simpatica, scorrevole.. ma per ora per me non è niente di eccezionale.


Allora diciamo che ancora non ho capito se mi piace o meno... provo un po’ pena per i personaggi, schifati dallo stesso scrittore 😂
Allo stesso tempo però apprezzo l’ironia, rende il libro leggero e molto scorrevole...
Ho voglia di continuare a leggere... cosa molto positiva dato che di solito, se non mi convince, lascio a metà la lettura.


Per quanto mi riguarda il libro non é scorrevolissimo, lo trovo un pochino confusionario.
Ci sono dei tratti del libro che fanno sorridere, Allan ad esempio é un personaggio carino soprattutto per il suo cinismo.
Diciamo che la storia mi prende a tratti, ci sono momenti in cui non riesco a smettere di leggere e altri in cui mi fermo ogni due minuti.
Per ora direi 3/5 stelle.


Per me sono (quasi) 4 stelle su 5.

Ciao Setta!!!
È un libro che probabilmente non avrei mai scelto ma che sto adorando! Ho faticato a fermarmi al primo step avrei proseguito ad oltranza 😅.
Un bel mix tra cinismo episodi surreali e un umorismo a volte crudo, è una lettura scorrevole e piacevole,secondo me. (Apprezzo molto anche gli accenni storici)
Allan Karlsson, a tratti lo amo a tratti mi lascia con l’amaro in bocca, dovrò conoscerlo meglio nelle prossime pagine 😉
Grazie per averlo proposto!
Al prox step 📖🤓

Anch'io come altri non avevo mai approcciato un testo del genere, però non mi dispiace.
Brevemente:
- Non mi aspettavo questa narrazione cinica, ma allo stesso tempo ironica;
- A volte infastidisce anche me l'indifferenza di Allan, per questo non riesco ancora a stare dalla sua parte.
Lo giustifico un po' per il suo passato turbolento e senz'altro traumatico;
- Ci sono episodi assurdi che talvolta trovo poco omogenei col resto del racconto, quasi forzati, ma credo sia un modo per raccontare il Novecento e offrire spunti di riflessione.
E chi meglio di un centenario nato nel 1905 può farlo?

🤦🏻♀️scusate in qualsiasi social e messaggio io avrò SEMPRE problemi col mio correttore😩
🤗



In realtà devo ancora inquadrare i personaggi.
lo stile mi piace moltissimo, lineare , semplice , scorrevolissimo.
l'assurdo è che viene descritto qualcosa come per esempio fare saltare i ponti o le case con quel distacco, come se fosse normale .
Anche l'uccisione del giovane , vissuta come cosa naturale.. alla fine non era niente di che, l'importante è la colazione!
Ha punti che adoro e punti che mi lasciano perplessa.
Andiamo avanti e lo scopriremo

Per ora anche io sono rimasta colpita dai toni ironici non so se tipici degli scrittori del nord o di Jonasson in particolare! Alcuni passaggi mi hanno fatta molto sorridere, come per esempio la morte del padre di Julius in cui lui soffre perché la mucca che cercava di salvare ed a cui era molto legato è morta assieme al genitore manesco. Oppure il momento in cui infilano il giovane dalla corporatura esile, i capelli lunghi, biondi e unti, la barba incolta ed un giubbotto di jeans con la scritta “Never Again” dentro il tubo in cemento dispiacendosi del fatto che abbia gli occhi chiusi, cosa che gli impedirà di vedere il mondo. O quando il grossista Gustavvson finisce con la sua auto nella buca in cui Allan compie i suoi esperimenti dinamitardi: “-Cosa ci facevi nella mia buca?-, chiese. Il grossista non rispose.” 🤣 Forse umorismo un po’ nero, ma io l’ho apprezzato.
Nessuno cita la love story tra Benny e Gunilla “Bella”? In poche righe mi sono già affezionata a questo personaggio femminile spiccio e senza mezzi termini! Sono curiosa di sapere come procederà!
Buon proseguimento a tutti!


