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GDL Ciclo Rougon- Macquart- 5 - Le rêve - - Il Sogno (1888)- Settembre 2020

“Fiaba dai tenui colori pastello e dal realistico distacco del sogno evocato. La dolce e ingenua Angélique - cresciuta all'ombra della cattedrale, dove la fede si nutre dell'esempio eroico dei santi e il fervore cristiano ne è conseguenza immediata, dove il miracolo è parte integrante del mondo - sogna il "principe azzurro" che verrà a riscattarla dalle sue umili origini. Ma quando il sogno d'amore sembra avverarsi, le convenzioni sociali, insensibili alla purezza dei sentimenti, ostacolano quest'anelito di felicità.
E ad Angélique non resterà che affidarsi, fiduciosa, al miracolo....
Questo insolito romanzo di Zola ha tutto il fascino di un'evocazione: del sapore delle fiabe, dove l'incontro con il "principe azzurro" riscatta l'orfanella da un'umile esistenza di miserie e di stenti; del fervore del cristianesimo popolare, dove la fede si alimenta dell'esempio eroico dei santi e dell'attesa del miracolo; degli antichi ritmi di lavoro nel mondo preindustriale, dove i segreti dei mestieri artigianali si trasmettono immutati di generazione in generazione come un'eredità preziosa...
E nell'evocazione, che Zola orchestra con il turbamento emotivo e insieme il realistico distacco con cui si ricorda un sogno al risveglio, il grande naturalista francese prende definitivamente congedo dall'immaginario romantico e dai suoi miti potenti.”
« Le jour de Noël 1860, devant la cathédrale de Beaumont enneigée, Angélique, une enfant trouvée et martyrisée, cheveux blonds et regard couleur de violette, est recueillie par Hubertine et son mari Hubert. Ils élèvent la sauvageonne qui apprend la broderie et se met à lire avec passion La Légende dorée de Jacques de Voragine. Une vie de travail et de piété, illuminée bientôt par lidylle qui se noue entre Angélique et Félicien.
La publication de La Terre, le précédent roman des Rougon-Macquart, a valu à Zola des critiques acerbes. On dénonce la grossièreté de son art : « Il est des âmes pures et des curs héroïques, écrit ainsi Anatole France. M. Zola ne le sait pas. » Pour prendre le contre-pied de ces attaques, le romancier se décide à évoquer des personnages irréprochables et des sentiments purs. Et, en 1888, ce changement de registre correspond à l’attente de son public : quelques critiques ont beau ironiser, le romancier gagne son pari et Le Rêve est un succès. »

” Pendant le rude hiver de 1860, l’Oise gela, de grandes neiges couvrirent les plaines de la basse Picardie ; et il en vint surtout une bourrasque du nord-est, qui ensevelit presque Beaumont, le jour de la Noël. La neige, s’étant mise à tomber dès le matin, redoubla vers le soir, s’amassa durant toute la nuit. Dans la ville haute, rue des Orfèvres, au bout de laquelle se trouve comme enclavée la façade nord du transept de la cathédrale, elle s’engouffrait, poussée par le vent, et allait battre la porte Sainte-Agnès, l’antique porte romane, presque déjà gothique, très ornée de sculptures sous la nudité du pignon. Le lendemain, à l’aube, il y en eut là près de trois pieds.
La rue dormait encore, emparessée par la fête de la veille. Six heures sonnèrent. Dans les ténèbres, que bleuissait la chute lente et entêtée des flocons, seule une forme indécise vivait, une fillette de neuf ans, qui, réfugiée sous les voussures de la porte, y avait passé la nuit à grelotter, en s’abritant de son mieux.”
” « Durante il rigido inverno del 1860 l’Oise gelò, copiose nevicate coprirono le pianure della Piccardia meridionale, e proprio il giorno di Natale Beaumont ne fu quasi sepolta in seguito a una tempesta proveniente da nord-est.
La neve, che aveva cominciato a cadere fin dal mattino, verso sera infittì e poi andò accumulandosi tutta la notte.
Nella parte alta della città, in rue des Orfèvres che al fondo racchiude, come incastrata, la facciata settentrionale del transetto della cattedrale, la neve spinta dal vento s’ingolfava andando ad abbattersi sulla porta di sant’Agnese, l’antica porta romanica preannunciante il gotico, tutta sculture sotto la nudità del fastigio. L’alba del giorno seguente ne vide quasi tre piedi.
Impigrita dalla festa della vigilia, la strada dormiva ancora quando sonarono le sei. Nelle tenebre inazzurrate dal lento, ostinato cadere dei fiocchi, viveva solo un’incerta parvenza, una bimba di nove anni che, rifugiata sotto la volta della porta, vi aveva trascorso la notte battendo i denti e riparandosi come poteva...”