Nonostante gli eventi siano poco "relatable" e surreali, il personaggio di Allan mi lascia quasi un senso di tristezza e solitudine (vedi periodo dal Dottor Lundborg con conseguentr castrazione chimica), come se l'autore volesse comunicare qualcosa di più oltre a della simpatia o meno per il personaggio, una sorta di messaggio tra le righe.
Vediamo come procede!

Allora: il libro non è del mio "genere" ma questo non lo considererei un male. Insomma, penso che la Setta possa servire anche a questo, a portare dei lettori a leggere qualcosa che magari, di propria scelta, non avrebbero mai acquistato.
Ammetto che, al di là del fatto che non è mio genere, non mi sta particolarmente entusiasmando (per dire, non ho percepito questa estrema sofferenza nel non poter andare avanti una volta raggiunto lo step). Non so cosa pensare di Allan: in un primo momento sono stata dell'idea che se proprio devo arrivare a cent'anni voglio arrivarci così, senza preoccuparmi di nulla e di nessuno; d'altra parte però il suo distacco dalle cose e dalle persone non mi piace (ad esempio il suo passare dai comunisti a Franco in uno schiocco di dita, o il suo distacco nei confronti della morte del biondo nella cella frigorifera). Ecco, fa sorridere perché è ovviamente tutto piuttosto surreale ed estremizzato, ma non è che provi questa grande empatia o stima nei suoi confronti.
Le vere risate me le sono fatte con Gunilla/Bella, che per ora si aggiudica il posto di "mio personaggio preferito".
In generale, per me, siamo tra le due stelle e mezzo e le tre stelle. Ma io posso cambiare idea (nel bene e nel male) anche all'ultimo capitolo, quindi tutto è possibile, ancora. In fondo siamo solo al capitolo sette.

Solitamente leggo generi completamente diversi, quindi inizialmente ero spiazzata dal tipo di scrittura.
Ma caspita! La trama è fuori dal comune, l’ironia spezza e i personaggi non cadono nemmeno nel banale nonostante ciò! In più la storia dei personaggi è una cosa che amo particolarmente, soprattutto se così strana.
Quindi non vedo l’ora di iniziare il secondo step (cosa che sto rimandando per non finirlo subito 😂)!
P.s. sarò scema ma nella mia immaginazione questo libro é praticamente un film tipo Stanlio e Olio ma con protagonisti loro! 😂


Contro: troppo inverosimili alcuni fatti (ne parlerò soprattutto nel prossimo step).
Per ora do un 3 stelle




Allan sto cercando ancora di inquadrarlo: se è uno che ha una gran fortuna e il karma bene o male va sempre a suo favore, o è una persona estremamente acuta e intelligente. Penso che sia un misto tra i due fattori...staremo a vedere.
Mi piace molto l’osservazione che ha fatto Marco sul fatto che ogni persona, in questo caso i personaggi, a primo impatto sconosciuta/i, ha/hanno una storia articolata e profonda. Sono veramente curiosa di continuare a conoscerli e scoprire le loro storie.
Ho un po’ di difficoltà con i nomi, ma sto prendendo con ironia anche quelli...storia complicata, nomi complicati.


Allora premetto che sono entrata nella Setta per poter leggere nuovi generi e aprire i miei orizzonti. Infatti questo libro non è per nulla nelle mie corde, non poter entrare in empatia con i personaggi é una cosa che a me personalmente non piace. La storia è esilarante e interessante ma per me poco coinvolgente. Avrei voluto anche che nella valigia ci fosse stato qualcosa di diverso, di più originale, ma sicuramente qualcosa di originale e interessante accadrà. Non perdo le speranze. In ogni caso grazie per stimolarmi a leggere nuovi generi aldilà del fantasy che è la mia droga ahahahah



Io tendenzialmente leggo di tutto, e non lascio mai un libro a metà, perché le cose iniziate vanno finite e soprattutto perché sono curiosa: e se poi alla fine c'è un colpo di scena che mi fa rivalutare tutto? Non riuscirei mai a rimanere col dubbio.
Questo libro era nella lista dei forse, amici che l'hanno letto mi hanno dato pareri contrastanti, quindi ringrazio i nostri Sommi Sacerdoti per avermi spinto a tentare la sorte.
Come avete detto in molti l'ho trovata una lettura abbastanza scorrevole (tanto che probabilmente finirò il secondo step questo weekend, visto che sono praticamente costretta a letto XD).
Allan è adorabile, ma forse perché mi ci rispecchio molto, a 30anni (sigh) sono sulla buona strada per diventare il suo corrispettivo femminile ahahah.
Come ho detto nelle stories adoro il mix di ironia, sarcasmo e cinismo che come fuochi d'artificio illuminano una storia che a tratti è piatta.
Le mie parti preferite sono quelle dove si racconta il passato di Allan, un po' perché permette di inquadrare meglio il personaggio, un po' perché si nota (o almeno, io ho notato, potrebbe essere soggettivo) una differenza di narrazione. Mi spiego meglio, credo che la narrazione rispecchi leggermente la mente del nostro protagonista: quel soffermarsi sui dettagli, come la descrizione di Bullone, e ripeterli all'infinito, riflette un po' la mente dell'anziano, che inizia a perdere un po' di lucidità e memorizza alcuni dettagli che gli rimangono impressi nella mente e non se ne vanno via, mentre altre cose, magari più importanti (come può essere la morte di Bullone) gli scivolano addosso come se niente fosse. Queste caratteristiche mancano nei capitoli sul passato, infatti, durante la guerra civile per Allan era fondamentale che nessuno venisse ferito dalle sue esplosioni. Spero che più avanti ci venga spiegato se questo cambiamento sia dovuto ad un episodio particolare e per così dire traumatico, oppure è il destino di chi ha vissuto in toto il '900, per di più partecipando direttamente, anche se marginalmente, ai più grandi eventi della storia recente.
Gli altri personaggi sono convinta che verranno approfonditi in seguito.
Per i nomi impronunciabili, grazie al cielo sto leggendo sull'app Kindle, e il sintetizzatore vocale mi dà un'idea di come leggerli, anche se faccio fatica a memorizzarli ahahahahah.
Non ricordo se ho altro da dire, ma tanto ho già scritto un papiro, quindi penso possa bastare così.
Buon proseguimento di lettura a tutti ❤️

So che è prematuro,ma per me è un libro adorabile!gia adorabile!!riesce a trascinarti nella lettura così facilmente,che appena finito di leggere un capitolo,vorresti leggerne subito un altro! Allan,poi, è un personaggio difficile da odiare!diciamo che lui rappresenta,alla fine,quello che tutti vorremmo essere:persone libere!


L'ho pure iniziato con una certa diffidenza ma strada facendo mi ci sono affezionata...E mi sento tanto Benny, anche io sono quasi archeologa e quasi donna di lettere (giapponesi)
È una lettura senza impegno e divertente. La scena dei tre sul carrello poi fa tanto anni 90 col film week end con il morto XD.
Vediamo come