Poi ci metteremo d'accordo su quando proseguire e...sarebbe bello riuscire a leggere in contemporanea come la scorsa volta 🤗😁
Stasera mi leggo tutto! Al momento io non ho programmi stabiliti di lettura per settembre, quindi quando volete, anche da subito
E poi questa volta è piccino. I mattoni mi spaventano sempre 😝
E poi questa volta è piccino. I mattoni mi spaventano sempre 😝

Io posso adattare i mie programmi anche alle vostre esigenze - se ci fossero-
@Saturn: per quando pensavi di leggere "Il denaro"?
Se vogliamo leggere assieme questo allora ci organizziamo bene.
Secondo me, andando con calma, non ci mettiamo più di otto/dieci giorni, quindi se vuoi ti aspettiamo...
Magari possiamo iniziare a metà mese..
facci sapere! 🤗


Ho in programma Notre Dame de Paris per inizio mese, dipende tutto da quanto ci metto a leggerlo... ^^'

Ho in programma Notre Dame de Paris per inizio mese, dipende tutto da quanto ci metto a leggerlo... ^^'"
Ah! Caspita!!
Allora, se siamo tutte d'accordo, aggiorniamoci all'inizio della seconda settimana di settembre.
Se tu sei messa a buon punto ci organizziamo...😉

Benissimo!!!
Allora, mes demoiselles, ci sentiamo all'incirca tra un paio di settimane 🥰

Stai facendoti un'idea dei tempi?"
Sì, lo finirò fra qualche giorno. Ma sentitevi libere di iniziare quando volete! Mi dispiace farvi aspettare...
La butto lì, vogliamo leggerlo settimana prossima?
Questa settimana leggiamo Simenon nei classici e la prossima Il sogno qui?
Poi, per quanto mi riguarda, massima disponibilità anche in in altro momento 😁
Questa settimana leggiamo Simenon nei classici e la prossima Il sogno qui?
Poi, per quanto mi riguarda, massima disponibilità anche in in altro momento 😁
Io l'ho iniziato questa mattina, ma ne ho lette pochissime pagine e ho soltanto incontrato una ragazzina infreddolita davanti al portale di una chiesa... chi sarà???
Mistero misterioso :)))
Solo una nota: zio Emile gioca ai rimandi delle sante sul portale della chiesa con la bimba. Speriamo che non ne faccia una martire XP
Mistero misterioso :)))
Solo una nota: zio Emile gioca ai rimandi delle sante sul portale della chiesa con la bimba. Speriamo che non ne faccia una martire XP

gufo_bufo wrote: "Speriamo pure, ma io di zio Emile non mi fido mica tanto, e sono già preoccupata per l'infanzia abbandonata. Però la descrizione delle vergini sul portale mi è piaciuta moltissimo."
Ah-ah, povero zio Emile :D
La descrizione della piccola sventurata, per certi aspetti, a me ha ricordato la piccola fiammiferaia, tanto per rimanere in tema di infanzia abbandonata
Ah-ah, povero zio Emile :D
La descrizione della piccola sventurata, per certi aspetti, a me ha ricordato la piccola fiammiferaia, tanto per rimanere in tema di infanzia abbandonata


Zola ha congelato il personaggio (partorito chissà come e quando) et voilà dieci minuti in microonde abbiamo un un nuovo rametto dei Rougon...
Come avrete capito ho iniziato, poche pagine ma avrei già una valanga di cose da dire però...sHhHh...
🤫🔇🔕🤐
..aspettiamo le altre...
Facciamo che iniziamo a dirci qualcosa di più sostanzioso nel fine settimana?
Che ne dite?
Sì però senza spoilerare o con il tag spoiler specificando bene dove si è arrivati, si può dire qualcosa a caldo????
Vero, vero????
(Visualizzate queste parole dette dalla me stessa di 5 anni che saltella su e giù) 😝
Vero, vero????
(Visualizzate queste parole dette dalla me stessa di 5 anni che saltella su e giù) 😝

Vero, vero????
(Visualizzate queste parole dette dalla me stessa di 5 anni che ..."
Sì, si va bene 🤦🏼♀️
Ora fai la brava però 😜
Finito il secondo capitolo. Un po' spossata da vita di santi e martiri, mamma mia quanto si è dilungato. L'oziosa domanda si ripresenta: Angelique sarà un angelo come lascia presagire il suo nome oppure cederà al lato oscuro della forza?
Vabbè, vista la sinossi... ma chissà 😝
Vabbè, vista la sinossi... ma chissà 😝

Fine cap. 6
(view spoiler)
Madddaaaaiiiiii!!!!
Ma questa si è (view spoiler)
Ok, è un commento non a caldo, di più.
Mi sa che vado a dormire. Mi tengo la suspense fino a domani 😴😁
(view spoiler)
Madddaaaaiiiiii!!!!
Ma questa si è (view spoiler)
Ok, è un commento non a caldo, di più.
Mi sa che vado a dormire. Mi tengo la suspense fino a domani 😴😁

...mi sono lasciata da trasportare e sono quasi alla fine 😬
Iniziate pure a parlarne voi io mi unirò alla fine avendo una visione un po' più completa...Pardon!!!!
Saturn ed Elettra: ci siete????

...mi sono lasciata da trasportare e sono quasi alla fine 😬
Iniziate pure a parlarne voi io mi unirò alla fine avendo una visione un po' più completa...Pardon!!!!
Disgraziata! E io che centellinavo per non perdervi, adesso sono poco oltre la metà, al cap. VIII. Allora torno a leggere senza complessi di colpa.

Sono a metà capitolo XI°...

Io, che sono nata nella prima metà del secolo scorso, ho ancora chiaro il ricordo di certi soavi ricatti morali ("non fare così che la Madonnina piange") come dell'educazione alla rinuncia e all'obbedienza presentate come gioiosi "fioretti". Questa volta Zola non ha voluto fare un romanzo naturalista; eppure temo che il modello educativo di Hubertine sia ripreso dalla realtà storica.