Mi piace molto lo stile di narrazione: come già molti prima di me hanno evidenziato, i periodi corti, la narrazione distaccata e agile non ti lasciano il tempo di renderti conto dell'assurdità delle situazioni che vengono descritte e riesce quasi a farle sembrare plausibili.
Il carattere di Allan, cinico e forse un po' superficiale, mi hanno permesso di non focalizzarmi troppo sugli aspetti "drammatici" della vicenda, mentre normalmente tendo ad esagerare con l'empatia.
Gli altri personaggi, per il momento, non mi sembra abbiano avuto molto da dire, fatta eccezione per Julius: è la spalla perfetta per Allan, in questo frangente.
Nel complesso, la storia mi ha preso, il libro di fa leggere senza nessun impegno ed è davvero piacevole, ma la cosa più piacevole è rendersi conto di quali tematiche vengano trattate in un modo così semplice da sembrare quasi banale, in modo positivo. Mi riferisco, ad esempio, all'accenno che fa Allan rispetto al voler incontrare le persone di colore, ma praticamente subito si rende conto che il colore della pelle non cambia niente. Come questo, ci sono altri episodi in cui si prendono temi che sono "macigni" e vengono semplificati fino all'osso, quasi a voler dire "ehy, il problema te lo stai facendo solo tu, nella tua testa".
In sintesi, un libro interessante. Agile nella lettura, ma lascia la parte migliore quando si ragiona sulla storia a libro chiuso, rilevando un mare di letture alternative che completano una trama che, a prima vista, pare lineare e non troppo significativa.
Mi piace, proseguirò con il prossimo step!

Nel complesso, sto apprezzando abbastanza la trama riguardante la fuga di Allan nel presente, mentre per quanto riguarda il racconto del suo passato... credo che si sfori un po' troppo nell'assurdo. Ma ne parleremo meglio al secondo step!



Adoro l’ironia e talvolta la leggerezza con cui viene raccontata anche la cosa più macabra e, naturalmente, adoro Allan!❤️



Non so ancora se dare un giudizio positivo o negativo.
Aspettiamo la fine del prossimo step.

Sono felice di leggere un genere diverso da quello che scelgo di solito, era proprio quello che stavo cercando!
È un libro che trovo molto scorrevole e mi sta piacendo tanto nonostante sia a tratti surreale, cosa che credo lo renda particolarmente divertente.
Con ironia e cinismo io ci sguazzo perchè sono un po' il mio stile di vita.
Mi piacciono molto i dialoghi, i personaggi (un po' meno i nomi complicati) e il modo in cui vengono introdotte le loro storie.
Allan, che si potrebbe definire un "genio squilibrato", penso che ci regalerà molte sorprese.
Dopo tanti commenti, mi rendo conto di non dire nulla di nuovo dato che sono praticamente d'accordo con molti altri adepti.
Una cosa che vorrei aggiungere è che questo intreccio di storie, ironia, black humor e cinismo mi ricordano molto lo stile di Fargo (sia il film che, soprattutto, la serie)
Sono l'unica a pensarlo?

Sicuramente questo libro non lo avrei mai comprato, sono sincera. Inaspettatamente mi sta piacendo, lo trovo abbastanza scorrevole e mi sono divertita ad immaginare Allan che scappa con le ciabatte pisciose.
Non male anche i flashback, il fatto che ci siano dei dettagli storici mi piace perché immagino meglio il contesto!
La lettura va avanti... speriamo continui a piacermi!
La prima settimana di lettura è terminata, i primi 7 capitoli sono stati letti, ora è il momento di parlane tutti insieme. La setta è condivisione, la setta vive dei vostri pensieri.
Per quanto riguarda me, ci sono 2 cose che mi hanno colpito di questi primi capitoli:
1) Lo stile di scrittura è molto distaccato, ma non credo sia un male. Sentire l'autore poco "coinvolto" dalla storia che narra mi permette di leggerla da fuori e vivermi le situazioni surreali come un passante che all'improvviso si trova due vecchietti e un cadavere che viaggiano su un binario morto.
2) Apprezzo davvero tanto il fatto che ogni personaggio possa sembrare inizialmente quasi "banale" per poi, una volta approfondito, diventare il protagonista di un passato assurdo. Da quando sto leggendo questo libro, ogni volta che sono in metro, guardo le persone e mio chiedo quale follia del loro passato nascondano dietro quell'aura di normalità che li avvolge.
In generale mi sta piacendo, ma forse non faccio testo perché l'ho proposto io sapendo che era un libro nelle mie corde.
Voi? Che ne pensate di questa prima parte della sacra lettura di Novembre?