A dopo per il commento finale!!!
Io sono nata dopo la metà del secolo, ma mia mamma, quando non volevo mangiare qualcosa, mi diceva di pensare ai poveri bambini del Biafra che morivano di fame...
Ehm, è chiaro che ero una bambina cattiva perché alla terza volta che mi veniva ammannita 'sta solfa le ho detto: "be' impacchettiamo tutto e mandiamolo ai bambini del Biafra"
Non ho ottenuto l'obiettivo di evitare di mangiare quello che non mi piaceva, ma almeno non ho più sentito parlare di Biafra.
Tornando a Hubertine, io penso che sia dura, ma complessivamente giusta. Vuole garantire una vita migliore per Angelique e questo vuol dire anche "domare" i suoi istinti ribelli e poi, chi vorrebbe una figlia che si fa venire una crisi isterica quando le dici di no? Nel suo modo di educarla ci vedo un po' di sano spirito di sopravvivenza.
Quello che non ho apprezzato è stato che l'ha fatta crescere lontano dal mondo e di conseguenza, nutrita dalle sue letture religiose, con una mentalità per cui i miracoli sono pane quotidiano... tuttavia questa le elemosine ai poveri le faceva quindi o era scema (perdonatemi l'impertinenza) o a 16 anni doveva ben rendersi conto un po' di più di come gira il mondo...
Ma si sa, gli ambienti chiusi fanno male.
Mi ritiro a finire il libro. Io sono "solo" al capitolo XI 😁
Ehm, è chiaro che ero una bambina cattiva perché alla terza volta che mi veniva ammannita 'sta solfa le ho detto: "be' impacchettiamo tutto e mandiamolo ai bambini del Biafra"
Non ho ottenuto l'obiettivo di evitare di mangiare quello che non mi piaceva, ma almeno non ho più sentito parlare di Biafra.
Tornando a Hubertine, io penso che sia dura, ma complessivamente giusta. Vuole garantire una vita migliore per Angelique e questo vuol dire anche "domare" i suoi istinti ribelli e poi, chi vorrebbe una figlia che si fa venire una crisi isterica quando le dici di no? Nel suo modo di educarla ci vedo un po' di sano spirito di sopravvivenza.
Quello che non ho apprezzato è stato che l'ha fatta crescere lontano dal mondo e di conseguenza, nutrita dalle sue letture religiose, con una mentalità per cui i miracoli sono pane quotidiano... tuttavia questa le elemosine ai poveri le faceva quindi o era scema (perdonatemi l'impertinenza) o a 16 anni doveva ben rendersi conto un po' di più di come gira il mondo...
Ma si sa, gli ambienti chiusi fanno male.
Mi ritiro a finire il libro. Io sono "solo" al capitolo XI 😁

non sono d'accordo (l'ho scritto anche nel mio commento prima di leggervi qui!) sul fatto che Zola qui faccia un pausa dal suo naturalismo.
L'espediente magico non va a discapito della minuziosa descrizione degli ambienti nè della realistica condizione delle credenze in fatto di fede popolare.
(view spoiler)
Finitoooooo
Mi ritiro a meditare il mio commento (sono un po' sottosopra per le scelte di Zola), ma vi lascio libertà di sbizzarrirvi.
Mi ritiro a meditare il mio commento (sono un po' sottosopra per le scelte di Zola), ma vi lascio libertà di sbizzarrirvi.

Mi sembra però che sia lo stesso Zola a voler sorprendere il pubblico e la critica dimostrando di avere al suo arco *anche* la freccia del soprannaturale, della fantasticheria, del sogno poetico:
On sait que le romancier naturaliste nous avait promis après La Terre une œuvre qui en serait en quelque sorte la contrepartie par son caractère idéaliste. Le Rêve est arrivé à son moment psychologique, celui où Félicien et Henriette s’avouent enfin leur amour. C’est la nuit, et cette exquise déclaration rappelle la classique scène du balcon de Roméo et Juliette. […] Ces quelques lignes d’un charme si pénétrant suffiraient à prouver que l’auteur a voulu sans doute démontrer, en nous donnant Le Rêve, que l’impitoyable analyste de L’Assommoir et de La Terre restait à l’occasion le vrai poète de la Page d’amour et de La Faute de l’abbé Mouret.
Le Siècle, 4 juillet 1888.
Personalmente, credo che gli sia riuscita meglio la rappresentazione della corruzione che quella dell'ingenua castità - ma questo è un altro paio di maniche.
Sono d'accordo @Gufo.
Questo romanzo ha dato anche a me l'impressione di essere una esibizione di bravura, un gioco in cui Zola si cimenta a favore dei lettori per dimostrare le sue capacità. Niente da dire, il risultato sicuramente buono e probabilmente migliore della narrativa di genere dell'epoca, ma complessivamente è stucchevole.
Angelique è troppo buona bella modesta generosa ecc. ecc. ecc.
Tolte le sue crisi di isteria infantili, appare un personaggio perfetto e perfettamente senza spessore. Quel che è peggio, a tratti appare anche un po' irrealistica: e va bene la Leggenda Aurea, e va bene che all'epoca si era più suggestionabili e un chiaro di luna poteva diventare una danza di spiriti benigni, però a volte è troppo estrema. Così come estremo è il finale. (view spoiler)
Hubert e Hubertine, ma anche il vescovo, hanno molto più spessore di lei e del suo bello. Il loro tormento è più vero e concreto. Angelique sta sempre in questo mondo etereo, fatto di visioni, decisamente poco credibili.
Complessivamente il romanzo non mi è dispiaciuto. Gli ho dato 3*, ma mi sono mancati personaggi più sanguigni e determinati: Aristide, Eugene, Clorinde, Renee e tra i buoni, madame Hamelin.
Questo romanzo ha dato anche a me l'impressione di essere una esibizione di bravura, un gioco in cui Zola si cimenta a favore dei lettori per dimostrare le sue capacità. Niente da dire, il risultato sicuramente buono e probabilmente migliore della narrativa di genere dell'epoca, ma complessivamente è stucchevole.
Angelique è troppo buona bella modesta generosa ecc. ecc. ecc.
Tolte le sue crisi di isteria infantili, appare un personaggio perfetto e perfettamente senza spessore. Quel che è peggio, a tratti appare anche un po' irrealistica: e va bene la Leggenda Aurea, e va bene che all'epoca si era più suggestionabili e un chiaro di luna poteva diventare una danza di spiriti benigni, però a volte è troppo estrema. Così come estremo è il finale. (view spoiler)
Hubert e Hubertine, ma anche il vescovo, hanno molto più spessore di lei e del suo bello. Il loro tormento è più vero e concreto. Angelique sta sempre in questo mondo etereo, fatto di visioni, decisamente poco credibili.
Complessivamente il romanzo non mi è dispiaciuto. Gli ho dato 3*, ma mi sono mancati personaggi più sanguigni e determinati: Aristide, Eugene, Clorinde, Renee e tra i buoni, madame Hamelin.

Mi pare che, questa volta (almeno noi tre...Elettra non so...), si sia allineate sulle stelline.
Per quanto mi riguarda, non trovo che sia un romanzo così significativo per il Ciclo...
A proposito di ricamo.
Sono andata guardami un paio di punti perchè sono curiosa 😅
Il primo: punti in filo di Bretagna ➡➡➡ Se digitate sul motore di ricerca il risultato è: “Sutura chirurgica”!!! -😲
punto erba➡➡➡


Per quanto riguarda "La conquista di Plassan" ditemi voi. Io mi organizzo di conseguenza 🤗

Quinta tappa del Gdl che segue il percorso indicato dall’autore stesso.
Abbiamo lasciato Aristide Saccard e i pasticci della Borsa di Parigi nell’anno 1869.
Ne “Il Sogno” la storia si allontana dalla capitale e precisamente ci troviamo in Picardie
Anche dal punto di vista cronologico c’è un salto nel tempo e precisamente torniamo indietro di nove anni...
« Mon prochain roman sera une bien grosse surprise, une fantaisie, une envolée que je médite depuis longtemps. »
- Lettre à Jacques van Santen Kolff, 14 novembre 1887-
(« Il mio prossimo romanzo sarà una grandissima sorpresa, una fantasia, un volo che medito da molto tempo»)
Così preannuncia Zola, riguardo alla redazione del sedicesimo romanzo del Ciclo Rougon- Maquart. che sarà pubblicato per la prima volta nell’aprile del 1888 sulla Revue illustrée.
Revue illustrée, du 1er avril au 15 octobre 1888
La sorpresa a cui fa cenno Zola, si riferisce al tema della religione e, nello specifico, della fede popolare.